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Il sistema di distribuzione dell'acqua si compone di diverse fasi.
Fra queste, una tappa principale consiste nell'adduzione, ovvero il momento in cui l'acqua, prelevata inizialmente da un punto specifico, transita verso i serbatoi prima di essere immessa nella rete di distribuzione.
È un passaggio importante, in quanto l'acqua subisce un processo di depurazione e disinfezione prima di giungere al rubinetto.
In questo articolo, andremo a soffermarci sull'impianto idrico di adduzione delineando il suo funzionamento e le sue caratteristiche.
Un impianto di adduzione idrica inizia dal punto di connessione alla rete pubblica di distribuzione dell'acqua e si conclude presso l'apparecchio erogatore, come il lavandino o altri dispositivi sanitari.
Di solito, i sistemi di adduzione si collegano alle reti pubbliche degli acquedotti cittadini, ma alcuni sono ancora collegati a pozzi.
All'interno della rete idrica, l'acqua percorre il suo cammino con una pressione di circa 6 bar, potendo così raggiungere anche i piani alti degli edifici.
Tuttavia, nelle tubazioni interne agli edifici, bisogna mantenere una pressione inferiore a 3 bar per evitare disturbi acustici indesiderati o, ancor peggio, la rottura dei tubi.
Pertanto, nell'impianto di adduzione idrica, è necessario prevedere l'installazione di riduttori di pressione all'inizio della rete di distribuzione.
Inoltre, il colpo d'ariete, un rumore secco provocato dall'arresto brusco della colonna di acqua nelle tubazioni di adduzione, può essere rimosso inserendo un vaso di espansione vicino al dispositivo che produce il problema.
Le reti di adduzione e distribuzione assumono un ruolo cruciale nel contesto dell'approvvigionamento idrico, insieme ai dispositivi destinati al trattamento e alla depurazione delle acque.
Elementi essenziali sono:
Durante il processo di adduzione dell'acqua, avviene il trattamento mirato a eliminare sostanze potenzialmente dannose, come i sali responsabili della durezza dell'acqua.
Per gestire questo trattamento, sono necessari filtri e dosatori: questi ultimi sono impiegati per contrastare l'azione dei sali incrostanti in vari modi.
Le reti di adduzione si diversificano in vari tipi, come la distribuzione semplice, la distribuzione ramificata, la distribuzione a gabbia e la distribuzione ad anello.
La selezione del materiale per i tubi adduttori riveste un ruolo essenziale.
Possono essere di diversa tipologia, ad esempio, i tubi in acciaio zincato, anche se poco utilizzati perché sono più suscettibili alla corrosione e al rischio di contaminare l'acqua.
I tubi in rame, sebbene più duraturi e meno inclini ai danni, comportano costi notevolmente superiori rispetto ad altri materiali.
Tra le scelte più vantaggiose per l'adduzione spicca il multistrato, costituito da un tubo interno in plastica, avvolto da uno strato di alluminio e rivestito da un terzo strato esterno in plastica.
Ci sono poi i tubi in materiale plastico ampiamente utilizzati per la loro maggiore resistenza alla corrosione, igiene e durata, oltre a presentare costi più bassi rispetto ad altre opzioni.
L'approvvigionamento di acqua potabile proveniente dall'acquedotto raggiunge le abitazioni attraverso un sistema di tubazioni interrate, passa attraverso un contatore e raggiunge una valvola di intercettazione che permette di interrompere il flusso in caso di riparazioni o modifiche.
All'interno dell'edificio, le tubazioni si diramano, collegandosi alle varie utenze e alla centrale di produzione di acqua calda sanitaria per alimentare il circuito di riscaldamento.
Nelle costruzioni moderne, i tubi, accuratamente coibentati, seguono un percorso all'interno delle pareti.
Questa precauzione è adottata per i tubi dell'acqua fredda al fine di evitare fenomeni di condensa e per quelli dell'acqua calda al fine di minimizzare dispersioni inutili di calore.
Il contatore analogico, presente in un impianto idrico, traccia con precisione il volume di acqua da cui viene attraversato e, tramite la sua intricata struttura di ingranaggi, lancette e dischi numerati, rende possibile la sua lettura.
La lettura del contatore inizia dal quadrante delle migliaia di metri cubi e prosegue attraverso gli altri quadranti, dove i quadranti rossi segnano i decimali.
I contatori a lettura diretta presentano un quadrante con sette (o quattro) cifre, in cui le prime quattro indicano i metri cubi, mentre le restanti rappresentano centinaia, decine e unità di litro.
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