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Per poter riconoscere le lesioni da cedimento del terreno occorre una diagnosi accurata, per non confondere un assestamento del terreno con altri dissesti altrettanto comuni, che causano quadri fessurativi molto simili.
Oltre che per i cedimenti del terreno, le lesioni a taglio diagonale si formano infatti anche quando aumentano i carichi verticali a compressione a cui è sottoposta una muratura, o quando la sua sezione resistente si riduce in qualche modo.
Lesioni per il cedimento del terreno al centro della facciata di un edificio storico - Immagine arch. Matteuzzi
Queste situazioni si verificano soprattutto quando un edificio viene soprelevato o le sue strutture sommitali risultano appesantite, ad esempio mediante la sostituzione della struttura in legno della copertura con una spessa soletta di cemento armato.
La porzione resistente della muratura tende invece a ridursi in seguito alla creazione di una bucatura, o per l'esecuzione di tracce per impianti troppo profonde.
In entrambi i casi, sulle pareti si formano lesioni oblique, il cui angolo dipende dal tipo di muratura: l’inclinazione è infatti di circa 45° nelle pareti di mattoni, e più verticale nei muri di ciottoli o pietrame.
Se il dissesto si manifesta vicino a un angolo dell’edificio, le crepe hanno una traiettoria diagonale o semi-parabolica; al contrario, se interessa la porzione centrale di una facciata, le lesioni si distribuiscono simmetricamente, formando archi tendenzialmente parabolici.
La presenza di porte e finestre modifica ulteriormente il disegno delle lesioni, che si concentrano negli spigoli opposti dell’apertura; mentre in corrispondenza di colonne di finestre sovrapposte o canne fumarie incassate, il quadro fessurativo assume un andamento tendenzialmente verticale.
Lesioni a taglio diagonale per il cedimento del terreno - Foto arch. Matteuzzi
Il quadro fessurativo prodotto da un cedimento del terreno risulta praticamente uguale, ma cambia la posizione delle primissime lesioni: vicino all’attacco a terra nel primo caso; e negli spigoli delle bucature in presenza di carichi verticali eccessivi.
Inoltre, in quest'ultimo caso il dissesto è spesso associato a spanciamenti delle murature e lesioni a schiacciamento; mentre il dissesto del terreno è associato ad altri sintomi caratteristici.
Le crepe, o lesioni, sono uno dei dissesti più frequenti negli edifici con un sistema strutturale basato sulle murature portanti.
I più vulnerabili sono dunque gli edifici storici, continuamente riparati e modificati nel corso dei secoli
Tipiche lesioni a taglio diagonale - Getty Images
A loro volta, le lesioni sono dovute molto spesso al cedimento e/o assestamento del terreno di fondazione: esso infatti, quando non ha più una portanza sufficiente a sostenere i carichi verticali trasmessi dalle strutture sovrastanti, tende ad abbassarsi e compattarsi fino ad assumere una nuova configurazione in equilibrio.
Tuttavia le murature, dotate di scarsa resistenza a trazione, quasi sempre non riescono ad assecondare il movimento, fratturandosi: il risultato è un quadro fessurativo per taglio diagonale che, se trascurato, tende ad aggravarsi progressivamente.
Per affrontare correttamente tali dissesti occorre dunque intervenire su due fronti: risarcire le lesioni già esistenti e consolidare il terreno e/o le fondazioni.
La seconda operazione risulta fondamentale, perché se non si elimina la causa del problema, le lesioni si riformano entro breve tempo.Consolidamento del terreno con iniezioni di resina espandente - Systab
I metodi di consolidamento possono variare: le opzioni più comuni prevedono l’iniezione di resine espandenti per aumentare la portanza del terreno, oppure l’adeguamento delle fondazioni attraverso il loro allargamento o approfondimento, allo scopo di raggiungere uno strato di terreno più compatto e/o diminuire i carichi unitari gravanti sullo stesso.
Oltre al quadro fessurativo, un cedimento del terreno si manifesta con altri segni evidenti: gli avvallamenti nel pavimento del piano terra e la deformazione degli architravi delle bucature o di elementi come cornici e marcapiani.
Le disconnessioni e avvallamenti nei pavimenti sono un indizio di un cedimento del terreno - Systab
Le pavimentazioni rigide mostrano infatti un'iniziale perdita di orizzontalità, che può passare inosservata a occhio nudo ma è rilevabile con una livella a bolla.
Con il tempo, l’avvallamento si accentua progressivamente e compaiono fessure nelle fughe tra le piastrelle.
Nei casi più gravi si arriva alla rottura delle piastrelle stesse; mentre i serramenti appaiono fuori squadro e le modanature orizzontali si deformano vistosamente.
Ulteriori segni caratteristici riguardano anche il fuori-piombo di pilastri o colonne molto esili e con fondazioni poco profonde; e la comparsa di lesioni nei controsoffitti e false volte di canniccio intonacato: questi elementi appaiono anzi particolarmente vulnerabili, e il loro danneggiamento tende ad anticipare il quadro fessurativo sulle pareti.
Tipico quadro fessurativo dei controsoffitti di canniccio soggetti a cedimento del terreno - Immagine arch. Matteuzzi
Anche in questi casi le lesioni manifestano un andamento tipicamente diagonale, formando un quadro fessurativo simile alla figura sopra indicata.
Oltre all'analisi dei sintomi sopra descritti, un cedimento del terreno risulta individuabile analizzando attentamente il contesto in cui si trova l'edificio, con particolare riguardo al tipo e all'altimetria del terreno, oppure alla presenza di cantieri o strade molto trafficate.
Talvolta i cedimenti sono infatti dovuti a eventi contingenti, come gli smottamenti dei terreni in pendenza dopo piogge particolarmente intense e abbondanti, eventuali scavi troppo vicini alle fondazioni senza un'adeguata puntellatura, perdite d'acqua da acquedotti e fognature o le vibrazioni costanti e prolungate prodotte dal passaggio di veicoli pesanti.
L'esecuzione di scavi può causare il cedimento delle fondazioni - Pixabay
Un ulteriore causa è la subsidenza, ovvero l’abbassamento lento, progressivo e irreversibile del suolo: si manifesta soprattutto nelle pianure alluvionali o nelle zone di bonifica, e risulta spesso conseguente all’estrazione di risorse dal sottosuolo, come acqua, petrolio o gas naturale.
Inoltre, non tutti i terreni hanno le medesime caratteristiche fisico-meccaniche, e il loro comportamento varia di conseguenza: le argille, i limi e le torbe risultano infatti particolarmente sensibili ai cedimenti grazie al loro alto contenuto d’acqua e alla notevole plasticità, che li rendono soggetti ad abbassamenti piuttosto consistenti.
Sabbie e ghiaie presentano invece cedimenti più contenuti; mentre i suoli rocciosi sono generalmente esclusi da questo tipo di problemi.
I terreni argillosi sono molto vulnerabili ai cedimenti - Systab
Un ultimo aspetto ampiamente sottovalutato dei cedimenti del terreno è la loro tipica variabilità stagionale.
In estate la siccità produce infatti un ulteriore compattazione dei terreni argillosi, con conseguente aumento degli abbassamenti, allargamento e allungamento delle lesioni; mentre nei periodi freddi e piovosi i terreni tendono a rigonfiarsi, riducendo parzialmente l'ampiezza delle lesioni preesistenti.
Per questo motivo, qualsiasi monitoraggio strutturale dev'essere prolungato per almeno un anno, cioè un intero ciclo stagionale.
Quando si notano delle lesioni nei muri della propria abitazione, la prima cosa da fare è non spaventarsi eccessivamente.
I cedimenti del terreno sono infatti normali e fisiologici, soprattutto nelle costruzioni molto antiche: gli edifici storici senza nemmeno un piccolo dissesto sono infatti piuttosto rari.
Si tratta inoltre di dissesti con una progressione lenta, che molto raramente arrivano a causare il crollo di una muratura.
Tuttavia non bisogna sottovalutare la situazione, perché si deve escludere la presenza di altri dissesti decisamente più imprevedibili e pericolosi, come gli schiacciamenti per i carichi verticali eccessivi o i ribaltamenti di facciata.
Iniezione di resine espandenti - Systab
Occorre dunque rivolgersi con urgenza a un tecnico di propria fiducia, oppure contattare un’azienda di provata esperienza come Systab Srl: questa è anzi l’opzione migliore, se non si conosce un architetto o un ingegnere specializzato nel consolidamento di edifici in muratura.
In questo modo si attiva una procedura in quattro step che porta alla risoluzione del problema.
Dopo il contatto iniziale, Systab garantisce una risposta nel giro di 24 ore.
Monitoraggio strutturale con fessurimetri analogici - Systab
Segue quindi il sopralluogo preliminare ad opera di un tecnico specializzato (un ingegnere o un geologo), indispensabile per analizzare con attenzione il quadro fessurativo, valutare in via preliminare le caratteristiche del terreno, verificare la presenza di cavità o canalizzazione sotterranee e formulare alcune ipotesi sulle possibili cause del dissesto.
Fondamentale è anche lo studio degli eventuali documenti già in possesso del proprietario, come un progetto di ristrutturazione, una valutazione strutturale preliminare, il rilievo delle lesioni o i dati emersi da un monitoraggio già in corso.
In mancanza di tali dati, i tecnici Systab possono consigliare l’esecuzione di un nuovo monitoraggio oppure indagini diagnostiche supplementari, tra cui ad esempio carotaggi per l'esame visivo ravvicinato della natura e consistenza del terreno, il prelievo di campioni per valutarne le caratteristiche fisico-meccaniche (e in particolare la portanza), oppure analisi strumentali come la tomografia sismica.
Consolidamento delle fondazioni con pali precaricati di acciaio - Systab
Segue quindi la formulazione di una prima diagnosi, con la valutazione sulla necessità o meno di un intervento di consolidamento: non sempre infatti questo risulta necessario, soprattutto se il dissesto non è dovuto a un cedimento, o se quest'ultimo si è già ormai stabilizzato.
Diversamente, viene valutato anche il tipo di intervento più adeguato.
Systab propone infatti due diverse soluzioni: la costipazione del terreno con iniezioni di resine espandenti, indicate soprattutto nei casi di cedimento vero e proprio; o l’adeguamento delle fondazioni mediante l’inserimento di pali precaricati di acciaio, efficaci soprattutto quando la fondazione esistente appare sottodimensionata rispetto ai carichi verticali.
L'ultimo step della valutazione preliminare riguarda infine la formulazione di una proposta tecnico-economica dettagliata, chiara ed esaustiva, a cui segue normalmente l'intervento.
La formazione di una crepa nel muro è un chiaro segnale di un cedimento strutturale che può riguardare o il terreno o la fondazione, per risolvere il problema intervenendo in modo tempestivo è possibile rivolgersi a Systab Srl un'azienda che si occupa esclusivamente di consolidamento delle fondazioni, con sede a Parma.
Nata dalle competenze dei propri tecnici, con oltre 15 anni di esperienza nel settore, Systab è una realtà in grado di proporre sistemi di consolidamento all'avanguardia per il recupero di edifici lesionati, la stabilizzazione delle fondazioni e il miglioramento sismico.
L'azienda mette a disposizione dei suoi cliente una rete di tecnici, ingegneri e geologi molto qualificati, che copre tutto il territorio nazionale e consente di fornire un servizio di valutazione e diagnosi completamente gratuito!
Una volta contattati, i tecnici verificheranno la natura e la pericolosità del dissesto, consigliando la soluzione più indicata solo se e dove è necessario, potendo contare su soluzioni e prodotti differenziati.
Tutti gli interventi SYSTAB sono progettati con estrema attenzione e garantiti dall'esperienza dei propri responsabili, impegnati nei consolidamenti sin dal 2000.
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