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Albero in vaso: coltivazione e cura

Per piantare un albero in vaso, è fondamentale scegliere un vaso abbastanza grande da permettere lo sviluppo delle radici, preferibilmente in terracotta.
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Come piantare correttamente un albero in vaso


Per piantare un albero in vaso, è fondamentale scegliere un contenitore abbastanza grande da permettere lo sviluppo delle radici, preferibilmente in terracotta per garantire una buona traspirazione.

Sul fondo del vaso, va creato uno strato drenante con argilla espansa o ghiaia, così da evitare ristagni d'acqua.

Il terriccio deve essere di qualità, ricco di sostanze nutritive e ben drenante, magari mescolato con un po’ di sabbia per migliorare la struttura.

Una volta preparato il vaso, si posiziona l’albero al centro, facendo attenzione a non interrare troppo il colletto, ovvero la zona tra il tronco e le radici.

Piantare correttamente un albero in vasoPiantare correttamente un albero in vaso - Getty Images



Dopo aver riempito il vaso con il terriccio, si compatta leggermente e si annaffia abbondantemente per favorire l’assestamento del suolo.

Nei primi mesi, è importante controllare l’umidità del terreno e posizionare la pianta in un luogo adatto alle sue esigenze di luce.

Per un corretto sviluppo, può essere utile aggiungere un sostegno se l’albero è ancora giovane o particolarmente esile.

Una delle piante più interessanti è l'alloro, come da nostro approfondimento: Coltivare l'alloro in vaso


Come piantare correttamente un albero da frutta in vaso


Se si vogliono piantare alberi da frutto in vaso, occorre trapiantare utilizzando un terriccio specifico, consentito in agricoltura biologica.

Se le piante saranno coltivate in piccoli in vasche sul terrazzo o in angoli del giardino, si potranno sfruttare terricci già presenti purché sani .




A quel punto converrà migliorare la fertilità del suolo con prodotti a base di leonardite, che rende più disponibili per le piante gli elementi nutritivi già presenti nel terreno.

Grande attenzione all’irrigazione: bagnare quando la terra è quasi asciutta e non lasciare acqua stagnante nel sottovaso.

Limone in vasoLimone in vaso - Getty Images



Il sostegno è un passaggio da non sottovalutare, è probabile infatti che si renderà necessario assicurare in qualche modo la pianta con dei tutori in bambù o simili.

Ed in ultimo fare attenzione al colletto - la zona di passaggio fra il fusto e la radice - che non va mai seppellito.


Cura e manutenzione: annaffiatura e concimazione


Nei primi mesi dall’impianto, soprattutto se fatto nei mesi caldi, è fondamentale non far mai mancare acqua.

Concimazione di un albero coltivato in vasoConcimazione di un albero coltivato in vaso - Getty Images



Bisogna utilizzare un terriccio di altissima qualità con presenza di inerti grossolani in miscela, preferibilmente pomice.

Il resto degli ingredienti può tranquillamente essere costituito da un mix di torbe, fibra e midollo di cocco, ad esempio usando il terriccio bio One plus, disponibile da 20 e 45 litri.
sinergon
La concimazione può essere fatta da marzo fino ad ottobre - nel caso delle caducifoglie esattamente nel periodo in cui si perdono le foglie - utilizzandone uno minerale.

  1. Asso di fiori il concime più completo sul mercato, con NPK e microelementi. È un fertilizzante idrosolubile da sciogliere nell’acqua di irrigazione, seguendo dosi e cadenze indicate in etichetta.
    È un prodotto universale, adatto praticamente a tutto, dai fiorellini del balcone alle piante da interno. Può essere utilizzato anche per la concimazione fogliare. È particolarmente indicato se irrigate con l’innaffiatoio.

  2. I prodotti Cifo offrono ottimi risultati: i concimi a lenta cessione (specifici per piante fiorite e per piante verdi). Basterà spargere i granuli sulla superficie del terreno e zappettare leggermente. La loro azione è prolungata nel tempo tanto da applicarli solo a marzo, giugno e settembre.
    Si possono integrare anche fitostimolanti mirati:

  3. Algatron: da applicare nelle settimane precedenti a potenziali stress ambientali, come l’arrivo del freddo o del caldo intenso.

  4. Sinergon: ideale dopo stress causati da sbalzi di temperatura, attacchi parassitari, potature, ecc.

  5. Bio Oro: da utilizzare nella fase che precede fioriture e fruttificazioni, per supportare al meglio le piante.


Come scegliere il vaso giusto per l’albero


Per capire qual è il vaso giusto bisogna evitare sia quelli troppo stretti che troppo larghi, ma piuttosto accompagnare la crescita andando a sostituire periodicamente il vaso.

Albero in vasoAlbero in vaso di terracotta - Canva



Ovviamente tale operazione varia di pianta in pianta ed in base alla sua velocità di crescita.
vaso in legno
Per quanto riguarda i materiali da scegliere, ciascuno di essi hai suoi pro e contro.

  1. Terracotta: sono pesanti e dunque sopportano pioggia e vento, resistendo bene sia al caldo che al freddo. Non si spaccano con le gelate. Inoltre lasciano traspirare l’aria quindi d’estate l’acqua evapora più rapidamente dunque è necessario annaffiare di più. In caso di grandi vasi inoltre è difficile spostarli.
    Esteticamente si passa dai modelli basic a quelli altamente decorati. Richiedono anche un isolamento per l'inverno, poiché sono porosi e non immagazzinano il calore.

  2. Legno: sono semplici da costruire, per chi ama il fai da te. Sono più leggeri dei vasi in terracotta e sono più comodi da spostare. È il materiale che meno si scalda, conservando più a lungo l’umidità della terra, lasciando respirare le radici. Sono però più soggetti a muffe e si deteriorano più rapidamente rispetto agli altri materiali.

  3. Metallo: dà immediatamente l’idea di eleganza. Visto il continuo contatto con l’acqua, meglio in l’acciaio per prevenire la ruggine. Inoltre si scalda rapidamente, quindi è meglio evitare di esporli a sud e per molte ore sotto la luce diretta del sole.

  4. Plastica: resistono bene alle intemperie, sono economici, solidi ma leggeri, quindi particolarmente indicati per alberi che vanno spostati durante le stagioni fredde.
    D’estate trattengono meglio l’umidità, ma scaldandosi molto fanno circolare poca aria. Con questi vasi, se la regione in cui si vive è soggetta a forti venti, è consigliabile aggiungere un po' di peso in più, utilizzando pietre o ciottoli per il fondo. Questi inoltre, miglioreranno anche il drenaggio del substrato, evitando pozzanghere.


Il terriccio perfetto per la crescita dell’albero


Utilizzare il substrato ideale è importante quando si coltivano alberi in vaso, perché bisogna offrire alla pianta ossigenazione e drenaggio in grado di trattenere l'umidità senza impantanarsi.

Si pensa che utilizzare il substrato preso direttamente dal giardino sia sufficiente, ma la verità è che il semplice fatto di essere in un vaso fa una grande differenza nelle condizioni; infatti quella capacità di drenaggio appena citata sarà differente.

Bisognerà aggiungere qualche componente extra, come compost, sabbia o perlite.

Terriccio dall'esterno in giardino CanvaSubstrato preso direttamente dal giardino - Canva



Inoltre il substrato tende a seccarsi più velocemente, quindi è importante essere più attenti e crearsi un preciso schema di irrigazione.

Essendo gli alberi un organismo con un certo fabbisogno di sostanze nutritive - basti pensare alle dimensioni e alla capacità di generare frutti - le riserve di substrato si esauriscono molto velocemente, quindi bisogna innaffiare spesso.

Per questi motivi è bene aggiungere ogni anno un po' di substrato organico per integrare quello esaurito e del fertilizzante a rilascio prolungato.


Dove posizionare il vaso


Il vaso va posizionato in base alle esigenze della pianta: alcune, come la magnolia, preferiscono il pieno sole o la penombra, mentre altre, come la camelia, stanno meglio in una posizione più riparata, soprattutto nelle ore più calde.

La luce è fondamentale per una crescita sana: piante come il susino e il melograno necessitano di molta esposizione solare, mentre arbusti come la gardenia o la pieris prediligono ambienti più ombreggiati.

Vaso dell'albero su balconeDove posizionare il vaso dell'albero - Canva



La temperatura ideale varia a seconda della specie, ma molte di queste piante resistono bene anche a condizioni più estreme, come il cipresso, che tollera la siccità, o la betulla, che si adatta meglio ai climi freschi.

L’ambiente gioca un ruolo chiave: le piante tropicali come la bougainvillea o il ficus amano climi miti e umidi, mentre le specie rustiche, come il lillà o la forsythia, possono crescere bene anche in zone più esposte al vento.


Come proteggere le piante in vaso


Per proteggere le piante in vaso dalle malattie fungine e dagli attacchi di insetti bisogna innanzitutto favorire il vigore aumentando le resistenze naturali.

Ci sono prodotti a base di propoli perfetti per questo scopo.

Inoltre esistono oli vegetali che attivano le difese naturali nei confronti di insetti, funghi, batteri e virus.

Favoriranno anche la rapida cicatrizzazione delle ferite causate da lesioni, innesti e/o potature, proteggendo le piante dall’eventuale formazione di muffe o ingresso di patogeni.


Come potreggere le piante in base al clima


In inverno è importante riparare le piante più delicate spostandole in un luogo più protetto, mentre in estate evitare l'esposizione diretta al sole.

Se non è possibile spostarle, si può isolare il vaso avvolgendolo con materiali come juta o pluribal.

Anche il terreno ha bisogno di protezione: uno strato di pacciamatura con paglia o corteccia aiuta a mantenere il calore e proteggere le radici dal gelo.

Durante l’estate invece è meglio evitare l’esposizione diretta al sole nelle ore più calde e, se necessario, creare un po’ d’ombra con teli leggeri.

Protezione di un albero in vaso sotto la neveAlbero in vaso sotto la neve - Canva



L’annaffiatura diventa fondamentale; meglio la mattina presto o la sera, quando l’acqua evapora meno rapidamente. Inoltre usare sottovasi con argilla espansa per mantenere l’umidità evita il ristagno.

Anche il vento e le piogge intense possono rappresentare un pericolo. Se la pianta è alta e delicata, potrebbe essere utile posizionarla vicino a una parete o proteggerla con una barriera frangivento.


Potatura quando e come farla


La potatura di un albero in vaso deve anzitutto assecondare il normale sviluppo della pianta.

Quando l’albero avrà raggiunto l’altezza massima desiderata si procederà con una cimatura, favorendo la produzione di rami laterali e la formazione di una bella chioma.

Allo stesso modo si priverà la pianta di tutti i rami laterali eccessivamente bassi evitando l’ impalcatura tra il terreno e la chioma.

Anche quest’ultima nel medio periodo andrà gestita, portandola verso la forma preferita, sferica, conica o più spontanea, l’importante è tagliare appena dopo una gemma.

Sbagliare la potatura ovviamente non è un dramma.

La pianta infatti “reagirà” prolungando la crescita sia dell’apice principale che di quelli secondari, offrendo nuovi rami per rimediare ad eventuali errori.



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