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Coltivare gli spinaci è piuttosto semplice. La verdura preferita da Braccio di Ferro, infatti, è una pianta piuttosto rustica che possiamo coltivare nell'orto di casa e anche in vaso.
Lo spinacio (spinacia oleracea il suo nome botanico) è una specie appartenente alla famiglia delle Chenopodiacee, la stessa delle biete. Proveniente dall'Asia, viene coltivato in Europa da secoli.
Lo spinacio si presenta come una piccola pianta erbacea con foglie a rosetta.
Si coltiva a ciclo annuale e cresce piuttosto rapidamente.
Spinaci, foglie a rosetta - Foto Pixabay
Di media, gli spinaci sono pronti per essere raccolti fra le 6 e le 8 settimane dopo la semina.
Durante la coltivazione degli spinaci è molto importante lavorare il terreno con operazioni di sarchiatura per evitare la crescita di erbacce infestanti.
Ci sono diverse varietà di spinaci. Possiamo fare una macro suddivisione tra spinaci primaverili, dalle foglie lisce, e varietà invernali, caratterizzati da foglie bollose.
Nonostante la differenza estetica, grosso modo hanno sempre lo stesso sapore.
Tra le varietà più diffuse ricordiamo:
Il periodo di coltivazione degli spinaci varia a seconda della varietà dello spinacio stesso.
Abbiamo infatti appena visto che ci sono varietà da coltivare in inverno, da raccogliere poi in primavera; altre, invece, che si piantano in primavera in modo tale da avere un buon raccolto nei mesi autunnali.
Spinaci nell'orto - Foto Pixabay
In ogni caso, le piante di spinaci amano il clima temperato, e gli ambienti freschi e umidi.
Per quanto riguarda la tecnica di coltivazione, è possibile interrare i semi oppure partire da piantine già formate.
I semi degli spinaci sono piccolissimi. Vanno interrati poco profondamente (1 cm circa) e a una distanza di soli 5 cm l'uno dall'altro. Poi, una volta che le piantine saranno spuntate, sarà possibile diradarle lasciandone 1 su 3.
In alternativa, è possibile optare per una coltivazione più fitta, purché si abbia cura di raccogliere spesso le foglie.
Le piante di spinaci devono essere distanziate l'una dall'altra di 15 cm circa; mentre tra le varie file ci devono essere almeno 40 cm.
Gli spinaci si adeguano a vari tipi di terreno. Crescono bene sia nei terricci leggeri e fertili, come anche in quelli calcarei e argillosi.
L'importante è che il terreno venga preparato adeguatamente tramite una vangatura profonda e lavorato per drenare l'acqua in eccesso. Una volta effettuata la vangatura, il terreno va livellato con un rastrello.
Preparazione terreno per coltivazione spinaci
Il pH deve essere superiore a 6,5.
Per quanto riguarda la concimazione, occorre valutare caso per caso.
Se il suolo è già ricco di sostanze nutritive, residuo di precedenti colture, si può soprassedere.
Al contrario, si può distribuire del concime organico, evitando però gli eccessi di azoto. Di norma, la concimazione degli spinaci va effettuata in 2 tranche: metà quando si lavora il terreno, e l'altra metà nel periodo che precede la semina.
Pacciamare abbondantemente la base della pianta di spinaci apporta vari vantaggi:
La pianta di spinaci richiede un clima abbastanza fresco. Tra l'altro, si tratta di una specie botanica che sopporta bene le basse temperature.
Per quanto riguarda l'esposizione, al pieno sole preferisce la mezzombra.
Gli spinaci vanno annaffiati al bisogno, in base alle condizioni climatiche.
Nei luoghi più freschi, spesso sono sufficienti le piogge. L'importante è che il terreno sia costantemente umido. Tra una annaffiatura e l'altra, infatti, non bisogna attendere che il terreno si asciughi del tutto.
Foglie spinaci - Pixabay
Durante l'irrigazione, l'acqua va distribuita solamente sul terreno attorno alla pianta.
Le foglie invece non vanno mai bagnate. Altrimenti si rischia che la pianta divenga vittima di malattie fungine e parassiti.
Dalla primavera fino all'autunno, è possibile raccogliere tutta la pianta, radice inclusa.
A partire invece dall'autunno, è preferibile prelevare le singole foglie, a partire da quelle più esterne, e risparmiando il germoglio al centro.
Spinaci, ottimi crudi e cotti - Foto Pixabay
Una volta colti, sono davvero numerosi e vari gli utilizzi che possiamo fare con gli spinaci. Anzitutto, si possono consumare crudi, in insalata.
Tuttavia, gli spinaci vengono comunemente consumati cotti. Dopo averli fatti bollire, si possono gustare come contorno, semplicemente saltati in padella con un po' di olio e, a piacere, aglio e peperoncino.
In alternativa, sono un ottimo ingrediente da amalgamare con la ricotta e altri formaggi per farcire torte salate e paste ripiene.
E ancora, gli spinaci sono ottimi nelle minestre, nelle zuppe e nelle vellutate.
Il momento giusto per raccogliere gli spinaci è quando le foglie hanno raggiunto una lunghezza di 6-8 cm circa. Occorre utilizzare delle forbici ben affilate, e bisogna tagliare alcuni centimetri al di sopra del livello del terreno così da mantenere intatta la base delle piantine.
Chi ha un orto, conosce bene l'importanza delle consociazioni.
Alcune piante, coltivate vicine, si proteggono a vicenda, ad esempio da un attacco di parassiti o da una infestazione. Inoltre, una combinazione di piante ben ragionata, permette di occupare e sfruttare il terreno in maniera razionale.
Coltivazione spinaci nell'orto - Foto Pixabay
Nel caso specifico degli spinaci, questi vanno coltivati vicino a cavolfiori, broccoli e a tutti i vari ortaggi che fanno parte della grande famiglia dei cavoli.
Inoltre, stanno molto bene accanto alle verdure a foglia della famiglia delle composite, come radicchio, cicoria, lattuga e insalata riccia.
Buona la consociazione anche con patate, rapa, ravanelli, pomodori e fagiolini.
Fragole e garofano nelle vicinanze sono utili perché tengono lontani gli afidi.
Al fine di evitare gli eccessi di azoto, è meglio non piantare gli spinaci su terreni appena coltivati a leguminose.
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