|
L'aneto (Anethum graveolens) è un'erba aromatica originaria dell'Asia e naturalizzata nell'area del Mediterraneo, appartenente alla famiglia delle Apiaceae, comunemente note anche come Ombrellifere (Umbrelliferae).
Questo vegetale è costituito da un fusto che può raggiungere un'altezza di circa 50-60 cm, foglie sottili e frastagliate e piccole fioriture di colore giallo, che sbocciano da giugno a settembre.
Attualmente, l'aneto cresce in modo spontaneo in alcune zone d'Italia, specialmente nei terreni incolti e in collina, sopra i 600 metri di altitudine.
Si tratta di una specie facile da coltivare, sia in piena terra sia in vaso, poiché, una volta raggiunta la fase di produzione dei semi, è in grado di autoriprodursi. Per tale motivo, nonostante l'aneto sia in realtà una pianta annuale, viene definita perenne.
Scopriamo insieme come far crescere l'aneto in casa e in giardino!
In base alle proprie esigenze, si può scegliere di seminare l'aneto nell'orto, e quindi, in piena terra, oppure, in vaso.
Aneto perenne o annuale in piena terra - Foto: Pixabay
Come sempre, è bene ricordare che le piante, se vengono coltivate in aree verdi outdoor, si sviluppano velocemente e diventano più rigogliose.
Nel caso in cui si desideri optare per la messa a dimora all'interno di contenitori, invece, occorre tenere presente che la crescita degli esemplari sarà più lenta.
È possibile provvedere alla semina dell'aneto dal periodo primaverile fino al termine dell'estate, più precisamente, da aprile a fine agosto.
Semi di aneto - Foto: Pixabay
Spesso però, alcuni svolgono questa operazione anche all'inizio dell'autunno, per poter raccogliere le foglie e i fiori di aneto ad ottobre inoltrato.
Se si dispone di un semenzaio o di una serra, si può seminare l'aneto nel mese di marzo.
Il terreno più idoneo per la messa a dimora dell'aneto è sciolto e ben drenato.
Si può tranquillamente usare un terriccio per piante da fiore o da orto, arricchendolo con del compost e del materiale drenante, come la perlite, l'argilla espansa, i lapilli vulcanici e la pietra pomice.
Aneto pianta perenne o annuale - Foto: Pixabay
Un'ottima soluzione consiste nell'aggiungere al terreno una piccola quantità di sabbia, in modo da equilibrarne maggiormente la struttura e al contempo, garantire un migliore sviluppo delle radici degli esemplari.
Bisogna eseguire l'irrigazione dell'aneto ogni volta che la terra in cui è piantato risulta completamente asciutta. Le annaffiature devono comunque essere regolari, e durante la stagione estiva, è necessario aumentarne la frequenza.
L'aneto non ha bisogno di concimazione, tuttavia, per favorire lo sviluppo fogliare della pianta, si possono utilizzare fertilizzanti a base di azoto.
La pianta di aneto cresce in aree caratterizzate da un clima mediterraneo, pertanto, i suoi habitat ideali sono i luoghi caldi e soleggiati.
Pianta aneto fiorita - Foto: Pixabay
Si tratta infatti, di una specie resistente alla siccità che non tollera le basse temperature e, in particolare, le escursioni termiche, il vento e le gelate.
In linea generale, per coltivare con successo gli esemplari di aneto, è opportuno posizionarli in pieno sole e in zone riparate dove le temperature non scendono al di sotto dei 15°C.
Come già accennato in precedenza, si può coltivare l'aneto anche in vaso, senza troppe difficoltà. In tal caso, è meglio acquistare contenitori di forma quadrata, con dimensioni di almeno 60x40 cm.
Aneto coltivazione in vaso - Foto: Pixabay
Dopo aver sistemato il terriccio (miscelato con materiali drenanti) all'interno del vaso, è possibile inserirvi le piantine già sviluppate, oppure, i piccoli semi.
In quest'ultima circostanza, è consigliabile non introdurre nella terra più di 3 sementi, perché, solitamente, le distanze minime tra ognuna di esse dovrebbero essere di almeno 20 cm.
L'aneto non necessita di molte cure: la sua manutenzione comprende soltanto la rimozione delle parti secche e, se è collocato in vaso, un'irrigazione moderata e regolare.
Aneto: una pianta simile al finocchietto selvatico - Foto: Pixabay
Durante la stagione invernale è possibile pacciamare il terreno in cui sono posti gli esemplari, in modo da proteggere le loro radici dalle gelate.
Questo intervento è utile soprattutto se le piante sono sistemate in piena terra, poiché, grazie alla pacciamatura, si limita la nascita delle erbe infestanti, che possono debilitare le coltivazioni.
L'aneto non è soggetto a particolari malattie o attacchi da parte di parassiti e insetti.
Al contrario di quanto si pensi, l'aneto e il finocchietto sono due piante diverse.
Nonostante, all'apparenza, il loro aspetto sia molto simile, esaminando bene le due specie, è possibile riconoscere almeno una differenza: il finocchietto si sviluppa in larghezza, mentre l'aneto produce rami più fitti.
Aneto in cucina - Foto: Pixabay
Oltre alle differenze visive, per distinguere questi vegetali si può ricorrere anche all'olfatto: se il finocchietto ha un profumo piuttosto dolce e delicato, simile a quello dell'anice, l'aneto è caratterizzato da un aroma più amaro e intenso.
Per chiarire maggiormente le idee a riguardo, ecco un elenco descrittivo delle principali varietà che si tendono a confondere l'una con l'altra:
L'aneto, al pari del finocchietto, è commestibile, e viene spesso utilizzato in cucina, anche se, nel nostro Paese, il suo impiego non è molto comune.
L'uso di tale pianta aromatica, infatti, è più diffuso in Asia e in Europa settentrionale.
Per aromatizzare piatti e preparazioni, è possibile usare sia l'aneto fresco, sia l'aneto essiccato.
|
||