|
La verbena è una pianta con una fioritura tale da durare nel tempo, e la sua coltivazione non è complicata.
Se avete a disposizione un giardino, o comunque uno spazio molto esposto ai raggi solari, nell'ambito di un clima che si mantiene su livelli miti (quantomeno tale da evitare le gelate intense), si può dire che abbiate trovato ciò che fa per voi.
La verbena perenne, infatti, ha un aspetto molto gradevole, e regala molte soddisfazioni con un numero di cure non eccessivo.
In modo particolare nel corso dell'estate, la verbena offre delle fioriture molto abbondanti e continue, così da donare quel corposo tocco di colore al giardino, al terrazzo o al balcone.
La verbena è molto utilizzata per l'arredo floreale da esterni, ma ha anche delle proprietà, contenute nei suoi oli essenziali. Questi ultimi vengono impiegati per la creazione di pomate ed essenze, sia a scopo curativo (come del resto avviene fin dall'antichità), sia per creare delle profumazioni.
A ciò fa riferimento la qualità di verbena officinalis.
Appartengono alla famiglia delle Verbenaceae circa 250 specie.
Di queste ci sono quelle perenni, ma anche quelle annuali ed erbacee. In questa guida ci concentreremo sulla verbena perenne, anche detta verbena bonariensis secondo la denominazione scientifica.
La verbena perenne viene agevolmente curata tenendo conto di determinate avvertenze e accorgimenti. Possiamo anche coltivare la verbena in vaso, ma per ottenere una pianta sana e che dia molti fiori, anche piuttosto rigogliosi, la prima cosa da fare è accertarsi sulla posizione da poter assicurarle, per come accennato.
Per prima cosa scegliamo una posizione adeguata per la pianta di verbena
La verbena perenne dovrà essere ben esposta al sole, non a caso si usa molto per gli ambienti esterni. In caso di poca luce, quel che otterremo è una verbena con scarsa fioritura, e anche più vulnerabile all'attacco dei vari parassiti.
In queste condizioni, come si dedurrà, la verbena non solo non potrà proliferare adeguatamente, ma viene messa a rischio la sua stessa sopravvivenza.
L'altro aspetto da assicurarsi è quello attinente al terreno. Esso infatti, dovrà essere ben drenato.
Qualora non si disponga di un terreno drenato, essendo lo stesso piuttosto pesante, provvediamo a mescolarvi del compost naturale. Il drenaggio sarà così assicurato, con un terreno decisamente alleggerito rispetto allo stato iniziale.
Se poi si tratta di un terreno non troppo pesante, anche la semplice mescolatura con del fogliame potrà bastare.
Vediamo adesso quanto e come innaffiare la verbena
Procediamo con un'innaffiatura regolare, ma senza esagerare. La moderazione è d'altronde un principio alla base dell'idratazione di cui la pianta necessita.
Vediamo con quali modalità innaffiare la verbena
Ricollegandoci a questo aspetto, la verbena tollera anche dei periodi di siccità, purché brevi. Ma per principio, la verbena dovrà essere innaffiata ogni qualvolta il terreno non si mostri più umido. Allo scopo di testarlo, possiamo toccarlo con un dito.
Se il terriccio a disposizione della verbena (a prescindere che si tratti di verbena in vaso o coltivata a terra) è asciutto (totalmente, o quantomeno in gran parte), possiamo procedere alla nuova innaffiatura. Se invece mantiene ancora un certo grado di umidità, meglio rinviare.
La verbena perenne, così come le altre tipologie di verbena, necessitano di terreno costantemente umido, ma senza ristagni d'acqua. Questi si rivelano molto lesivi della sua salute. Con un terreno fradicio infatti, la verbena potrebbe anche non sopravvivere.
Veniamo adesso all'altro fondamentale punto della cura della verbena, vale a dire la sua concimazione. Per facilitare una sana crescita della pianta, possiamo mettere del concime sul fondo, subito prima della messa a dimora della verbena.
Quale concime scegliere per la verbena, e ogni quanto applicarlo
Successivamente, sono consigliate le applicazioni (sempre moderate) di fertilizzante, con la cadenza di una volta al mese. Sarete così soddisfatti delle fioriture e dei loro colori, piacevolmente appariscenti.
In merito alla riproduzione, oltre a generare nuove piantine con la semina, si possono anche prendere le talee delle verbene già esistenti, allo scopo di piantarle.
Sulla potatura, c'è da dire che non si tratta di operazione da trascurare; infatti, con la potatura elimineremo dalla verbena i fiori appassiti.
In questo modo, con tale rimozione, la verbena ne emetterà sempre di nuovi.
Valutiamo le necessità di potatura per la verbena perenne
Con la potatura si raggiunge anche un altro obiettivo, quello di controllare le dimensioni della pianta. Si tenga conto che la verbena può anche superare i 2 m d'altezza, sempre con le condizioni ottimali, da garantire in ogni caso alla pianta.
Trattandosi di coltivazione da esterno, l'altezza potrebbe anche non essere un problema, ma meglio tenere sotto controllo lo sviluppo della verbena.
Uno sviluppo incontrollato si rivelerebbe infatti disarmonico e con una postura della pianta non bella a vedersi.
Veniamo adesso al trattamento antiparassitario. Il primo fra tutti, il più naturale, è quello di mettere la verbena perenne nelle condizioni di svilupparsi in tutto il suo splendore.
Idratiamo e concimiamo la verbena adeguatamente, per proteggerla dalle malattie
Abbiamo già detto che una condizione di poca luce farebbe crescere la verbena più debole, e di conseguenza più vulnerabile agli attacchi dei parassiti.
Ma ciò può essere replicato anche per altri trattamenti non adeguati che mettano la pianta in una condizione di debolezza.
Non c'è da stranirsi, quindi, che il primo trattamento preventivo dei parassiti sia una crescita sana e una pianta forte. Per il resto, è bene sapere come la verbena sia soggetta, in linea di massima, agli attacchi di parassiti piuttosto comuni.
Parliamo al riguardo di cocciniglie, afidi, ragnetti rossi, e anche i minatori delle foglie. Già alle prime avvisaglie di un attacco parassitario, la scelta saggia è quella di provvedere subito, e di farlo per mezzo di un antiparassitario del tutto naturale.
Il sistema ci consentirà di preservare la biodiversità, salvando il più possibile gli insetti in questione. Si può quindi fare affidamento su insetti antagonisti, che si trovano in commercio.
Le api sono concorrenti rispetto ai parassiti che infestano la verbena
Api, farfalle, bombi, troveranno facilmente la loro collocazione su una verbena, e non ci sarà più posto per i parassiti.
Molti di questi, comunque, si rivelano molto utili in natura, come ad esempio nel caso delle cocciniglie. Ecco perché è meglio tutelare la biodiversità.
Inoltre, l'impiego di un antiparassitario chimico è di per sé tossico, e ciò si ripercuote direttamente sull'aria che si respira.
|
||