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La valeriana, anche chiamata songino, soncino, valerianella o gallinella, è una gustosa insalatina da taglio appartenente alla famiglia delle Valerianacee.
Povera di calorie (solo 21 ogni 100 grammi di prodotto) e ricchissima di acqua (92,80 gr), è ricca anche di potassio e contiene anche buoni quantitativi di vitamine (in particolar modo vitamine A e C e quelle del gruppo B) e sali minerali.
Tenera e dal gusto delicato, lievemente amaro, è ottima da consumare cruda in insalata, da sola o insieme ad altre verdure.
Oltre a tutte queste buone qualità, la bella notizia è che è anche facile da coltivare.
Possiamo quindi coltivare la valeriana nell'orto di casa o in vaso sul balcone.
Piuttosto resistente, richiede pochissimi accorgimenti.
Cresce bene a 15-20°C. Mal sopporta il caldo esagerato. Per questo, in piena estate, è bene ripararla dal sole diretto. In inverno, invece, quando fa molto freddo, è bene riparare le piantine coprendole con un telo.
Il terreno ideale su cui avviare la coltivazione di valeriana deve essere ben drenato e arricchito con del compost prima di procedere con la semina.
Come detto fin dall'inizio, la valeriana è una coltura molto facile da gestire, e si presta per essere coltivata in piccoli spazi. Oltre che nell'orto domestico, la possiamo quindi coltivare anche in vasi da tenere sul balcone o sul terrazzo.
Coltivazione valeriana, germoglio - Foto Pixabay
In ogni caso, la valeriana non va esposta in pieno sole in quanto preferisce le zone a mezzombra.
La coltivazione in orto è molto facile e richiede ben poche cure.
Una volta che abbiamo diradato le piantine in esubero, è importante estirpare le erbacce tramite operazioni come la sarchiatura del terreno.
Altrettanto facile è anche la coltivazione del songino in vaso.
Una volta che le piantine sono germogliate, vanno anche in questo caso diradate in modo tale da migliorare la produzione finale. Fatto ciò, occorre annaffiare il terreno senza esagerare con le quantità, ed evitando i ristagni idrici.
In estate è importante non esporre i vasi con la valeriana a diretto contatto con i raggi del sole. Durante la stagione fredda, invece, è bene proteggere la coltivazione coprendo i vasi con degli appositi teli in tessuto non tessuto.
La semina della valeriana può essere eseguita a spaglio oppure su file fra loro distanziate di circa 15-20 cm. La semina su file consente un maggior controllo delle erbe infestanti.
Preparazione terreno per coltivazione valeriana
Una volta avvenuta la germinazione, occorre procedere al diradamento delle piantine stesse.
Per la coltivazione della valeriana in vaso, bisogna interrare 3-4 semini tenendoli ad una distanza di 8-10 cm circa l'uno dall'altro. Quando poi le piantine sono cresciute di almeno 5 cm, procedere col diradamento per mantenere solo le migliori.
Una volta effettuata la semina, il terreno va bagnato con regolarità perché deve essere mantenuto sempre umido. Durante i primi 20 giorni di germinazione, i semi, infatti, non devono seccare. Se il periodo è ancora molto caldo, può essere utile sistemare un vello da giardino che impedisca all'acqua delle innaffiature di evaporare troppo alla svelta.
Trascorso questo periodo iniziale, la valeriana va annaffiata ogni tanto, basandosi sulle condizioni climatiche.
In linea generale, il terreno non deve mai asciugare completamente. Inoltre, nei periodi più secchi e afosi, è bene aumentare le irrigazioni. Quando fa molto caldo, procedere con le irrigazioni nei momenti più freschi della giornata, ovvero la mattina presto oppure la sera, quando il sole è già tramontato.
Due Tre mesi dopo la semina, si può procedere con la raccolta della valeriana.
Nel momento del raccolto, anziché estirpare le piantine con tutte le radici, è bene tagliare le rosette poco sopra la radice. In questo modo si potranno avere ulteriori raccolti nelle settimane a seguire.
Valeriana appena raccolta - Foto Pixabay
Quando il termometro segna 8°C, la valeriana smette di crescere. A questo punto, per prolungare il periodo di crescita, si può sistemare sopra le piantine un vello in grado di mantenere il clima più mite.
In genere, si può cominciare a raccogliere le prime foglioline di valeriana dopo 2-3 mesi dal momento della semina. Pertanto, seminandola a settembre la si potrà raccogliere in inverno. Mentre, se la si volesse gustare già in autunno, è bene seminarla nei mesi di luglio e agosto.
La valeriana può essere raccolta in vari periodi dell'anno, in base a quando la semina è stata effettuata.
Rosette di valeriana, o songino o gallinella - Foto Pixabay
Nel momento in cui le foglie del songino sono lunghe circa 10 cm, è possibile procedere con la raccolta. Della valeriana, si consumano le foglie.
Per la raccolta si può procedere in 2 modi. Afferrando la piantina alla base, sotto le sue foglie più esterne, la si estrae direttamente dal terreno insieme alle radici.
Valeriana in insalata - Foto Pixabay
Diversa è invece la tecnica da utilizzare se si ha intenzione di avere un altro piccolo raccolto dopo circa un mese. In questo caso, muniti di un coltello affilato, bisogna tagliare la rosetta 1 cm sopra il colletto.
Della valeriana sono note le proprietà calmanti.
I suoi rizoma e le sue radici, essiccati, sono utilizzati in infusione, sotto forma di estratto o tintura per trattare vari disturbi di tipo nervoso. Sorseggiare un infuso a base di valeriana, infatti, è molto utile per calmare gli stati di agitazione e per migliorare la qualità del sonno, riducendo i tempi di addormentamento.
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