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Il radicchio è una varieta di cicoria, di cui esistono numerose varietà.
Si tratta di una pianta piuttosto rustica, di facile coltivazione. Possiamo quindi coltivare il radicchio nell'orto di casa senza grandi difficoltà.
Se si vogliono raccogliere questi tipi di cicorie nella stagione autunno-inverno, occorre procedere con il trapianto nel periodo compreso da fine luglio all'inizio di settembre nelle zone centro-settentrionali. Al sud, si può procedere un po' più tardi, verso agosto-settembre.
Per le varietà tardive, le tempistiche slittano un po' in avanti: fine agosto e metà settembre al nord e nella seconda metà del mese di settembre in meridione.
Esistono numerosi varietà di radicchio. Le caratteristiche più note che contraddistinguono questo tipo di insalata sono le foglie di un color rosso scuro lucido, innervate da coste bianche. Tuttavia, ci sono anche alcune varietà dalle foglie verdi punteggiate di piccole macchie bordeaux.
Inoltre, le diverse varietà di radicchio si differenziano fra loro anche per la forma del cespo, che può essere tondo o allungato.
Cespi di radicchio tondi - Foto Pixabay
È dal Veneto che proviene la maggior parte delle varietà di radicchio.
Ricordiamo ad esempio il radicchio di Chioggia, radicchio di Treviso, di Verona e quello di Castelfranco. Un po' meno noti sono poi il radicchio Lusia, nei pressi di Rovigo, e il radicchio di Gorizia dalla particolare forma di rosa.
In generale, il radicchio ha un gusto deciso, tendente all'amaro.
Può essere gustato in tanti modi. Anzitutto in insalata, solo o insieme ad altre verdure (molto famosa l'insalata trevigiana).
Ed è ottimo anche cotto, ad esempio stufato o grigliato. Primo piatto autunnale molto gustoso è il risotto con il radicchio e il taleggio.
Secondo il calendario dell'agricoltore, il radicchio andrebbe seminato nella fase di Luna crescente. Nello stesso periodo andrebbero seminati anche la scarola, la cicoria, le carote, i fagioli, gli spinaci e i fagiolini.
Il radicchio si può coltivare partendo dalla semina protetta in semenzaio, e procedere poi, quando le piantine hanno germinato, al trapianto nell'orto.
In alternativa, è possibile seminarlo direttamente in piena terra.
In questo caso, i semini vanno sistemati nelle buche ad 1 cm di profondità e a 30 cm l'uno dall'altro. Si può optare anche per una semina più ravvicinata.
In tal caso, non appena le piantine hanno sviluppato 2-3 foglie, è importante procedere con un'operazione di diradamento.
Preparazione terreno per coltivare radicchio orto di casa
In caso di più file, mantenere una distanza di 40 cm circa fra le stesse per le varietà con radici più grosse. Per le varietà dalle radici più piccole, è sufficiente un distanziamento tra una fila e l'altra di soli 20 cm.
Per poter avere sempre a disposizione il radicchio pronto da cogliere, è possibile procedere con la semina a scalare, e quindi ad una distanza di 8-15 giorni l'una dall'altra. In questo modo si avrà un raccolto costante e prolungato.
La pianta del radicchio è piuttosto rustica e resistente. Riesce a vivere alle condizioni climatiche più varie. Preferisce i climi miti e temperati, ma sopporta senza problemi i lunghi periodi di siccità e anche il freddo intenso (fino a -5°C).
Nel nostro Paese, lo si può quindi coltivare in tutte le regioni, fino a un'altitudine di circa 1.200 metri.
Per coltivare il radicchio serve un terreno ben drenato
Per quanto concerne il terreno, il radicchio cresce bene nella maggior parte dei terreni, purché fertili e con un buon drenaggio. Questa pianta, infatti, teme molto i ristagni idrici, che provocano il marciume radicale.
Per tale motivo, vanno evitati i terreni argillosi che possono proprio procurare marciumi sia alle radici che alle foglie. Non sono indicati neppure i terreni pietrosi e ghiaiosi perché impediscono il corretto sviluppo dell'apparato radicale.
Dopo la semina, il terreno va annaffiato abbondantemente: deve restare sempre umido ma mai zuppo.
Come già detto, subito dopo la semina, bisogna irrigare generosamente e con regolarità per mantenere il terriccio sempre bello umido.
Coltivazione radicchio orto - Foto Pixabay
Superata la prima fase del post semina, il radicchio, in generale, non ha bisogno di grandi quantitativi di acqua. L'importante è che il terreno resti sempre umido e occorre comportarsi sulla base del buon senso, in base al clima ed osservando il terreno stesso.
Ovviamente, durante il periodo più caldo dell'anno, il numero delle irrigazioni andrà aumentato, ma comunque sempre senza esagerare.
Radicchio in insalata - Pixabay
È di fondamentale importanza fare sempre molta attenzione ad evitare la creazione di ristagni d'acqua. Inoltre, ricordare che l'acqua delle annaffiature va distribuita solo sul terreno, mentre le foglie non vanno bagnate.
Il radicchio riesce a crescere anche nei terreni poco ricchi di sostanze organiche.
Tuttavia, produce molto di più se coltivato nei terreni ricchi di azoto.
L'ideale, quindi, è concimare il terriccio con dello stallatico pellettato maturo o del buon compost.
Alcune varietà di insalate, come l'indivia, la scarola e anche il radicchio, possono venire sottoposte al cosiddetto imbianchimento.
Trattasi di una tecnica attraverso la quale il cuore interno dei cespi dell'insalata è bianco, o comunque molto chiaro.
Coltivazione radicchio varietà forma allungata - Foto Pixabay
L'imbianchimento, oltre a garantire un certo effetto visivo, consente anche di ottenere foglie d'insalata più tenere, meno fibrose, e dal sapore più dolce.
Di fatto, la tecnica consiste nel fare in modo che i raggi solari non vadano a colpire la parte interna del cespo d'insalata.
A causa della mancanza di luce, i pigmenti fotosintetizzanti, come la clorofilla, smettono di essere prodotti. Ne consegue pertanto che gli ortaggi sottoposti alla tecnica dell'imbianchimento comincino a schiarirsi fino a divenire del tutto bianchi.
La tecnica più semplice consiste nel coprire i cespi di radicchio con un telo di plastica scura. Ogni 2 giorni, far arieggiare le colture. E dopo 2-3 settimane, raccogliere i cespi.
Foglie interne del radicchio imbiancate - Foto Unsplash
Per imbiancare un singolo cespo, occorre legare le foglie interne con un elastico o con un filo di rafia. L'operazione va eseguita 15-20 giorni prima del raccolto, e in un momento in cui le foglie sono asciutte, così che l'umidità non faccia marcire le foglie stesse.
Indicativamente, il radicchio si raccoglie dopo circa 3-4 mesi rispetto al momento in cui è stata effettuata la semina, e comunque, quando le piantine hanno raggiunto un'altezza di minimo 12-15 cm.
Radicchio pronto da cucinare - Foto Pixabay
Per raccogliere il radicchio, la pianta va estirpata tutta per intero. Ci si può aiutare utilizzando un rastrello o un forcone.
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