Utili consigli per la coltivazione dei cavoli nell'orto

I cavoli, in tutte le loro varietà, costituiscono l'ortaggio invernale per eccellenza. Ecco alcuni consigli su come coltivarli nell'orto e prendersene cura.
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Qual è il periodo per piantare i cavoli?


Quando si parla di coltivazione i cavoli nell'orto ci si riferisce ad un vasto gruppo di ortaggi, tutti appartenenti alla famiglia delle Crucifere o Brassicacee.
Broccolo, cavolfiore, cavolo cappuccio, cavolini di Bruxelles, verza e cavolo rapa (solo per citare le varietà più diffuse) sono i protagonisti indiscussi dell'orto di casa autunnale ed invernale.

Per quanto riguarda la loro coltivazione, i vari tipi di cavolo condividono molte indicazioni e accorgimenti.

Il periodo dell'anno più adatto per procedere con la semina è quello compreso fra fine settembre e dicembre. Cavoli e broccoli, infatti, crescono bene durante il periodo invernale.

Clima giusto per la coltivazione dei cavoli


Trattandosi di ortaggi prettamente invernali, i cavoli hanno una buona resistenza al freddo. Tuttavia, il livello di sopportazione delle basse temperature varia in base alla tipologia e alla fase di sviluppo.

Il cavolo sopporta bene il freddo - Foto PIxabayIl cavolo sopporta bene il freddo - Foto PIxabay

Sicuramente, la verza e il cavolo nero sono i più resistenti al freddo grazie alle loro caratteristiche foglie spesse e ricoperte da bolle.

Dal canto loro, broccoli, cappucci e cavolfiori vanno raccolti prima dell'arrivo delle gelate.

In generale, broccoli e cavolfiori riescono a resistere fino a -5°C, ma soltanto fino a quando non hanno emesso l'infiorescenza. Superata questa fase, subiscono danni già a 0°C.


Come piantare i cavoli


Tutte le varietà di cavolo si piantano nell'orto tramite il trapianto, acquistando piantine già dotate di un panetto di terra.

I cavoli crescono bene in un terreno neutro o leggermente alcalino, meglio se ben lavorato e ricco di sostanza organica.



Essendo per loro naturale conformazione piante piuttosto ingombranti, i cavoli hanno bisogno di spazio nell'orto.

Qui di seguito andremo a dare alcune indicazioni di massima circa le distanze da rispettare tra un a pianta e l'altra, in base alla tipologia di cavolo.

Cavolfiori e broccoli, che sono i più grossi, vanno tenuti a 60-70 cm di distanza circa l'uno dall'altra. Per i cavoli cappucci, i cavolini di Bruxelles e la verza, può essere sufficiente una distanza di 50 cm circa. Infine, per il cavolo rapa e la varietà nera toscana, bastano 30-40 cm di distanza.

Broccolo nell'orto - Foto PixabayBroccolo nell'orto - Foto Pixabay

Di media, quindi, possiamo concludere dicendo che tra le varie piante di una stessa fila va mantenuta una distanza compresa fra 40 e 70 cm a seconda della varietà.

Tra una fila e l'altra, invece, occorre mantenere un distanziamento di minimo 60 cm e massimo 90 cm.

Concimazione


In fatto di nutrimento, i cavoli sono piante molto esigenti. In particolare, richiedono tanto azoto, così come anche calcio e zolfo.

Per nutrire adeguatamente il terreno si possono usare concimi chimici granulari, così come anche prodotti di origine naturale. I fertilizzanti granulari vanno sparsi direttamente sulla superficie del terreno e poi bisogna irrigare.

Bisogna fare però molta attenzione che i granuli non vadano a contatto con le giovani piantine.

Preparazione del terrenoPreparazione del terreno

Se invece si preferisce optare per un tipo di coltivazione sostenibile, vanno benissimo il compost, il letame e l'humus di lombrico. La cenere di legna e le farine di alghe calcaree sono ricche di calcio.

Di solito, prima di procedere con il trapianto dei cavoli, è bene distribuire sul terreno una dose moderata di concime organico misto.


Quando annaffiare i cavoli


I cavoli vanno irrigati generosamente, soprattutto all'inizio, quando le piantine sono giovani, anche se il trapianto è avvenuto in piena estate, specie nelle zone in cui caldo e afa non danno tregua.

concime granulare
Per dare un'idea indicativa sulla frequenza, possiamo dire che le piantine vanno irrigate quotidianamente. Poi, quando le piantine cominciano a svilupparsi, è possibile diradare la frequenza delle annaffiature, pur mantenendo una certa regolarità con cadenza settimanale.

Ad ogni modo, le irrigazioni devono essere costanti perché il terreno deve essere mantenuto sempre umido. Inoltre, è fondamentale osservare le piante perché non devono mai arrivare al punto da apparire flosce e appassite.

Cavoli pronti da raccogliere - Foto PixabayCavoli pronti da raccogliere - Foto Pixabay

In caso di piccoli orti domestici, si può annaffiare le piante di cavolo con un semplice annaffiatoio, utilizzando acqua a temperatura ambiente.

In caso invece di coltivazioni più estese, composte da lunghe file, la soluzione più comoda e conveniente è quella di allestire un impianto di microirrigazione.


Quanto ci mettono i cavoli a crescere?


Generalmente, per la coltivazione dei cavoli si procede subito con il trapianto di piantine acquistate presso vivai e garden center.

Coltivazione cavoli, primo piano - Foto PixabayColtivazione cavoli, primo piano - Foto Pixabay

In caso invece di semina, sarà bene sapere che, indicativamente, il periodo che va dalla semina al trapianto varia da 18 a 38 giorni. Dopodiché, la maggior parte dei vari tipi di cavolo è pronta per la raccolta circa 2 mesi e mezzo - 3 dopo il trapianto.


Cosa piantare insieme ai cavoli


Chi ha un orto sa bene quanto siano importanti le consociazioni.

Ci sono infatti alcune piante che si proteggono l'una con l'altra, ad esempio da un attacco di malattie o di parassiti. Una adeguata combinazione di piante, poi, permette anche una occupazione del terreno migliore e più razionale.

Piantine di cavolfiore - Foto PixabayPiantine di cavolfiore - Foto Pixabay

Nel caso specifico dei cavoli, questi possono essere piantati vicino a cetrioli, lattuga, piselli, barbabietole, porri e spinaci. Ottima e utile anche la vicinanza con sedano e pomodoro perché allontanano la cavolaia e i coleotteri.

Dal canto loro, poi, la menta aumenta la produzione, mentre la salvia lo rende più tenero.


Come si raccolgono i cavoli


La tecnica di raccolta dei cavoli cambia in base alla varietà.

A livello temporale, si può cominciare a raccogliere alcune tipologie di cavolo già dopo 70 giorni circa dal trapianto, per altre tipologie, invece, è necessario attendere anche oltre 3 mesi dal momento in cui è avvenuto il trapianto.

Attrezzi per lavoro ortoAttrezzi per lavoro orto

Per quanto riguarda la modalità di raccolta, nel caso di cappuccio e verza, si deve tagliare la testa, mentre nel caso di broccolo e cavolfiore va recisa l'infiorescenza.

I cavolini di Bruxelles vanno semplicemente staccati dal fusto non appena diventano tondi e belli compatti.

Il cavolo rapa si raccoglie per intero scartando solamente le radici, mentre nel cavolo nero toscano vanno eliminate le foglie a partire dal basso in modo tale da garantire una emissione continua di nuove foglie dall'apice.

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Coltivazione dei cavoli nell'orto di casa
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