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L'arancio (Citrus sinensis) è una pianta appartenente alla famiglia delle Rutaceae e al gruppo degli agrumi, attualmente considerata originaria del Sud-est asiatico.
Questo bellissimo abero da frutto, coltivato già migliaia di anni fa in Cina, è stato esportato nelle zone mediterranee intorno al 300 d.C.
Si tratta di un arbusto sempreverde dotato di un fusto che può superare i 2 metri di altezza, dal quale nascono tre tipologie di ramificazioni (primarie, secondarie e fruttifere).
Alberi di arance - Foto: Unsplash
Le foglie, di forma ovale e di colore verde scuro, possono durare anche per due cicli vegetativi consecutivi, mentre i fiori bianchi, denominati zagare, sbocciano in primavera (da febbraio a marzo) e appassiscono in estate.
I frutti si sviluppano in autunno ed è possibile raccoglierli durante la stagione invernale.
Naturalmente, la fioritura e la fruttificazione variano in base al tipo di pianta di cui si dispone: le varietà tardive estive ad esempio, producono le arance in estate.
Gli alberi di arancio sono molto apprezzati per la produzione dei frutti e inoltre, vengono utilizzati a scopo ornamentale: scopriamo insieme come coltivarli e curarli al meglio.
Per piantare con successo un albero di arancio in giardino, bisogna seguire poche e semplici indicazioni, partendo dal tipo di terreno da utilizzare, fino ad arrivare alla sistemazione in piena terra.
Albero di arancio dolce – Foto: Pixabay
Il periodo migliore per effettuare la messa a dimora di un alberello di arancio è quello primaverile, l'importante, è che non vi sia la possibilità di gelate tardive.
Il terriccio più adatto alla crescita dell'arancio è morbido, grossolano e sabbioso. Questo vegetale, infatti, non reagisce bene al ristagno idrico, che può causare il marciume radicale.
Dopo aver scavato una buca abbastanza ampia e profonda (di circa 70 cm di larghezza e 60 cm di altezza), è necessario adagiarvi l'arbusto, prestando particolare attenzione a non romperne le radici.
In seguito, occorre ricoprire la base della pianta, avendo cura di mescolare alla terra del compost, in modo da fertilizzarla.
Dopo la messa a dimora dell'arancio, è bene irrigare abbondantemente, continuando a innaffiare l'agrume con quantità elevate di acqua nei periodi caldi.
Fioritura arancio - Foto: Pixabay
Per ottenere frutti in abbondanza, è opportuno concimare regolarmente gli aranci, impiegando fertilizzanti organici e biologici specifici, da somministrare alla fine dell'inverno. Tra i prodotti maggiormente efficaci vi sono i lupini macinati e la cornunghia.
L'arancio predilige un'esposizione in pieno sole e un clima temperato caldo, pertanto, il luogo ideale dove collocarlo è soleggiato e riparato dal vento.
Questa pianta non tollera le temperature al di sotto dei 5°C, quindi deve essere protetta durante l'inverno, soprattutto se si coltiva nelle regioni dell'Italia settentrionale.
Le gelate e l'aria fredda infatti, possono debilitare gli esemplari, e addirittura, portarli alla morte.
Quando l'arbusto è giovane, è meglio non esporlo a temperature al di sopra di 40°C. Nel caso vi siano estati torride e la pianta sia in vaso, è consigliabile sistemarla in un'area fresca e protetta dai raggi solari diretti.
La potatura dell'albero di arancio può essere eseguita tra febbraio e marzo, e in estate, nel mese di luglio (potatura verde).
Come potare l'arancio: esemplare pronto per la potatura invernale - Foto: Unsplash
Nel primo caso, si opera durante la ripresa vegetativa della pianta, effettuando tagli mirati a rimuovere i rami divelti, secchi e ricurvi, e a sfoltire la chioma, in modo da garantire un buon ricambio d'aria.
Nel secondo, invece, si eliminano i succhioni e i polloni.
Innestando una pianta di arancio è possibile ottenere un esemplare più robusto, durevole e produttivo.
Albero di arancio in fiore - Foto: Unsplash
Tale operazione deve essere eseguita utilizzando due arbusti differenti: il portainnesto che fornisce l'apparato radicale, e la marza, che farà crescere la chioma.
In genere, esistono tre tipologie di innesti ideali per gli agrumi:
Il periodo più idoneo per svolgere questo intervento varia a seconda della tecnica utilizzata (innesto a spacco e a corona da aprile a maggio; innesto a gemma da giugno ad agosto).
Se nelle regioni meridionali è possibile coltivare l'arancio anche in piena terra, al pari di tanti altri alberi da giardino e da frutto, al nord è meglio optare per una sistemazione in vaso.
Pianta di arancio in vaso - Foto: Unsplash
In questa circostanza, l'alberello necessita di cure minori, soprattutto per quanto concerne la sua potatura.
I contenitori più adatti ad ospitare una pianta di arancio sono i vasi in terracotta con diametro e profondità di circa 50 cm, da riempire con materiali drenanti e un terriccio friabile, sabbioso e ricco di nutrimento.
Le principali patologie che colpiscono le piante di arancio, sono di origine fungina, virale e batterica, tuttavia, il deperimento dei vegetali è dato anche dall'azione nociva di determinati insetti.
Albero di arance rosse – Foto: Pixabay
Tra le malattie più gravi e diffuse, vi sono la tristezza degli agrumi, ovvero una fitopatia causata dal CTV, Citrus Tristeza Virus; il marciume radicale nero provocato dal fungo Thielaviopsis basicola; la macchia nera degli agrumi, fungo Phyllosticta citricarpa.
I parassiti che attaccano gli alberi di arancio sono la mosca bianca, il ragnetto rosso, la mosca mediterranea nota come mosca della frutta, la serpentina, la cocciniglia e gli afidi.
Esistono due varietà principali di arancio: il Citrus sinensis o arancio dolce e il Citrus aurantium o arancio amaro.
Albero di Citrus trifoliata: arancia verde - Foto: Pixabay
L'albero di arancio amaro (melangolo), può facilmente essere coltivato in vaso e tollera piuttosto bene le basse temperature.
Tra le varietà di arancio più apprezzate, vi sono:
Non mancano, infine, gli alberi coltivati per produrre le famose arance rosse di Sicilia IGP, ottenute da esemplari di Tarocco, Moro e Sanguinello.
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