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Ai fini del corretto funzionamento delle macchine di climatizzazione, è determinante il corretto collegamento tra le unità interne e quelle esterne.
Osservando il lavoro di un installatore esperto, o accingendoci a fare l'installazione per conto nostro (avendone la necessaria esperienza) occorre fissare alcuni concetti importanti.
In primis, verificare che il diametro dei tubi sia adeguatamente dimensionato, come indicato sui libretti di manutenzione ed installazione.
Se il tubo di ritorno è di diametro troppo grande, può accadere, nelle condizioni di normale funzionamento, che diminuisca la velocità del fluido, con conseguenti problemi quali un minore ritorno dell'olio al compressore.
Il ritorno dell'olio, attraverso il fluido frigorigeno, è necessario a lubrificare le parti meccaniche del compressore.
Al contrario, se il tubo di ritorno ha un diametro troppo piccolo, il flusso del fluido frigorigeno è ostacolato da una maggiore resistenza, che ne rallenta la circolazione e di conseguenza diminuiscono le prestazioni della macchina.
Nel caso di sostituzione delle unità (quella esterna, entrambe o quella interna in un impianto esistente) volendo riutilizzare le tubazioni esistenti occorre verificare sempre che i diametri delle tubazioni siano appropriati per le nuove unità.
Per quanto riguarda le lunghezze massime delle tubature non si devono superare i limiti stabiliti dal produttore, perché la macchina perderebbe di resa con il conseguente non ritorno dell'olio e del gas al motocompressore e si avrebbero problemi di lubrificazione e surriscaldamento.
In generale, quanto minore è la lunghezza della tubazione, migliore è la resa della macchina.
Nei casi in cui, addirittura, si supera il limite massimo di lunghezza stabilito dalla casa produttrice, oltre a non essere più assicurato il buon funzionamento dell'apparecchio viene invalidata la garanzia.
La cosiddetta lunghezza di splittaggio è dell'ordine di una decina di metri e può anche essere più che raddoppiata per macchine di fascia alta.
Altro aspetto importante è quello della stesura dei tubi: per essi occorre evitare troppe curve in quanto ogni curva, rispetto alla funzionalità della macchina, aumenta il tratto rettilineo di circa un metro, e le curve stesse devono essere sagomate con un ampio raggio di curvatura.
Prestare la massima attenzione a non ridurre la sezione di passaggio del tubo in quanto ostacolerebbe il normale flusso del refrigerante, con il conseguente sovraccarico del lavoro da parte del moto compressore.
La presenza di numerose curve nell'impianto potrebbe creare attriti e vibrazioni con la conseguenza dell'allentamento o della rottura dei tubi e dei bocchettoni nei punti di collegamento. I dislivelli tra la macchina interna e quella esterna non devono superare quelli consentiti dal produttore, in quanto si avrebbero problemi di resa frigorifera e di non ritorno dell'olio di lubrificazione del compressore.
Per cartellatura si intende il rifinimento ed il collegamento dei tubi refrigeranti alle macchine. Una buona cartella non deve avere bave e lo spazio tra la cartella ed il bocchettone deve essere pari a mezzo centimetro.
Durante le operazioni di serraggio delle cartelle, una goccia d'olio può facilitarne il bloccaggio ma è opportuno non far entrare l'olio nell'area di contatto con il bocchettone. Infatti in tale area, anche un sottile velo d'olio, tendendo ad essiccarsi, potrà provocare in futuro una possibile perdita.
L'olio deve essere quello adatto per i circuiti frigoriferi e deve essere posto esclusivamente nella parte posteriore della cartella. Relativamente all'isolamento dei tubi, le tubazioni di mandata e ritorno non devono essere mai coibentate con un unico isolamento.
Un'unica coibentazione per le tubazioni potrebbe provocare il contatto tra le stesse e le diverse temperature tra esse produrrebbe uno scambio termico deleterio per il corretto funzionamento della macchina.
La resa di quest'ultima sarebbe notevolmente ridotta dallo scambio termico tra le tubazioni ed il prolungamento di questo stato potrebbe danneggiare irreversibilmente il compressore.
È comunque possibile unire con delle fascette le tubazioni dopo che sono state coibentate separatamente.
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