|
In estate disporre dell'aria condizionata è una soluzione comoda ma costosa dal punto di vista economico e ambientale, perché i climatizzatori consumano molta energia con conseguente aumento della bolletta.
Se poi l'energia proviene da fonti non rinnovabili, com'è purtroppo assai comune in Italia, si produce anche un aumento dell'inquinamento e delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera.
Tuttavia, esiste una soluzione molto efficace ma ancora poco diffusa: il fotovoltaico per climatizzatore, che consiste nell'alimentare un sistema di condizionamento con un sistema di pannelli fotovoltaici. Si tratta di un espediente semplice ma decisamente razionale, perché i condizionatori vengono utilizzati maggiormente proprio durante i mesi estivi, quando il tempo è sereno e la luce solare più intensa.
La potenza energetica necessaria (e dunque il numero e la superficie dei pannelli) vanno però calcolati accuratamente per evitare sovraccarichi nelle ore più calde della giornata e considerando attentamente i consumi, il proprio stile di vita, la zona geografica e le caratteristiche dell'abitazione (dimensioni, esposizioni e coibentazione).
Il fabbisogno energetico per il condizionamento estivo a una temperatura di 24° C di una villetta di 200 metri quadri in Sicilia è infatti molto maggiore di quello richiesto per rinfrescare un piccolo appartamento in un paese del Trentino.
A puro titolo esemplificativo, un climatizzatore di vecchia generazione consuma circa 800-1000 watt l'ora, mentre un modello più recente in classe A++ si attesta su 400-500.
Un impianto fotovoltaico per climatizzatore che faccia fronte all'intero fabbisogno domestico richiede quindi una potenza di circa 3-3,5 Kwp.
I sistemi per disporre del condizionamento con pannelli fotovoltaici sono due: collegare un condizionatore di nuova generazione a un impianto preesistente o installato ex novo, oppure acquistare un climatizzatore fotovoltaico.
La prima soluzione è attualmente più diffusa e proposta da numerose aziende del settore.
Il sistema si compone di quattro elementi:
Il secondo metodo, ovvero un climatizzatore che funziona con pannello fotovoltaico, è realizzabile sostanzialmente collegando un condizionatore mobile a un pannello fotovoltaico portatile di sufficienti dimensioni. I modelli di climatizzatore con pannello fotovoltaico integrato sono invece ancora pochi e difficilmente reperibili: un prototipo fu ad esempio lanciato nel 2010 da LG ma senza apparenti sviluppi successivi.
Una valida alternativa per la climatizzazione solare sono però gli impiantisolar cooling basati sui pannelli termici utilizzati anche per la produzione di acqua calda sanitaria.
Un'installazione di questo tipo, adatta soprattutto a edifici condominiali e complessi di villette a schiera, viene proposta dall'azienda Kloben.
Si compone di varie parti:
Il principio di funzionamento della DEC si basa sulla proprietà di alcuni sali come cloruro di litio o gel di silice di assorbire l'umidità atmosferica, riscaldando o raffreddando l'aria esterna in base alla stagione.
FREESCOO di SolarInvent, per ora ancora allo stadio di prototipo e installato come sperimentazione in alcuni edifici di grandi dimensioni, è invece un climatizzatore di ultima generazione grazie a una nuova tecnologia DEC che fa uso di letti assorbenti raffreddati o CPB (Cooled Packed Bed) e processi di raffreddamento evaporativo avanzati.
É utilizzabile per la deumidificazione, il raffreddamento estivo e l'integrazione al riscaldamento invernale ma non per la produzione di acqua calda sanitaria.
La sua impiantistica è semplificata e dispone di un pannello fotovoltaico integrato e opzionale per l'alimentazione delle funzioni ausiliarie.
La climatizzazione avviene in due fasi differenti: nei mesi estivi l'aria esterna calda e umida attraversa un letto deumidificante costituito da uno spesso strato di materiale essiccante, asciugandosi ma restando ancora relativamente calda. Successivamente, in uno scambiatore di calore a piastre l'aria viene raffreddata fino alla temperatura desiderata: in questo modo è possibile immettere aria condizionata anche a 18-20 °C, una temperatura tuttavia sconsigliabile a causa del brusco sbalzo termico generato con l'esterno.
Dopo un certo periodo il letto assorbente si satura di umidità e dev'essere asciugato e riattivato con il calore fornito dai collettori solari. Il funzionamento di una DEC è perciò tendenzialmente intermittente, mentre per evitare questo inconveniente FREESCOO dispone di due letti essiccanti regolarmente alternati senza interruzioni.
SolarInvent dispone di tre modelli differenti:
|
||