Classe energetica alta: l'immobile aumenta il suo valore fino al 40%

Per tutelare il proprio patrimonio immobiliare occorre investire sulla sua efficienza energetica. Passare dalla classe G alla A corrisponde ad un aumento del 40%
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Più la classe energetica è alta e più aumenta il valore di un immobile


È fatto ormai noto quanto disposto dalla Direttiva UE circa le case Green. La scorsa settimana, il Parlamento europeo ha infatti dato la sua approvazione alla direttiva case green.

In pratica, entro il 2030, tutti gli edifici residenziali dovranno raggiungere la classe energetica E, e poi entro il 2033, la classe energetica D. Per gli edifici non residenziali e gli edifici pubblici, le predette scadenze sono anticipate: classe E entro il 2027 e classe D entro il 2030.

Dall'efficientamento energetico di un immobile dipende in maniera diretta il suo stesso valore. Attualmente, l'unico modo per tutelare il proprio patrimonio immobiliare è investire sulla sua efficienza energetica.

Più l'immobile si trova in classe energetica alta e più aumenta il suo valore. Al contrario, classe energetica bassa vuol dire perdita di valore
Effettuare lavori di riqualificazione energetica su un edificio immobiliare vuol dire garantire a quel bene un incremento di valore fino al 40%, se si passa dalla classe G alla classe A.

Non eseguire alcun tipo di lavoro in termini di efficientamento energetico, provoca l'immediata perdita dello stesso valore percentuale in termini di quotazione di mercato.

Quanto appena detto è il risultato emerso da un'analisi condotta su tre città campione (Padova, Mestre e Bergamo) dal Dipartimento di Culture del Progetto dell'Università IUAV di Venezia per l'Osservatorio di REbuild 2023.

Ecco alcuni esempi specifici.

Passare dalla classe energetica G alla classe A aumenta il valore dell'immobile fino al 30-40%.

Il passaggio dalla classe E alla D comporta una variazione di valore attorno al 5-6%; passando dalla G alla D sale fra il 14% e il 18%. E tutto ciò indipendentemente dal fatto che il fabbricato si trovi in centro o in posizione periferica.

Ne consegue pertanto che, chi non sottoporrà il proprio patrimonio immobiliare a lavori di efficientamento energetico, ne perderà un valore corrispondente.

In Italia, gran parte del patrimonio edilizio è antecedente al 1971 (35 milioni di unità immobiliari circa). Più del 55% degli immobili rientra nelle classi più energivore, che consumano fino a 10 volte di più rispetto alle case in classi energetiche più performanti, con una conseguente spesa media che pesa di circa 4.000 euro in più l'anno.

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Classe energetica alta fa crescere il valore dell'immobile fino al 40%
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