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Con le ricerche in tema di rispetto ambientale e della salute, moltissimi componenti di prodotti che eravamo soliti trovare nelle nostre case vanno via via scomparendo; basti pensare ad alcuni solventi o alle fibre di amianto .Tra questi, vengono annoverati anche quei prodotti composti da VOC o COV, acronimo inglese di Volatile Organic Compounds, ossia Composti Organici Volatili.
Si tratta di composti chimici di vario genere, formati da molecole di differente natura, ma tutte caratterizzate dalla volatilità, cioè dalla capacità di evaporare facilmente nell'aria a temperatura ambiente.
Essi possono avere origine naturale, origine antropica, cioè generati dall'uomo per sintesi chimica, o mista.
Sotto l'azione della luce o a contatto con altri composti, si dissolvono e producono ozono troposferico che, in quantità elevate, può causare danni alla salute.
I VOC, infatti, contribuiscono all'insorgenza del fenomeno detto Sindrome da Edificio Malato per cui, a causa della presenza di elementi d'arredo, pitture e solventi con componenti volatili, unitamente a uno scarso livello di comfort termoigrometrico interno, gli ambienti in cui viviamo possono causare l'insorgere di disturbi per l'uomo: essi vanno da un semplice stato irritativo di occhi, gola e naso, fino ad arrivare a nausea, emicrania, e persino al cancro.
Naturalmente, gli effetti dannosi di questi composti dipendono dalla quantità della loro concentrazione negli ambienti e dalla durata dell'esposizione.
Ma dove si trovano i VOC? Quali elementi possono contenerli?
I VOC sono presenti in molti prodotti anche delle nostre case: nelle pitture e nelle vernici, nelle colle e negli adesivi, nei materiali da costruzione, nei mobili, nei serramenti, nei detersivi e detergenti per le pulizie domestiche, nei cosmetici, nelle fotocopiatrici, etc.
La concentrazione di queste sostanze, quindi, può essere molto più diffusa in ambienti confinati, dunque più negli interni che in esterni.
Per limitare l'adozione dei VOC nei materiali e nelle materie prime per le costruzioni, la Legislazione europea ha dettato norme restrittive, tali da eliminare questi componenti dal mercato negli anni a venire. Nel nostro Paese, in ambito industriale ad esempio, il D.M. 16 gennaio 2004 n. 44, che ha recepito la Direttiva 1999/13/CE, pone delle limitazioni alle emissioni di composti organici volatili dovute all'uso di solventi organici in determinate attività e in alcuni impianti.
Di notevole importanza risulta essere la certificazione VOC, attestato fondamentale per sapere se un elemento è composto o meno da un VOC.
La certificazione VOC è un sistema che misura la quantità di composti organici volatili rilasciata da un prodotto e lo etichetta in base a una serie di classi di merito, in un range compreso tra A+, la classe migliore, e C, la classe peggiore.
Si tratta di una semplice classificazione, simile a quella che troviamo negli Attestati di Prestazione Energetica di un edificio.
Il suo possesso garantisce che il prodotto in questione non rilascia nell'ambiente sostanze nocive per l'uomo, come il benzene o la formaldeide, vernici e solventi usati molto frequentemente per serramenti ed arredi, e che possono avere anche effetti cancerogeni.
In Italia la certificazione VOC non è obbligatoria come lo è in Francia dal 2012; nel loro mercato i prodotti che devono essere sottoposti a test sono i rivestimenti, i pavimenti , gli intonaci , i controsoffitti, gli isolanti, porte e finestre, nonché colle, solventi, sigillanti.
Nonostante nel nostro Paese non sussista l'obbligo di certificazione o test, molte aziende con un occhio di riguardo alla sostenibilità, certificano i loro prodotti, assicurando l'assenza o, perlomeno una ridotta quantità di componenti VOC.
Tra queste si distingue la Solas, azienda produttrice di vernici e trattamenti che utilizza ingredienti naturali semplici, con formulazioni pensate per garantire la salute umana e dell'ambiente, unitamente ad elevate prestazioni tecniche.
A garanzia di questo, i prodotti sono forniti di una dichiarazione volontaria sulle materie prime, necessaria anche a individuare eventuali componenti verso i quali vi siano accertate allergie individuali.Come sopra elencato, anche gli infissi possono contenere composti organici volatili; molte aziende si sono adoperate per limitarne l'uso e per garantire al cliente l'acquisto di un prodotto rispettoso dell'ambiente e della salute: le finestre Oknoplast sono dotate di certificazione VOC che attesta la ridotta presenza di composti volatili e l'assenza di formaldeide, acetaldeide, xsilene, benzene, piombo.
Insomma, sebbene sarebbe auspicabile la presenza di una norma nazionale che obblighi alla certificazione dei prodotti, le aziende che tengono al rispetto dell'ambiente e alla salute dell'uomo, indipendentemente dagli obblighi di legge, assicurano ai propri clienti il raggiungimento di alcuni requisiti.
Il nostro consiglio è dunque quello di informarsi, richiedendo sempre le specifiche sui materiali e sulle materie prime utilizzate!
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