Dal primo luglio 2010 è diventata obbligatoria la certificazione energetica anche per le case in affitto.
La disciplina della Certificazione Energetica è caratterizzata da un perenne fermento normativo sia a livello nazionale che a livello regionale.
A partire dal primo luglio 2010 è diventato obbligatorio presentare l'Attestato di Certificazione Energetica in fase di stipula di un contratto di locazione anche in Lombardia ed Emilia Romagna, dopo che lo era già in Toscana, Piemonte e Liguria.
Il tutto è regolamentato con peculiarità proprie di ogni singola regione.
Vediamo alcune delle più significative differenze.
In Emilia Romagna il proprietario che affitta un immobile è tenuto a consegnare copia dichiarata conforme all'originale in suo possesso del certificato, previa registrazione nel sistema regionale SACE, mentre non è previsto alcun obbligo di deposito.
In Lombardia l'attestato deve essere consegnato dal locatore al conduttore in copia originale o copia conforme, sia nel caso di stipula di nuovo contratto, che nel caso di rinnovo di un contratto esistente, sia esso tacito o espresso.
In Toscana è andato in vigore già dal 18 marzo 2010 l'obbligo di allegare l'attestato sia ai contratti di compravendita che a quelli di affitto.
Se ciò non avviene l'edificio viene classificato automaticamente in classe energetica G.
In Piemonte l'obbligo di presentazione dell'Attestato di Certificazione Energetica anche nei casi di locazione è in vigore dal primo ottobre 2010.
In Liguria vige l'obbligo di far redigere l'ACE in caso di locazione sin dal maggio del 2008 ma, a partire dal novembre 2008, non c'è più l'obbligo di allegarlo in sede di stipula del contratto.
Come si può vedere, quindi, il quadro normativo non appare chiarissimo, proprio in virtù delle differenze che occorrono tra regione e regione.
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La Guida si compone di una parte generale, dedicata alla normativa nazionale sulla Certificazione Energetica, e una parte più specifica, composta dalle norme delle Regioni che hanno legiferato in materia.
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