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Uno degli aspetti in cui si esprimono la cultura materiale, le tradizioni e il floklore di una popolazione o regione geografica è la produzione della ceramica: infatti, essendo il vasellame da tavola e da cucina assolutamente fondamentale per la vita quotidiana, praticamente ogni città e paese d'Italia ha generato le proprie forme, colori e decorazioni particolari.
Anche Siena ovviamente non fa eccezione alla regola, e le sue ceramiche tradizionali ripropongono gli aspetti più tipici della città, e cioè la decorazione dello stupendo pavimento intarsiato del Duomo, i colori e l'araldica delle diciassette Contrade in cui è diviso il centro storico (e che partecipano al celebre Palio), e infine i dolci paesaggi ondulati delle Crete, il vero e proprio archetipo della campagna toscana.
La decorazione senese più tipica e conosciuta è forse il motivo detto Bianco e Nero, come i colori della Balzana, l'antico stemma cittadino.
Ma il bianco e il nero - insieme ad alcuni tocchi di rosso - compaiono anche nel già ricordato pavimento intarsiato del Duomo, inziato nella seconda metà del Trecento e secondo la tradizione (ma non esistono prove certe al riguardo) ideato dal grande pittore senese Duccio di Buoninsegna. La ceramica ne riprende alcune porzioni molto famose, tra cui un pannello nel quale due cervi accucciati con un collare di campanelli (e perciò domestici) custodiscono un vaso - identificabile probabilmente con il Santo Graal - ornato da foglie di acanto: la scena è ricca di simbolismo, perché in alcuni bestiari medievali il cervo richiamava la figura del Cristo.
Questa decorazione è perciò dominata dalla figura di uno o più cervi bianchi su sfondo nero (inseriti singolarmente, affrontati come nel pavimento originale o anche, nel caso dei piatti, disposti secondo una composizione concentrica), insieme ad altri elementi accessori come vasi, foglie di acanto e una sorta di greca o bordura tipicamente medievale: formata da semplici losanghe bianche e rosse su sfondo nero e attestata nella decorazione pittorica (ad esempio le finte tappezzerie) di molti edifici trecenteschi anche lontani da Siena, nella decorazione della ceramica compare sopratutto nel bordo di piatti, ciotole e vasi.
Lo stile generale sembra invece quattrocentesco: ne troviamo splendidi modelli nella produzione (comprendente ciotole, brocche, vasi e piatti da esposizione) del laboratorio artigianale Bianco e Nero di Sonia Staccioli, in cui ogni pezzo è prodotto interamente a mano secondo gli antichi metodi di lavoro.
Un'altra decorazione molto richiesta riguarda invece l'aradica delle Contrade, che incontra grande successo non solo tra i molti turisti che visitano Siena e assistono al Palio, ma sopratutto tra gli stessi contradaioli, che amano circondarsi e collezionare oggetti di uso comune legati alla propria Contrada. Sono inoltre le stesse Contrade a commissionare manufatti personalizzati per abbellire la propria sede o da regalare ad altre Contrade o ai propri contradaioli in occasioni particolari, tra cui ovviamente i festeggiamenti per la vittoria di un Palio.
Un tipico souvenir per turisti è costituito da grandi piatti o piastrelle da esposizione, in cui gli stemmi delle Contrade compaiono insieme ad alcune immagini di Piazza del Campo.
La produzione per uso locale presenta invece lo stemma di una sola Contrada sullo sfondo di decorazioni geometriche nei relativi colori araldici.
La produzione della bottega Ceramiche BIBI di Sabrina Pagliai comprende perciò una vasta serie di oggetti di uso comune (tra cui ciotole, piatti, vassoi, appoggiamestoli, posaceneri, zuccheriere, brocche per acqua e vino, bricchi del latte, bicchieri, tazze e tazzine con relativi piattini, set per sale e pepe) decorate con l'araldica delle Contrade: nella foto qui a fianco vediamo ad esempio alcuni oggetti della Selva, decorati con stemma (un rinoceronte sotto una quercia) e relativi colori araldici (bianco, verde e arancione).
Ancora la bottega Bianco e Nero di Sonia Staccioli ha infine ideato una serie di articoli decorati con alcune vedute - ritratte con grande realismo riproducento anche i particolari più minuti - degli stupendi paesaggi delle Crete (da molti considerate la vera campagna toscana) caratterizzati da sequenze di colline ondulate, vigneti, filari di cipressi, campi di grano, piccoli ponti di pietra, stradine di terra battuta e casolari isolati.
La linea comprende fiaschi da olio, una biscottiera, una piastrella da esposizione con cornice di legno, un tagliere e tre diversi modelli di piatti ornamentali.
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