In località Sanpolino, a Brescia, sono state inaugurate il 27 gennaio scorso quelle che sono state definite le case del futuro, un complesso residenziale completamente autonomo dal punto di vista energetico, e realizzato senza utilizzo di derivati del calcestruzzo e del petrolio.
Il complesso, progettato dall'architetto Enrico Zambelli, è costituito da 52 alloggi di 50 metri quadri ciascuno ed è stato denominato B.I.R.D., acronimo di Bioedilizia, Inclusione sociale, Risparmio energetico e Domotica.
L'autonomia energetica, infatti, è assicurata dalla presenza del fotovoltaico.
Gli impianti di climatizzazione funzionano grazie a sonde geotermiche.
Si tratta di un sistema innovativo, che utilizza una tecnologia geotermica a spirale, e che consentirà un risparmio energetico del 75%, pari a 250 euro per alloggio.
Il sistema beneficerà degli incentivi del Conto Energia per il fotovoltaico, aumentati del 30% per l'abbinamento con il geotermico.
La struttura è costituita da elementi in metallo, prevalentemente acciaio, rivestiti con profili di cartongesso, fibra minerale e fibra di legno dall'alto potere isolante.
Grazie ad un telecomando si potranno gestire tutte le funzioni comandate elettricamente, come l'illuminazione, la sicurezza, le telecomunicazioni, il riscaldamento e la climatizzazione, quindi oltre ad essere case molto comode, saranno particolarmente adatte a persone anziane e con ridotta mobilità.
Infatti l'assenza di barriere architettoniche è stata uno degli elementi imprescindibili alla base del progetto.
La dotazione impiantistica di domotica sarà completata da rete e relativi terminali di video comunicazione interattiva, con collegamento ADSL o 3G, per reti fissa o mobile, che garantiscano il soddisfacimento delle esigenze di comunicazione interpersonale.
48 dei 52 alloggi, infatti, sono destinati a famiglie di anziani, mentre le altre quattro sono destinate a giovani coppie che hanno dato la propria disponibilità a far loro da supporto, garantendo la presenza di almeno due di loro per 365 giorni all'anno.
Un esperimento, quindi, importante non solo ai fini della sostenibilità ambientale, ma anche dal punto di vista dell'integrazione sociale.
Alla base del progetto vi è, infatti, uno studio voluto dalla Regione Lombardia ed affidato al Politecnico di Milano, che partendo dall'individuazione dei bisogni di chi abiterà le case, ha studiato una risposta attraverso un modello tipologico innovativo ed ecosostenibile.
Tutto il complesso è studiato a misura di anziani, in modo che possano vivere il più a lungo possibile nelle proprie abitazioni in maniera autonoma, e gli sia garantita una migliore qualità della vita.
Quindi non potranno circolarvi automobili, ma vi saranno un a piccola palestra, un ambulatorio e luoghi d'incontro per facilitare la socializzazione.
Negli ampi spazi aperti, poi, ci saranno panchine per la sosta e vialetti per brevi passeggiate.
La realizzazione è stata premiata da Federambiente e le è stata assegnata la classe A+, la classe energetica più elevata riconosciuta per il minor consumo e la più alta sostenibilità.
Il complesso, progettato dall'architetto Enrico Zambelli, è costituito da 52 alloggi di 50 metri quadri ciascuno ed è stato denominato B.I.R.D., acronimo di Bioedilizia, Inclusione sociale, Risparmio energetico e Domotica.
48 dei 52 alloggi, infatti, sono destinati a famiglie di anziani, mentre le altre quattro sono destinate a giovani coppie che hanno dato la propria disponibilità a far loro da supporto, garantendo la presenza di almeno due di loro per 365 giorni all'anno.
