Case bioclimatiche

L'architettura bioclimatica consente di sfruttare l'apporto energetico dell'ambiente esterno riducendo il fabbisogno energetico necessario per climatizzare la casa.
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L'architettura bioclimatica si basa sull'ottimizzazione degli scambi energetici di un fabbricato con l'ambiente naturale esterno e, più che un nuovo approccio alla progettazione degli edifici, può essere vista come la riscoperta di un modo più tradizionale di concepire l'architettura.

Molti dei principi della moderna architettura bioclimatica, infatti,si rifanno a tecniche di costruzione utilizzate in passato quando, data la scarsità di risorse energetiche, l'adattamento all'ambiente circostante rappresentava l'unico modo per proteggersi da condizioni climatiche avverse.

L'architettura bioclimatica ricerca la massimizzazione del comfort abitativo tramite la gestione passiva del microclima interno, utilizzando tutte le tecniche possibili per minimizzare l'uso di impianti meccanici.

L'ottimizzazione delle caratteristiche microclimatiche interne viene raggiunta tramite una corretta progettazione delle caratteristiche geometriche degli edifici, sia in termini di forma che di disposizione spaziale sul territorio, e attraverso tecniche di costruzione che meglio si adattano alla zona di costruzione.


Scelta di una casa bioclimatica


Il grande sviluppo demografico degli ultimi decenni ha portato ad una standardizzazione delle tecniche di costruzione per venire incontro alla sempre crescente richiesta di abitazioni.

Il risultato conseguente è stato la costruzione di edifici mal progettati e poco o per nulla isolati che richiedono un elevato dispendio energetico per essere riscaldati nella stagione invernale e raffreddati in quella estiva.

L'architettura bioclimatica si pone l'obiettivo di sfruttare gli apporti energetici dell'ambiente esterno all'edificio cercando di ridurre o abbattere del tutto il fabbisogno energetico necessario alla climatizzazione ambientale.

La scelta di una casa bioclimatica è dettata, principalmente, dall'esigenza, sempre più sentita in tempi di crisi economica, di ridurre i costi, sempre crescenti, legati al condizionamento ambientale. Infatti, oltre ad un miglior comfort abitativo, la casa bioclimatica, privilegiando l'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, quali, ad esempio, il sole ed il vento, gratuite ed inesauribili, consente un notevole risparmio energetico che porta ad una diminuzione dell'inquinamento da fonti non rinnovabili.

Se poi si tiene conto del fatto che gli impianti di riscaldamento e di climatizzazione concorrono in maniera determinante alle emissioni di gas inquinanti nel nostro pianeta i vantaggi dell'approccio bioclimatico risultano ancora più evidenti.


Caratteristiche di una casa bioclimatica


Una casa bioclimatica, sostanzialmente, riesce a essere un'abitazione a basso consumo energetico grazie ad un elevato isolamento termico e al controllo passivo del microclima. Essenzialmente ciò è possibile grazie alla corretta disposizione e orientamento dei locali interni al fine di ottenere lo sfruttamento ideale della radiazione solare incidente.

Più nel dettaglio, le principali peculiarità di un'abitazione bioclimatica possono essere sintetizzate in poche caratteristiche salienti:

- Adattamento: L'adattamento all'ambiente circostante si pone l'obiettivo di trarre il massimo vantaggio da ciò che circonda l'edificio. La vegetazione o i fabbricati circostanti possono risultare elementi utili ai fini dell'isolamento acustico, della gestione del microclima o del miglioramento della qualità dell'aria.

- Forma: Lo studio della forma dell'edificio e della disposizione degli ambienti interni è orientato allo sfruttamento dei flussi d'aria per raffrescare gli ambienti interni dell'abitazione e proteggere dal freddo e dai venti in inverno.

- Orientamento: L'orientamento rispetto al sole e ai venti predominanti consente di disporre le superfici vetrate nella maniera più opportuna permettendo di gestire al meglio i flussi termici e la luminosità degli ambienti.

- Energia: L'impiego di fonti energetiche rinnovabili è di fondamentale importanza per abbattere i costi legati ai consumi energetici. La riduzione dell'uso di impianti meccanici a favore dell'impiego di pannelli fotovoltaici per la produzione di elettricità e solari per la produzione dell'acqua calda sanitaria, consentono, in tal senso, risparmi notevoli.

- Materiali: L'impiego di materiali da costruzione che permettano di ottenere un elevato isolamento termico si traduce in un migliore sfruttamento della radiazione solare. Si utilizzano materiali innovativi, oltre che per migliorare l'illuminazione naturale negli ambienti, per gestire in maniera opportuna i flussi termici nelle varie ore della giornata.

Durante la stagione invernale, una casa bioclimatica riuscirà, quindi, a conservare molto più facilmente il calore, grazie alla disposizione ottimale dell'edificio e degli ambienti che lo costituiscono, a un efficace isolamento termico oltre che alla capacità di massimizzare lo sfruttamento del calore solare grazie ad ampie superfici vetrate, che consentono di diffondere la luce e scaldare la casa riducendo al minimo il consumo di energia.

Durante la stagione estiva, una casa bioclimatica risulterà naturalmente fresca semplicemente riducendo l'esposizione al sole delle superfici vetrate oltre che delle pareti grazie all'opportuna inclinazione dei tetti senza, tuttavia, rinunciare alla giusta illuminazione naturale delle aree interne. Sistemi di ventilazione naturale, diurni e notturni, consentono di eliminare l'eccesso di calore immagazzinato all'interno della casa.


Riferimenti:
www.casebioclimatiche.it

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