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Poiché l'Italia è un paese ad alto rischio sismico, è molto importante pensare non solo a informarsi adeguatamente su quali comportamenti adottare durante una scossa, ma soprattutto aumentare la sicurezza della propria abitazione, per quel che riguarda sia l'edificio vero e proprio (sul quale in caso di ristrutturazione è sempre possibile intervenire per migliorarne le prestazioni durante un evento sismico), sia l'arredamento, allo scopo di minimizzare i pericoli in caso di scosse non molto forti.
Infatti, durante un terremoto non particolarmente distruttivo - e cioè con danni riferibili al VII-VIII grado della Scala Mercalli, in cui gli edifici vengono lesionati anche gravemente ma si registrano pochi crolli - la maggioranza delle persone non resta ferita perché sepolta dalle macerie, ma si infortuna in seguito alla caduta di mobili e oggetti pesanti, alla rottura dei vetri delle finestre e al crollo di calcinacci, comignoli e cornicioni: è quindi possibile evitare simili rischi mettendo in pratica i semplici accorgimenti descritti in questo articolo.
Prima del terremoto, è dunque fondamentale eliminare dalla propria abitazione qualsiasi potenziale elemento di rischio, costituito principalmente da:
- mobili alti non adeguatamente fissati alla parete (armadi, credenze e librerie), che durante una scossa tendono a rovesciarsi crollando addosso agli occupanti e ostruendo le possibili vie di fuga;
- oggetti pesanti contenuti all'interno di mobili, e in particolare le stoviglie di vetro e ceramica, che cadendo dall'alto e rompendosi causano gravi ferite da taglio;
- specchiere, porte a vetri e finestre, che esplodono facilmente sparando schegge affilate come rasoi;
- scale interne, sopratutto se da arredo e autoportanti, che durante la scossa potrebbero rompersi o crollare.
È comunque possibile limitare questi pericoli mettendo in atto alcuni semplici accorgimenti a bassissimo costo:
- non sistemare il letto molto vicino a una finestra o a uno specchio di grandi dimensioni;
- non appendere a capo del letto oggetti pesanti, come ad esempio bassorilievi o cornici voluminose, soprattutto se dotate di vetro;
- se sopra il letto si trovano una libreria, un armadio a ponte o alcune mensole, non appoggiarvi oggetti pesanti (vasi, sculture, televisori, acquari, libri molto voluminosi);
- dotare i pensili della cucina e le credenze di un sistema di apertura magnetico o del tipo a push-pull, per evitare che scosse anche lievi ne causino l'apertura accidentale;
- ancorare i mobili alti alla parete con appositi dispositivi (generalmente forniti dalle stesse aziende produttrici, o reperibili facilmente in qualsiasi negozio di ferramenta e articoli di fai-da-te), e sistemare gli oggetti più voluminosi e pesanti negli scaffali più bassi;
- proteggere le finestre e le porte interne con pellicole trasparenti, appositamente studiate e molto utili anche in caso di vento forte, cadute o urti accidentali.
È inoltre consigliabile pianificare accuratamente cosa fare in caso di terremoto, provvedendo in anticipo a:
- individuare un posto sicuro (o meglio ancora un posto sicuro per ciascuna stanza dell'abitazione) dove rifugiarsi durante la scossa: sono particolarmente indicati una scrivania, un letto alto e/o un tavolo robusto sotto cui accucciarsi (ottimi ad esempio i mobili antichi di legno massiccio, mentre vanno ovviamente evitati i tavoli di cristallo e quelli molto vicini a finestre o porte a vetri, grandi specchiere e mobili alti non adeguatamente fissati), il vano di una porta (meglio se all'interno di un muro maestro) e l'incrocio tra due muri portanti, soprattutto se nella parte più interna dell'edificio (che solitamente risulta meno danneggiata rispetto alle facciate);
- tenere in un luogo facilmente accessibile un piccolo kit di emergenza, costituito da alcune coperte, una o più torce elettriche, un fischietto e alcune bottiglie d'acqua (da rinnovare periodicamente), e portarlo con sé uscendo all'esterno: questi oggetti potrebbero rivelarsi fondamentali, perché, qualora si finisse intrappolati o sepolti dalle macerie, consentirebbero di ripararsi dal freddo, non patire la sete e farsi individuare più facilmente dai soccorritori;
- conoscere la posizione dei contatori del gas, dell'acqua e della corrente elettrica;
- assicurarsi che tutti i membri della famiglia e i frequentatori abituali della casa (compresi gli anziani e i bambini) sappiano cosa fare in caso di terremoto, e inoltre conoscano i luoghi sicuri e la via di fuga da utilizzare;
- stabilire un posto di ritrovo in cui riunirsi dopo la scossa: deve essere un luogo all'aperto (un giardino, una strada larga, una piazza o un parco pubblico) e lontano da ogni pericolo (altri edifici pericolanti, frane, allagamenti, linee elettriche aeree, fughe di gas).
Se durante il terremoto vi trovate in casa, dovete raggiungere nel più breve tempo possibile il rifugio precedentemente individuato, e attendere la fine della scossa cercando di ripararvi la testa con le braccia o - meglio ancora - con un cuscino o una coperta: fuggire durante la scossa è infatti estremamente pericoloso, non solo perché si potrebbe finire travolti dal crollo delle scale o di una parete, ma soprattutto perché, una volta all'esterno, si verrebbe facilmente colpiti da calcinacci, tegole, schegge di vetro od oggetti sospesi (ad esempio vasi di fiori).
Se invece la scossa avviene di notte, la cosa più sicura è rimanere nel letto, coprendosi la testa con il cuscino e rannicchiandosi il più possibile: fuggire al buio - anche solo per raggiungere un luogo sicuro all'interno dell'edificio - è infatti estremamente pericoloso.
Una volta cessata la scossa, è necessario seguire queste regole di comportamento:
- per prima cosa, prima di uscire assicuratevi di indossare le scarpe, perché il pavimento potrebbe essere cosparso di schegge di vetro, legno e calcinacci taglienti;
- se possibile, portate con voi il kit di emergenza predisposto allo scopo;
- se l'edificio non sembra in immediato pericolo di crollo, prima di uscire chiudete il contatore del gas, dell'acqua e dell'energia elettrica: questo è molto importante, perché i cavi strappati dell'energia elettrica potrebbero causare folgorazioni, e inoltre uno dei maggiori pericoli in caso di terremoto è costituito proprio dagli incendi dovuti alle fughe di gas;
- nell'abbandonare l'edificio, evitare tassativamente gli ascensori, e sulle scale camminare con prudenza restando sempre vicino alla parete, che di solito è la parte del vano scala meno soggetta al rischio di crollo in caso di terremoto;
- se le scale fossero crollate o pericolanti, è possibile tentare la fuga dalla finestra di un piano basso (piano terra o primo piano), mentre in caso contrario è necessario aspettare i soccorritori segnalando la propria presenza con urla, suonando il fischietto e/o accendendo ritmicamente la torcia.
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