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Investire i propri risparmi per l'acquisto di casa è considerato da sempre l'investimento più sicuro per ogni italiano.
Non a caso nella nostra nazione la percentuale dei proprietari immobiliari rispetto alla popolazione, si attesta al di sopra della media, considerando i paesi più sviluppati.
Nel corso degli ultimi anni qualcosa pareva essersi incrinato, ma per fortuna la situazione sembra sia in netto miglioramento. Infatti, dal 2006, quando era al 70% la percentuale di chi continuava a credere nell'investimento immobiliare, si è arrivati nel 2014, dopo una discesa senza sosta, al picco minimo del 24%; ma i numeri dell'indagine condotta da Ipsos e Acri secondo cui il 29% degli investitori italiani ha nuovamente fiducia nel mattone, soprattutto nel centro-sud Italia, sono un ottimo segnale di ripresa.
Infatti secondo i dati registrati lo scorso anno si è avuto un aumento pari a circa il +6% relativo all'acquisto di appartamenti da adibire ad uso residenziale.
Investire nel mattone, quindi, nel 2017 è tornata ad essere una scelta più conveniente rispetto ad altre, anche oggi, a fronte di un'imposizione fiscale sulla casa che cresce sempre di più, di una crisi economica che non accenna a diminuire e della difficoltà di accedere a un mutuo bancario.
Lo dimostrano alcuni sondaggi da cui è emerso che, per oltre il 70% del campione intervistato, l'acquisto di una casa rappresenta tuttora la forma di investimento più affidabile, mentre solo da pochi vengono ritenuti più redditizi altri strumenti finanziari.
La casa viene, infatti, considerata il bene rifugio per eccellenza, un bene cioè il cui valore non si svaluta troppo nel corso del tempo (anche se negli ultimi anni abbiamo assistito ad un crollo delle quotazioni immobiliari).
In ogni caso essa è un bene materiale e risulta sempre tangibile e fruibile rispetto a una rendita finanziaria soggetta all'oscillazione della Borsa, vista come qualcosa di rischioso e meno controllabile.
Del resto, l'investimento che comunque dimostra di preferire il risparmiatore italiano è quello legato a prodotti finanziari a rischio molto basso o nullo come i titoli di Stato, i buoni postali o, ancora, le obbligazioni.
Poiché la maggior parte dei soggetti intervistati per il sondaggio era composta da giovani, è interessante analizzare le motivazioni addotte a favore degli investimenti immobiliari.
L'accensione di un mutuo viene considerata una scelta preferibile rispetto al pagamento di un canone di locazione, soprattutto in virtù della condizione di incertezza offerta dallo status di inquilino.
Naturalmente, da parte di chi ha risposto negativamente rispetto alla convenienza di questo investimento, le motivazioni addotte sono legate proprio a una condizione di precarietà lavorativa che non offre le garanzie economiche necessarie per poter accedere ad un mutuo.
Tuttavia è anche giusto sottolineare che per la maggior parte degli intervistati l'acquisto della casa rappresenta l'appagamento di un proprio bisogno personale e non una forma di investimento da cui ricavare un reddito, come era avvenuto negli anni del boom economico.
Qualunque sia lo scopo per il quale si acquista una casa, comunque, è utile analizzare nel dettaglio quali sono i passi da compiere affinché l'acquisto sia un buon investimento.
Sull'argomento acquisto casa, ben quattro europei su cinque pensano che sia diventato sempre più difficile sostenerne le spese, anche a fronte di tassi sui mutui nettamente in calo calati nella maggior parte degli Stati europei. A rivelarlo è un'indagine congiunta di ING e Ipsos che hanno intervistato 15mila persone connesse in rete e residenti in 15 Paesi dell'Unione.
La maggior parte degli utenti che ha risposto alle domande considera i prezzi delle case ancora troppo elevati e per il 72% di loro soltanto un ulteriore ribasso dei costi richiesti potrebbe giovare alla società, pensiero condiviso perfino da due proprietari di immobili su tre (69%).
Mentre dunque cresce la fiducia nel investimento casa in Italia non si può dire lo stesso nel resto del Vecchio Continente.
In Italia infatti si vocifera che sia il momento buono per acquistare casa, sia come investimento immobiliare che come prima casa, infatti tante sono le agevolazioni in termini d'imposta che vengono garantite a chi acquista la prima casa.
Dai grafici è chiaro come nel corso del 2016, il valore degli immobili è sceso in modo abbastanza vertiginoso, aprendo in questo modo qualche spiraglio in più nel settore degli investimenti immobiliari. Per cui per il 2017 ci sia aspetta che questo valore diventi più accessibile per tutti.
Quando si acquista casa, al fine di investire una certa somma di denaro nel miglior modo possibile, la prima considerazione da fare e se si ha intenzione di andarci ad abitare, ovvero farne un uso personale, oppure se si conta di ottenerci un rendimento.
Nel primo caso, la scelta dell'immobile dovrà essere fatta in base alle proprie esigenze: un single, una coppia, una famiglia esistente o in via di formazione, il proprio status non solo cambia le necessità di spazio, e quindi la metratura da scegliere, ma anche la valutazione di altri parametri.
Si guarderà ad esempio alla vicinanza alle scuole o al posto di lavoro, o dei mezzi pubblici per raggiungerli, a seconda delle necessità della famiglia.
Se invece, l'acquisto viene fatto per investire una somma di denaro che possa in qualche modo rendere, sarà più opportuno seguire i consigli degli operatori del settore.
In questo periodo, ad esempio, gli immobiliaristi consigliano, in particolare per chi abbia a disposizione una certa liquidità e non debba ricorrere ad un mutuo, la scelta di immobili di piccole dimensioni, inferiori quindi ai 100 metri quadri.
Questo perché si stima che tali immobili siano più facili da rivendere e che possano riacquistare valore negli anni non appena ci sarà un minimo di ripresa economica.
Un altro aspetto da valutare è la zona della città in cui è ubicato l'immobile.
È utile a tale proposito informarsi delle prescrizioni previste per quell'area dal Piano Regolatore, che potrebbe prevedere degli interventi migliorativi e quindi influire positivamente anche sull'immobile, facendogli acquistare valore.
La possibilità di cedere in affitto l'immobile, poi, significa poter contare su un canone mensile che andrebbe a costituire una rendita fissa o perlomeno un'entrata con cui coprire la rata del mutuo, nel caso in cui si faccia ricorso ad un finanziamento.
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