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La Sicurezza nei cantieri edili, è da sempre oggetto d'interesse non solo dell'opinione pubblica ma anche dal Legislatore che, nel corso degli ultimi anni, ha emanato direttive di assoluta valenza giuridica.
Ovviamente l'argomento è conosciuto soprattutto per le condizioni interne all'area dei lavori, ma, in effetti, c'è da considerare un aspetto sulle possibili conseguenze derivate dalla presenza di un cantiere nel centro cittadino.
Per questo fine, esistono delle procedure e sistemi per delimitare e segnalare l'attività di un cantiere, aventi ciascuno una propria particolarità.
Su questo tema si è già discusso in passato ma, anche per avere un quadro generale, vale la pena ricordare l'importanza di questo spazio nella gestione delle varie attività.
In quest'area, infatti, trovano posto i materiali, le attrezzature, i macchinari, ossia tutto quanto necessario per il processo costruttivo e che chiaramente, in mancanza di spazi interni come cortili o giardini, deve essere opportunamente collocato su suolo pubblico.
La porzione stradale o di marciapiede, interessata a lavori, è solitamente delimitata con barriere di legno (tavolato), pannelli metallici, strutture prefabbricate a rete, o con teli Pvc (di colore arancione).
Per quest'ultima soluzione, molto rapida ed economica, le maestranze usano collocare dei tondini di ferro infissi sul suolo dove, in seguito, fanno rotolare e agganciare, con filo metallico, la rete.In una delle foto allegate, si evince tuttavia la pericolosità di queste punte metalliche che, se non adeguatamente protette, possono arrecare danni alle persone che transitano nelle vicinanze (marciapiedi o sede stradale).
Per ovviare a questo problema, è corretta la soluzione (adottata nell'esempio rappresentato nella foto a lato) dove, sull'estremità del tondino metallico, è stato collocato come protezione un cappuccio in pvc.
Il colore acceso di questo pezzo rende maggiormente individuabile la presenza di un elemento contundente.Senza entrare in merito a questioni puramente normative, rimane da definire che il sistema con rete in pvc dovrebbe essere previsto in condizioni di assoluta temporaneità, e quindi per cantieri dalla durata breve, o semplicemente per delimitare cigli di scavo, tombini aperti, ecc.
Oltre alle barriere, la presenza di un cantiere in prossimità di una carreggiata è solitamente segnalata con indicatori luminosi, accesi al crepuscolo, e con tabelle stradali di deviazione della circolazione o di lavori in corso.
È evidente l'importanza nel gestire quest'ultima fase, con il rispetto delle condizioni di sicurezza e delle direttive impartite dalla polizia municipale, se trattasi ad esempio di tagli della sede stradale, per allacci impiantistici, ecc.
In apparenza potrebbe sembrare che questi elementi siano indirizzati esclusivamente all'attività di cantiere ma una buona regola impone di collocare un'adeguata cartellonistica visibile anche all'esterno.
Sul mercato vi sono innumerevoli segnali, di forme e colori diversi, aventi ciascuno una propria funzione.
Tra questi possiamo rammentare, ad esempio, quelli che riportano le dizioni di divieto di accesso e uscita di automezzi.La prima tabella, collocata all'ingresso, anche se concettualmente inutile vista la visibilità di un cantiere, rimane un monito per l'estraneo che voglia accedere all'interno del sito dei lavori.
Il secondo segnale, in pratica è un avviso circa il transito di mezzi pesanti come autocarri, escavatori, ecc., ossia di macchine che, per le loro dimensioni, richiedono ampi spazi di manovra e tali da compromettere le normali condizioni di circolazione stradale.Anche la tabella con l'indicazione di scavi in corso dà delle indicazioni sulla presenza di polvere o detriti sul tratto di uscita del cantiere, dovuti all'attività di escavatori, autocarri e mezzi d'opera.
Non mancano chiaramente altri cartelli più generici in cui sono indicati vari pericoli, derivanti dai lavori edili, come: divieto di accesso, carichi sospesi, tensione elettrica, gru a torre, ecc.Una particolare indicazione, installata sui ponteggi, è quella che informa che in quell'area vi è in corso l'allestimento di un'impalcatura, e quindi di un'attività di carico, scarico e tiro in alto di materiale.
Solitamente e in certi casi, accade che l'impresa lasci questa tabella anche con i lavori in corso, in palese contraddizione rispetto alla reale attività produttiva.
È evidente che questa condotta potrebbe determinare a un'errata valutazione del pericolo, ossia di presenza di polvere e calcinacci o di operazioni di montaggio/smontaggio di attrezzature.
Quest'argomento potrebbe essere ulteriormente approfondito, e ciò a fronte di una moltitudine di variabili ma, quello che è importante, è di accentrare l'attenzione su eventuali pericoli o disagi posti nei confronti dei soggetti estranei ai lavori.Rimane tuttavia da considerare che, anche in evidenza di un'efficace cartellonistica di cantiere, non è raro riscontrare delle palesi disattenzioni come il curioso che accede volontariamente all'area dei lavori ponendo se stesso, e di riflesso l'impresa, di fronte a una possibile situazione di pericolo.
È quindi responsabilità civile di ciascuno rispettare le segnalazioni, così come è di competenza degli addetti vigilare e adottare tutte le procedure per la sicurezza.
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