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 Prelevati i provini (cubetti) di calcestruzzo durante un getto o le cosiddette carote per il calcestruzzo gia' in opera, secondo le modalita' descritte dalle Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni 2008 e secondo la circolare n. 617 del 02.02.2009, maturati i tempi tecnici, i provini vengono sottoposti alla prova di rottura a compressione.
Prelevati i provini (cubetti) di calcestruzzo durante un getto o le cosiddette carote per il calcestruzzo gia' in opera, secondo le modalita' descritte dalle Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni 2008 e secondo la circolare n. 617 del 02.02.2009, maturati i tempi tecnici, i provini vengono sottoposti alla prova di rottura a compressione.
Una delle principali norme di riferimento per la prova di rottura per compressione è la UNI EN 12390-3, ulteriori riferimenti per il prelievo delle carote sono fornite dalle UNI EN 12504-1 ed UNI EN 12390/3.
Gli elementi fondamentali della carotatrice, che effettua l'operazione di carotaggio sotto la guida di un tecnico, sono un utensile di acciaio a forma cilindrica, la fustella, che messa in rotazione da un motore effettua il taglio tramite la corona diamantata; la lavorazione richiede il continuo apporto di acqua per evitare surriscaldamenti dell'utensile e per portare via il materiale prodotto dal taglio.
Verificata la rispondenza delle caratteristiche geometriche del provino da schiacciare e registrate le sue caratteristiche fisiche, quali il peso e le dimensioni, può avere inizio la prova di compressione con l'inserimento del provino nella pressa; il provino inizia ad essere schiacciato con una pressione che, durante la prova, non dovrà mai scendere al di sotto di 50 N/cmq al secondo (un Newton, N, è la forza che imprime la velocità di 1 m/s ad una massa di 1 kg).
 
Il valore della pressione di rottura, N/mmq, costituisce un riferimento fondamentale della prova di rottura per compressione insieme alla modalità di rottura del provino; le possibili modalità di rottura sono: quella bi-piramidale, l'ideale; quella a sfaldamento piramidale; quella a sfaldamento obliquo e la rottura per sgretolamento; a questo punto, la macchina viene spenta e rimosso il materiale distrutto che deve essere tenuto a stoccaggio per almeno venti giorni..jpg) Preliminarmente all'azione di carotaggio occorre valutare le eventuali implicazioni strutturali conseguenti all'operazione stessa, e bisogna comunque effettuare il rispristino del cemento; generalmente, si individuano punti per il carotaggio, lontani dai bordi e dai giunti, ed inoltre il carotaggio dovrebbe, cosa estremamente difficile nella realtà, non intaccare in alcun modo le armature; nella pratica per i pilastri si sceglie sempre un punto pressoché centrale.Le armature vengono rilevate tramite un detector, ossia un rilevatore di metalli, e vengono tracciate sulla struttura con dei pastelli a cera.
Preliminarmente all'azione di carotaggio occorre valutare le eventuali implicazioni strutturali conseguenti all'operazione stessa, e bisogna comunque effettuare il rispristino del cemento; generalmente, si individuano punti per il carotaggio, lontani dai bordi e dai giunti, ed inoltre il carotaggio dovrebbe, cosa estremamente difficile nella realtà, non intaccare in alcun modo le armature; nella pratica per i pilastri si sceglie sempre un punto pressoché centrale.Le armature vengono rilevate tramite un detector, ossia un rilevatore di metalli, e vengono tracciate sulla struttura con dei pastelli a cera. Il diametro della carota viene determinato in rapporto alla dimensione massima degli aggregati presenti nel calcestruzzo che influenzano la resistenza da misurare, mentre la lunghezza è funzione del diametro e del tipo di procedura adottata ossia il confronto con resistenza cubica o cilindrica; nella maggior parte dei casi si effettuano carotaggi perpendicolari alla superficie dopo aver individuato le armature da evitare tramite un rilevatore di armature.
Il diametro della carota viene determinato in rapporto alla dimensione massima degli aggregati presenti nel calcestruzzo che influenzano la resistenza da misurare, mentre la lunghezza è funzione del diametro e del tipo di procedura adottata ossia il confronto con resistenza cubica o cilindrica; nella maggior parte dei casi si effettuano carotaggi perpendicolari alla superficie dopo aver individuato le armature da evitare tramite un rilevatore di armature.
Prelevata la carota, prima di essere sottoposta a compressione in laboratorio, ne devono essere verificate l'assenza di anomalie, il diametro, l'altezza, il peso, l'eventuale presenza di armatura, la planarità, la perpendicolarità e la rettilineità. Con il carotaggio è possibile accertare le proprietà del calcestruzzo, come la resistenza e la qualità dei materiali impiegati e la loro uniformità, sia per correlare e verificare tali dati con quelli dei provini durante le fasi di getto di pilastri, solai, travi e muri, sia per effettuare indagini conoscitive per strutture danneggiate, sia per compensare la mancanza di informazioni e/o documenti relativi agli edifici.
Con il carotaggio è possibile accertare le proprietà del calcestruzzo, come la resistenza e la qualità dei materiali impiegati e la loro uniformità, sia per correlare e verificare tali dati con quelli dei provini durante le fasi di getto di pilastri, solai, travi e muri, sia per effettuare indagini conoscitive per strutture danneggiate, sia per compensare la mancanza di informazioni e/o documenti relativi agli edifici.
I valori di resistenza meccanica ricavati dalla prova per compressione delle carote, secondo le formule indicate dalle norme e dalla letteratura tecnica, vanno ricomputati per essere espressi come se fosse stata effettuata la compressione sui provini cubici prelevati durante il getto; ciò permette di compensare, in buona misura, alterazioni dei parametri del calcestruzzo: quelli legati all'operazione di carotaggio, direzione e stress della perforazione; quelli legati all'invecchiamento del calcestruzzo e all'inerte contenuto.
 dalla prova per compressione delle carote, secondo le formule indicate dalle norme e dalla letteratura tecnica, vanno ricomputati per essere espressi come se fosse stata effettuata la compressione sui provini cubici prelevati durante il getto; ciò permette di compensare, in buona misura, alterazioni dei parametri del calcestruzzo: quelli legati all'operazione di carotaggio, direzione e stress della perforazione; quelli legati all'invecchiamento del calcestruzzo e all'inerte contenuto.
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