Il corretto funzionamento o tiraggio di un camino può essere minato da innumerevoli e disparate cause che possono compromettere il sistema di scarico dei fumi.
In tutti i casi in cui ci sono dei sistemi di scarico dei fumi, indipendentemente dal tipo di generatore termico, innumerevoli sono le cause che possono compromettere il corretto funzionamento o tiraggio di un camino; tra le più comuni, legate agli aspetti di posa in opera e manutenzione, troviamo: una temperatura troppo bassa dei fumi in uscita; la penetrazione di aria fredda nel condotto fumario; aumenti della temperatura e/o dell'umidità dell'aria esterna all'edificio; la presenza di venti molto forti rispetto alle condizioni di progetto; la scarsa frequenza di pulizia dei condotti fumari.
Tra le cause che possono compromettere il corretto tiraggio di un camino, legate invece agli aspetti progettuali, ci sono: la scelta della struttura della canna fumaria, sezione circolare o quadrata correlata alla potenza termica ed alla lunghezza dei percorsi; la scelta dei materiali con cui è realizzato il camino ed in modo particolare la rugosità interna, che può introdurre perdite di carico non trascurabili; l'altitudine e le condizioni climatiche di riferimento; l'isolamento del sistema fumario.
Inoltre le caratteristiche di tiraggio di uno stesso sistema fumario possono variare nell'arco di un stessa giornata e sono, naturalmente, dipendenti dalla tipologia di combustibile utilizzato; le temperature dei fumi di generatori termici a combustibili liquidi, come il gasolio, hanno temperature dei fumi di uscita che possono superare anche i 250 °C, mentre per le normali caldaie a gas metano sono dell'ordine di 100° C, riducendosi di un ventina di gradi per le caldaie a condensazione.
Tiraggio e tipologia di combustibile
A parità di altre condizioni, il tiraggio di un sistema con generatore a combustibile liquido sarà quasi il doppio di quello di un generatore a combustibile gassoso; analogamente, con una temperatura di riferimento dei fumi di circa 100 °C ed un temperatura esterna di – 10°C si avrà un tiraggio quasi il doppio rispetto a quando la temperatura esterna sarà dell'ordine di 25/30°C.
L'evoluzione tecnologica, il risparmio energetico e la riduzione delle temperature di lavoro degli impianti hanno indotto delle temperature di riferimento più basse anche per i fumi di scarico (in particolar modo per le caldaie a condensazione), con la conseguenza della necessità di isolare termicamente i condotti di scarico.
A tal proposito i riferimenti normativi indicano la perdita massima di un grado centigrado per metro lineare di condotto fumario.
In generale, il tiraggio espresso in millimetri di colonna d'acqua (mm H2O) con una temperatura dei fumi di scarico di 100°C assume i seguenti valori in funzione delle temperature esterne:
-10°C : 0,396 mmH2O
- 5° : 0,371
- 0° : 0,374
10° : 0,301
20° : 0,258
30° : 0,219