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Per capire, secondo aspetti generali, la figura del Direttore Tecnico di Cantiere, basta consultare quanto descritto nell'articolo 6 (Disciplina e buon ordine dei cantieri), comma due, del Decreto n.145 del 2000 emanato dal Ministero dei lavori Pubblici.
In questa norma è chiara quale sia la funzione di questo soggetto, ossia di provvedere all'organizzazione, gestione tecnica e conduzione del cantiere edile.
Fino a qualche decennio fa vi era una differenza sostanziale, in termini di consistenza e organigramma, tra un cantiere pubblico e privato.
In quest'ultimo, infatti, solitamente vi erano due figure, il costruttore e il capocantiere, il primo come datore di lavoro e il secondo come operaio più esperto cui spettava in parte l'organizzazione del processo produttivo.
Questa composizione minimale, in verità ancora presente per lavori di modesta entità, è stata in seguito ridefinita con l'inserimento di altri soggetti qualificati come ad esempio il Direttore Tecnico di Cantiere o DTC.
Il DTC, al pari di altri operatori, svolge un ruolo chiave nella conduzione del cantiere.
Chiaramente quest'ultimo non va confuso con la figura del Direttore dei Lavori, la cui funzione è di controllare che i lavori siano eseguiti secondo quanto previsto dal progetto esecutivo e dal capitolato di appalto.
Il primo, infatti, nominato dall'impresa esecutrice, fa parte di un organigramma di cantiere, e quindi agisce nell'interesse del datore di lavoro tramite un'attività di controllo che si pone in funzione delle specifiche del contratto d'appalto e nel rispetto delle normative sulla sicurezza dei lavoratori.
Chiaramente le informazioni, riportate in questo spazio, sono una semplice descrizione delle varie funzioni del DTC, poiché rivolte soprattutto a chi non è del settore.
L'obbiettivo, infatti, è di dare delle indicazioni di ordine generale e non di trattare l'argomento nella sua complessità.
Eventuali approfondimenti, di ordine tecnico e normativo, seguono altri indirizzi desunti da analisi e studi sui temi che disciplinano questa materia, che ciascuno potrà seguire in funzione delle singole necessità.
Tra gli aspetti che contraddistuingono il Direttore Tecnico di Cantiere, vi è l'autorevolezza e l'esperienza diretta sul campo.
Queste qualità consentono di eseguire le mansioni in modo indipendente, e con una capacità decisionale, libera da vincoli stretti, in grado di risolvere in maniera decisa e immediata le criticità che si presentano durante la fase dei lavori e che possono pregiudicare la normale attività.
Per adempiere queste funzioni, deve essere chiara l'organizzazione e la condizione del cantiere, conoscere in dettaglio il progetto esecutivo e la natura dell'opera che s'intende realizzare.
Su queste condizioni, infatti, il DTC ha la possibilità di coordinare le maestranze e i subappaltatori messi a diposizione dal costruttore, e decidere eventuali variazioni del ciclo produttivo in funzione di sopraggiunte esigenze o ostacoli.
L'obbiettivo di fondo è di attenersi alle prescrizioni del programma dei lavori, legate inscindibilmente a esigenze aziendali e contrattuali dell'impresa esecutrice.
È evidente che, oltre al potenziale umano, dovrà gestire anche le fasi di approvvigionamento del materiale edile, delle macchine, degli impianti e di altri elementi come: infissi, piastrelle, ecc., e verificarne le caratteristiche tecniche.
Tra le varie attività operative di cantiere, da segnalare, inoltre, anche la programmazione sull'utilizzo di macchine e attrezzature, ossia di strumenti che sono necessari per lo svolgimento delle fasi di lavoro.
A queste analisi segue anche la verifica della qualità delle opere realizzate, al fine di garantirne la rispondenza rispetto alle indicazioni del progetto esecutivo.
Un altro aspetto, solitamente richiesto, è la tenuta della contabilità dei lavori, indispensabile per tenere sotto controllo le spese derivanti dalle maestranze, subappaltatori, noleggi di attrezzature e macchine, acquisto beni e materiali edili, ecc., ossia di capitoli di spesa che determineranno la remunerabilità delle opere.
L'altra caratteristica importante è la gestione di tutte le condizioni di sicurezza.
Il DTC, infatti, deve adottare le misure di protezione previste nel Piano di Sicurezza, esercitare una sorveglianza sulle maestranze e subappaltatori, curare i rapporti con gli operatori e ditte esterne per l'applicazione delle normative di sicurezza, dotare il cantiere di tutte le caratteristiche necessarie per prevenire incidenti, ecc., ossia di tutto quanto previsto in termini di sicurezza.
Questo elenco potrebbe fare configurare quest'attività come secondaria ma, nei fatti, la corretta gestione dell'attività di cantiere prevede, almeno in parte, anche un'analisi sulla sicurezza.
In pratica, la gestione delle varie condizioni di cantiere permette, a una persona con esperienza, di procedere con la verifica di ogni singola situazione, sia dal punto di vista operativo sia sull'effetto che di fatto produce.
A quest'aspetto si lega, tuttavia, anche l'applicazione delle indicazioni previste dalle norme, contenute nel Piano di Sicurezza e poste dal Coordinatore per la Sicurezza.
Vi sono comunque altri aspetti che devono essere valutati, in funzioni delle reali esigenze operative, cui il singolo soggetto è tenuto a provvedere secondo le proprie esperienze e capacità, e in sinergia con gli altri soggetti coinvolti nel processo costruttivo.
Solo attraverso questa collaborazione è possibile, infatti, procedere con una regolare esecuzione dei lavori e il raggiungimento delle condizioni previste in sede di progetto.
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