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Il sughero è uno dei materiali più apprezzati nel mondo della bioedilizia grazie alle sue straordinarie qualità isolanti, alla durabilità e alla completa sostenibilità ambientale.
Estratto dalla corteccia della quercia da sughero senza abbattere l’albero, è un materiale rinnovabile e a bassissimo impatto.
Utilizzarlo come pannello per cappotti esterni significa migliorare il comfort termico dell’edificio, ridurre i consumi energetici e proteggere le pareti dall’umidità.
Posa di un pavimento in sughero - Getty Images
Così come dagli sbalzi termici e dall’inquinamento acustico, senza ricorrere a materiali sintetici o derivati dal petrolio.
I pannelli di sughero espanso utilizzati nei cappotti termici si distinguono per la loro elevata capacità isolante, con una conducibilità termica media pari a 0,038–0,040 W/mK.
Questo valore li rende perfettamente adatti sia all’isolamento invernale, grazie alla ridotta dispersione di calore, sia alla protezione estiva, grazie alla massa termica e all’elevata inerzia del materiale, che ritarda la trasmissione del calore all’interno dell’edificio.
Pannello di un pavimento in sughero - Getty Images
Inoltre, il sughero è idrorepellente, traspirante e imputrescibile, caratteristiche che ne garantiscono la durabilità anche in ambienti umidi e soggetti a piogge frequenti.
A differenza di materiali isolanti sintetici come il polistirene espanso (EPS) o il poliuretano, che pur garantendo ottime prestazioni termiche sono derivati da fonti fossili e non traspiranti, il sughero rappresenta una soluzione totalmente ecologica.
Rispetto alla fibra di legno o alla lana di roccia, anch’esse impiegate nei cappotti, il sughero offre una maggiore stabilità dimensionale nel tempo, resiste meglio all’umidità e non necessita di additivi o trattamenti ignifughi.
Parete isolata in sughero - Getty Images
Dal punto di vista della posa, tuttavia, il sughero è più rigido e va installato con maggiore cura, preferibilmente da professionisti specializzati.
Il costo è superiore: mentre un cappotto in EPS ha un prezzo medio tra 40 e 60 €/mq, il cappotto in sughero naturale si colloca tra gli 80 e i 130 €/mq, in base allo spessore e alla qualità del materiale.
La posa di un cappotto esterno in sughero prevede l’installazione dei pannelli isolanti direttamente sulla parete, tramite collanti naturali o ancoraggi meccanici a tasselli.
I pannelli vengono poi rasati con malte traspiranti a base di calce e rifiniti con intonaci minerali o silicati.
È fondamentale che il supporto sia pulito, asciutto e privo di muffe. Il sughero è compatibile con murature in laterizio, pietra, blocchi Ytong o calcestruzzo, ma deve essere ben protetto dagli agenti atmosferici durante le fasi di lavorazione.
Parete arredata in sughero - Getty Images
L’intervento non richiede particolari modifiche strutturali, ma può rientrare nei lavori di manutenzione straordinaria con eventuale accesso a bonus edilizi.
Uno degli aspetti che rende il sughero particolarmente interessante per i cappotti è la sua durabilità.
Se correttamente posato e protetto, il materiale mantiene le sue proprietà isolanti e meccaniche anche per oltre 30 anni.
Non teme insetti, muffe o decomposizione naturale. Inoltre, essendo traspirante, evita la formazione di condensa interstiziale, migliorando la salubrità dell’abitazione.
Dal punto di vista ambientale, il sughero ha un bilancio carbonico neutro.
Materiale in sughero per isolamento termico - Getty Images
Le foreste da cui proviene assorbono CO2, e il ciclo di produzione richiede pochissima energia, specie se si impiega sughero tostato o a vapore riciclato da scarti industriali.
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