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La capienza fiscale è un argomento da affrontare nel momento in cui si deve decidere quelle che sono le modalità di fruizione dei bonus edilizi.
La questione è maggiormente sentita da quando, fatte salve alcune eccezioni, non sono più ammesse le opzioni alternative di sconto in fattura e cessione del credito.
Spieghiamo meglio e vediamo perché è così importante essere a conoscenza della propria capienza fiscale quando si intraprendono lavori di ristrutturazione edilizia.
Solo così si può evitare di perdere l'agevolazione a cui si ha diritto.
Il problema della capienza fiscale di un contribuente si pone nel momento in cui si deve portare una spesa in detrazione nella dichiarazione dei redditi.
Vediamo di cosa si tratta e come verificarla.
Detto con parole semplici la capienza fiscale è la possibilità che ha il contribuente di recuperare le somme che sono state trattenute o versate a titolo di imposta.
Dunque, affinché una spesa possa essere portata in detrazione con il fine di ottenere un risparmio sulle imposte dovute, è necessario che vi sia sufficiente capienza fiscale.
Tenendo conto dei redditi prodotti e delle imposte per questi dovute, la capienza fiscale consente di individuare l'ammontare massimo di sconto possibile.
Più tasse pago a seguito di redditi elevati e più margine di sconto avrò.
Riuscire a determinare l'ammontare della propria capienza fiscale permetterà al contribuente di conoscere in anticipo (rispetto alla realizzazione dei lavori) quella che è la sua capacità di fruire concretamente delle detrazioni e agevolazioni a sua disposizione.
Qualora lo sconto concesso dovesse essere più elevato della capienza fiscale del contribuente, la parte in eccedenza verrà totalmente persa.
Sono evidenti le conseguenze negative se non si presta la giusta attenzione.
A questo punto occorre spiegare come effettuare la verifica della propria capienza fiscale. Il contribuente avrà sufficiente capienza fiscale solo quando l'imposta che si deve allo Stato risulta maggiore della somma che si intende portare in detrazione.
Soffermandoci su quella che è la situazione, ad esempio, del lavoratore dipendente. Dobbiamo ricordare che, in questo caso, le imposte vengono trattenute alla fonte dal datore di lavoro. È a queste, pertanto, che occorre fare riferimento.
Solo se l'Irpef già versata risulta superiore all'importo da detrarre si potrà ottenere un rimborso dell'imposta già trattenuta alla fonte. Il confronto deve dunque essere effettuato tra questi due elementi: l'Irperf versata o dovuta e la spesa da detrarre.
Immaginiamo che il contribuente debba effettuare un intervento di ristrutturazione per il quale debba spendere un importo pari a 50mila euro.
Nella dichiarazione dei redditi potrà detrarre il 50% della spesa, ovvero una somma pari a 25mila euro. Ricordiamo che tale ammontare dovrà essere suddiviso in 10 quote annuali di pari importo, ovvero di 2.500 euro.
Tale cifra dovrà essere confrontata con l'Irpef dovuta in ciascun periodo di imposta.
Se l'Irpef risulta pari o superiore, nella fattispecie, a 2.500 euro, allora vi sarà sufficiente capienza fiscale per fruire del Bonus ristrutturazioni.
Nel caso in cui invece l'Irpef risulti più bassa non vi sarà margine per alcuna detrazione.
Diventa a questo punto di fondamentale importanza sapere dove si dovrà reperire il dato che ci interessa per effettuare il confronto tra ammontare della detrazione e imposta lorda.
Per la verifica occorre prendere in esame la dichiarazione dei redditi che è stata presentata per l'anno di imposta precedente.
Si potrà verificare innanzitutto l'ammontare del proprio reddito e, qualora sia stato presentato il Modello 730 occorre prendere in considerazione il rigo 16 con l'indicazione dell'imposta lorda.
In caso di valore positivo si avrà una capienza fiscale pari a tale importo.
Si potrà dunque portare in detrazione una spesa corrispondente all'imposta lorda.
In questo caso la differenza sarà zero e se vi sono state trattenute, saranno restituite.
Qualora la detrazione risulti superiore si perderà la parte eccedente.
Attenzione ad altre detrazioni di cui si dovesse beneficiare, poniamo il caso per spese mediche. Esse si cumuleranno con le detrazioni per bonus edilizi e solo a questo punto si potrà fare il confronto con l'imposta lorda per verificare la capienza fiscale.
Altro aspetto importante da considerare affrontando il problema della capienza fiscale è il concetto di no tax area. Si tratta della soglia entro la quale il contribuente, in base al reddito prodotto, non ha l'obbligo di versare imposte allo Stato.
Qualora si rientri nella no tax area non si potrà beneficiare di alcuna detrazione fiscale essendo il contribuente incapiente a prescindere da eventuali confronti effettuati.
In base alla tipologia di soggetto abbiamo le seguenti soglie di no tax area:
Al di sotto delle soglie di reddito indicate per il contribuente non è previsto il versamento dell'Irpef.
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