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È da tempo che le agevolazioni per la ristrutturazione e riqualificazione degli immobili sono al centro dell'attenzione di cittadini, imprese e professionisti.
Moltissimi sono i bonus edilizi in vigore e che con ogni probabilità verranno riconfermati il prossimo anno. I bonus a disposizione dei cittadini consentono di eseguire diverse tipologie di interventi edilizi presso abitazioni uni o plurifamiliari nonché nell'ambito di condomini o altri fabbricati.
Un quesito molto frequente è quello relativo alla loro cumulabilità.
Molti di coloro che si apprestano a eseguire dei lavori in casa si chiedono se più tipologie di agevolazioni fiscali possano essere cumulate ovvero utilizzate contemporaneamente.
Ebbene sì. In determinati casi è possibile beneficiare di più incentivi per lavori eseguiti presso la stessa unità immobiliare e per lo stesso periodo di imposta.
Al fine di risparmiare sulle spese i bonus fiscali potranno essere cumulati rispettando determinate condizioni e requisiti.
Immagina di dover provvedere alla sostituzione della vecchia caldaia con una nuova a condensazione. Nella fattispecie potrai beneficiare di due diverse tipologie di agevolazioni fiscali:
Nella fattispecie sopra descritta, i bonus edilizi menzionati sono entrambi potenzialmente utilizzabili per lo stesso identico lavoro e pertanto non sono cumulabili. Siamo in un caso di sovrapposizione di agevolazioni fiscali e pertanto occorrerà scegliere quale tipo di incentivo utilizzare.
Per poter fruire di più bonus edilizi nello stesso momento devono essere realizzate tipologie di lavori differenti. Cerchiamo di spiegare meglio la situazione con un esempio concreto illustrando un caso in cui sarà possibile cumulare il Bonus ristrutturazioni con l'Ecobonus.
Immagina di dover eseguire un lavoro di ristrutturazione edilizia che comporti una nuova distribuzione degli interni dell'abitazione con rifacimento degli impianti, la sostituzione degli infissi nonché il rifacimento dei pavimenti e tinteggiature.
Il contribuente potrà fruire, per l'intera somma sostenuta, del bonus ristrutturazioni ma dovrà tener conto dei limiti di spesa. Qualora non ci fosse abbastanza capienza, dato l'importo elevato, una buona soluzione sarebbe quella di cumulare il Bonus ristrutturazioni con l'Ecobonus.
Per procedere in tal senso occorre scorporare i vari interventi e per la sostituzione degli infissi o della caldaia ci si potrebbe avvalere dell'Ecobonus.
Un professionista tecnico di esperienza potrebbe supportare il contribuente al fine di capire quale intervento inserire nell'uno piuttosto che nell'altro bonus edilizio.
Appurato che l'intervento complessivo deve poter essere scorporato in varie opere riconducibili ad agevolazioni fiscali differenti, per la cumulabilità dei bonus edilizi occorre la presenza di alcune condizioni.
In primo luogo le spese riferite ai diversi interventi devono essere distintamente contabilizzate. Le imprese che eseguono i lavori devono redigere fatture distinte al fine di semplificare il pagamento dei diversi bonifici nonché eventuali controlli da parte dell'Agenzia delle Entrate.
Inoltre devono essere rispettati gli adempimenti specificamente previsti in relazione a ciascuna detrazione fiscale.
In ogni caso le spese devono essere portate in detrazione da chi le ha sostenute purché abbia titolo idoneo per potersi avvalere dei benefici fiscali considerati.
L'immobile deve essere esistente e non vi devono essere limitazioni specifiche in ordine alle categorie catastali.
Anche il Superbonus 110% può essere cumulato con altri bonus casa.
Ricordiamo che il Superbonus 110% è un incentivo fiscale introdotto con il Decreto Rilancio n. 34 del 2020 che si aggiunge ai precedenti Bonus casa e a quelli tuttora in vigore.
Si continuano ad affiancare al Superbonus 110% l'Ecobonus per la riqualificazione energetica degli edifici, il Sismabonus finalizzato alla riduzione del rischio sismico e il Bonus ristrutturazioni per il recupero del patrimonio edilizio.
Oltre a questi bonus, la maxi detrazione potrà essere abbinata con il Bonus finalizzato al superamento delle barriere architettoniche 75% in vigore fino al 31 dicembre 2022.
Resta inteso che per lo specifico bonus dovranno sussistere tutti i requisiti per avere il diritto alla detrazione in conformità alle regole previste per quella particolare categoria catastale, nel rispetto dei limiti di spesa espressamente previsti.
La cumulabilità non sempre è possibile anche quando viene coinvolto il Superbonus 110%. Come affermato dall'Agenzia delle Entrate, qualora il singolo intervento realizzato sia riconducibile a diverse agevolazioni fiscali, il contribuente potrà avvalersi, per la spesa sostenuta, di una sola agevolazione, rispettando gli adempimenti specificamente previsti in relazione alla stessa.
Il cittadino dovrà scegliere l'agevolazione a lui più conveniente. Siamo di fronte a un caso di sovrapposizione di incentivi fiscali.
Qualora, invece, il lavoro nel suo complesso sia costituito da più opere spacchettate e riconducibili a diverse fattispecie agevolabili, il contribuente potrà fruire di ciascuna agevolazione, rispettando ciascun limite di spesa.
Da quanto emerso finora, data la complessità della situazione e dell'argomento trattato, è necessario che il cittadino pianifichi adeguatamente quali interventi potranno essere ricondotti nel Superbonus 110% e quali in altri incentivi.
Opportuno può essere uno studio di fattibilità da effettuare prima della realizzazione dei lavori, allo scopo di ottenere il massimo risparmio derivante dal cumulo delle diverse agevolazioni.
Altro aspetto delicato è dato dalla rendicontazione separata delle spese.
Essa comporta la predisposizione di due o più fascicoli diversi all'interno dei quali verranno inseriti i giustificativi di spesa degli interventi effettuati.
Per far ciò è necessario che i professionisti incaricati e le ditte esecutrici dei lavori provvedano a emettere fatture distinte per ciascuna tipologia di opera realizzata che darà luogo al pagamento mediante bonifico.
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