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I camini, conosciuti e apprezzati fin dal Medioevo, hanno sempre avuto un doppio ruolo: pratico, come principale fonte di luce e riscaldamento e spesso anche come focolare per cucinare, ed estetico, come elemento di arredo spesso riccamente decorato con inserti di marmo, stucchi e specchiere.
Ma nel Novecento, con la diffusione della cucina economica e successivamente dei termosifoni, i camini sono progressivamente caduti in disuso a favore di forme di riscaldamento assai più efficienti. Un caminetto tradizionale, infatti, presenta alcuni svantaggi perché può riscaldare unicamente la stanza in cui è installato e dev'essere integrato con uno scaldabagno elettrico o a gas per la produzione di acqua calda sanitaria.
Inoltre, la sua gestione e manutenzione risulta abbastanza scomoda perché la cenere va rimossa quotidianamente e la fiamma libera produce fumo e sporcizia, annerendo le pareti e aumentando la polvere in casa.
Ma oggi, grazie ai nuovi termocamini ad acqua questi problemi si sono drasticamente ridotti, permettendo di recuperare la fiamma viva come elemento funzionale e arredando gli spazi in modo veramente suggestivo.
Un termocamino ad acqua ha infatti una funzionalità molto simile a quella di una normale caldaia autonoma per il riscaldamento di un appartamento o una villetta unifamiliare: può quindi essere collegato sia all'impianto dell'acqua calda, sia al sistema di riscaldamento a pavimento o con i termosifoni. Infatti, a differenza di un caminetto tradizionale la diffusione del calore non è garantita dal riscaldamento dell'aria per irraggiamento o convezione, ma dalla produzione di acqua calda successivamente convogliata nei corpi scaldanti di ogni singola stanza.
L'unica sostanziale differenza con un normale impianto di riscaldamento è quindi costituita dalla fonte di calore primaria, appunto un termocamino di ultima generazione anziché una comune caldaia a metano o gasolio.
L'elemento fondamentale di tutto il sistema è ovviamente il corpo scaldante, formato da due parti: il focolare vero e proprio e la canna fumaria.
La canna fumaria dev'essere già presente nel punto in cui vuole installare il camino e può essere di cemento, mattoni refrattari o elementi modulari prefabbricati in lamiera metallica adeguatamente coibentata per evitare la dispersione di calore e il rischio d'incendio.
Il focolare è invece costituito da un robusto elemento di forma variabile con frontale generalmente in acciaio munito di sportello in vetro temperato e un fondo molto spesso di ghisa, ottimo conduttore di calore. Uno scambiatore interno di rame alettato inserito nel corpo del termocamino riscalda l'acqua tramite la regolarizzazione del calore con apposite valvole per l'uscita dei fumi. Alcuni modelli sono inoltre dotati di un meccanismo automatico per la regolazione della serranda fumi, che ne impedisce la fuoriuscita del fumo in caso di cattivo tiraggio della canna fumaria e riduce il rischio di pericolose esalazioni di monossido di carbonio. Il collegamento con l'impianto di riscaldamento, nuovo o già esistente, è invece garantito da specifici kit.
Il modello Aquamaxi 28 di EDILKAMIN SpA è un ottimo esempio di termocamino ad acqua con queste caratteristiche.
I combustibili più utilizzati sono due: legna in ciocchi e fascine o pellet, un combustibile ecologico di nuova generazione formato da segatura essiccata derivante dagli scarti della normale lavorazione del legno.
L'efficienza energetica dei termocamini ad acqua è ottima: il riscaldamento di un'abitazione di medie dimensioni (80-100 metri quadrati) richiede ad esempio circa 5 Kg di legna al giorno, con un rendimento che in alcuni modelli può arrivare al 77%.
Anche la gestione, pulizia e manutenzione quotidiana sono molto facilitati rispetto ai caminetti tradizionali grazie alla presenza di comodi vassoi per l'estrazione della cenere.
Lo sportello vetrato anteriore contribuisce invece ad aumentare la sicurezza, perché schermando completamente la fiamma impedisce a braci e faville di fuoriuscire dalla camera di combustione e ai bambini o animali di ustionarsi accidentalmente.
Ma un termocamino moderno, oltre che per le sue prestazioni termiche, viene scelto quasi sempre per le sue caratteristiche estetiche. Il mercato propone infatti una vasta gamma di soluzioni di design, che donano eleganza e raffinatezza all'ambiente in cui si trovano e risultano ideali per un contesto moderno e minimalista.
Molta attenzione viene posta ad esempio alla visibilità della fiamma, che grazie ai focolari angolari si trova in grande risalto: il rivestimento del modello Hydro Therm 70 dell'azienda MCZ Group disponibile nelle due versioni destra e sinistra, si distingue ad esempio per il suo aspetto sobrio e rigoroso basato sul contrasto visivo tra l'alta cappa verticale e la spessa mensola orizzontale che sostiene la camera di combustione.
Hydro Therm 70V si ispira invece alle geometrie De Stjil di Piet Mondrian, giocando sulla giustapposizione di angoli retti e la contrapposizione tattile, cromatica e di texture tra materiali differenti.
Stesso effetto anche per il rivestimento Dromond 45 Stonelite di Edilkamin, disponibile nei due colori bianco e nero. Simile a un monolite in tinta unita su cui si apre la bocca da fuoco, è interamente costituito da stonelite®, un materiale composito formato da una struttura in alluminio simile a un alverare con un sottile rivestimento di pietra naturale: una soluzione economica, versatile, leggera ed elegante.
White è invece una semplice ma elegante cornice in acciaio verniciata di smalto bianco, in grado di trasformare il caminetto in un vero e proprio quadro vivente di ispirazione new age.
Hydro Therm 80E di MCZ gioca invece sulla profondità, assumendo l'aspetto di una composizione astratta incastonata nella parete: due larghe fasce concentriche bianche e grigie circondano infatti le fiamme, che sembrano trasformarsi in un'installazione tridimensionale di arte concettuale grazie all'innovativa camera di combustione sfaccettata.
Si proietta fuori del muro anche il modello Aquatondo 22 Sfera di Edilkamin dall'inedito profilo curvilineo. Il sobrio rivestimento in stile contemporaneo Door, con ante apribili in metallo e un reticolo di piccoli forellini da cui si intravede la fiamma, ne sottolinea l'aspetto scultoreo e la purezza formale.
Con Vivo 85 Hydro di MCZ entriamo invece nel futuro del riscaldamento domestico.
Questo modello, un termocamino high tech di nuova generazione con alimentazione a pellet, è infatti rivoluzionario anche nella gestione, che avviene con un pannello di controllo inserito all'interno dello sportello di caricamento del pellet o persino (installando un apposito kit supplementare) con un'app dedicata scaricabile sullo smartphone.
Diventa quindi possibile integrare il camino nel sistema domotico della propria abitazione, programmando l'accensione da remoto insieme agli altri elettrodomestici e dispositivi.
Anche il suo aspetto, di stile nettamente diverso, sembra uscito da un libro di fantascienza: lo sportello è infatti molto piccolo e la fiamma si intravede con discrezione.
L'assenza di bocchette frontali a vista, resa possibile da un'apposita fessura per la fuoriuscita dell'aria lungo tutto il perimetro inferiore del focolare, gli attribuisce inoltre una superficie decisamente rigorosa, sobria ed elegante.
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