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In un cambio destinazione d'uso di un immobile sono molti gli aspetti di cui tener conto e bisogna sempre rapportarsi alla normativa locale.
Nel caso in questione l'intenzione era quella di trasformare un garage in una unità abitativa, verificando i vari requisiti di abitabilità, come l'altezza interna, la superficie finestrata, la necessità di realizzare un vespaio areato laddove i locali fossero in diretto contatto con il suolo, e molto altro.
Dopo aver ottenuto le autorizzazioni ed aver deciso gli interventi per rendere il garage completamente abitabile anche dove, allo stato attuale, non era possibile, si è passati alla progettazione distributiva interna ipotizzando due soluzioni progettuali.
La tendenza al recupero abitativo di ex magazzini, fabbriche, stalle e quant'altro, ha ormai raggiunto il boom e in giro si vedono opere davvero sorprendenti che trasformano i locali da semplici garage a locali commerciali, come lounge bar o negozi, e in alcuni casi anche spazi domestici, nei quali si cerca di creare sempre un filo conduttore con l'ex ruolo dell'ambiente in oggetto, mantenendo quindi uno o più elementi che ricordino ai nuovi occupanti la storia di quello spazio.
Spesso quando si ha la necessità di aggiungere una stanza o di ampliare la propria casa, si pensa al garage, quell'ambiente di cui, a volte, si può anche fare a meno.
I cambi d'abito e quindi di destinazione per questo ambiente sono molteplici e la scelta dipende molto dalla sua collocazione e dai requisiti di abitabilità che possiede.
Se il box si trova in un seminterrato sarà difficile ricavarci una camera da letto sarà più plausibile realizzare una taverna o una cantina.
Se le dimensioni lo consentono e vi è, o vi si può ricavare, un'adeguata luce naturale con una superficie aeroilluminata secondo i limiti di legge, si potrà invece pensare ad un appartamento o ad un loft.
Un esempio di questa situazione ce lo offre l'artista Michelle de la Vega con la creazione di una mini-house in un garage.
Molto diffusa è la metamorfosi di un garage in area relax come, ad esempio, una sala giochi.
Avendo a disposizione un grande spazio da rendere abitabile e da sfruttare al meglio, la richiesta del committente è stata quella di ideare un primo progetto, nel quale il garage si sarebbe trasformato in un un unicoappartamento, da destinare a propria abitazione e una seconda soluzione, con un appartamento da adibire ad uso privato e un mini appartamento da affittare.
La prima soluzione proposta é stata la realizzazione di un unico grande appartamento in cui uno snodo centrale di tramezzi articolava tutto il living senza chiudere nessun ambiente, dando luogo, così, ad aree giorno completamente aperte e collegate tra loro, consentendo inoltre all'illuminazionenaturale di penetrare in tutti i punti della casa senza incontrare alcun ostacolo.
Entrando, ci si ritrova in un ingresso attrezzato, sufficientemente appartato, tanto quanto basta da permettere un accesso graduale nell'open space.
Per questo ambiente è stata scelta come entrata principale l'apertura più a sinistra, cercando di creare un percorso fluido e lineare che si articolo intorno al perno centrale costituito dal gruppo di tramezzature.
Alle spalle della zona destinata all'ingresso c'é la zona tv, priva di luce naturale diretta che interferirebbe con la visione dello schermo.
Passando dietro al divano, senza disturbare l'attivitá degli occupanti quell'area, si raggiunge la zona pranzo direttamente collegata con la cucina attraverso moduli bassi in contrapposizione con quelli a tutta altezza posti a parete.
L'isola con il piano cottura presenta una cappa integrata nel controsoffitto, modello a scomparsa e illuminato proposto dall'azienda Frecan.
L'ambiente viene completato dalla presenza di un tavolo per tutti i giorni e da un'utilissima dispensa nascosta ricavata tra le tramezzature.
Una paretestondata che apre la visuale della cucina e consente alla luce di passare senza creare brusche ombre, conduce alla zona notte.
Sulla sinistra di questo ambiente, invece, vi è una zona destinata ai servizi in cui sono collocati il bagno degli ospiti, completo sia di vasca che di doccia e un vano lavanderia chiuso da una porta scorrevole.
La finestra in questo ambiente é molto alta da terra e questo ha condizionato la logica distributiva della casa, destinando questa parte ad un ambiente che poteva fare a meno di una finestra standard.
Il punto di connessione tra la pavimentazione utilizzata in cucina, differente da quella scelta per il soggiorno è stato realizzato utilizzando un profilo scelto in acciaio che separa due aspetti diversi di uno stesso materiale: grès effetto pietra da una parte, grès effetto parquet dall'altra.
Il vecchio pavimento era in klinker, un materiale molto duro e resistente che, eventualmente, si sarebbe potuto mantenere anche per un uso domestico.
Le soluzioni per raccordare pavimentidifferenti all'interno di un appartamento sono svariate. Occorre innanzitutto valutare di che materiali si tratta e se sono superfici complanari, per poterci orientare su una tipologia piana o inclinata.
Esistono profili di raccordo per tutti i gusti e per tutte le esigenze, discreti e minimal o più importanti atti ad impreziosire le superfici compatibilmente con l'arredamento della casa. I materiali più utilizzati sono l'acciaio, l'alluminio e il pvc.
Una delle aziende di riferimento in questto settore è la Profilitec, i cui profili si adattano sia a materiale più pregiati, come i pavimenti in ceramica e in marmo, sia ai rivestimenti più comuni.
È possibile realizzare questi raccordi in fase di posa, secondo il progetto realizzato, oppure anche successivamente in fase di ristrutturazione o di ripristino installando i profili sui pavimenti già esistenti.
Altra azienda leader in questo settore è la Emac di origine spagnola, che si occupa sia di profili sia di finiture per pavimentazioni e rivestimenti ceramici.
Tra le sue soluzioni ce n'è una volta a tutelare l'ambiente,si tratta del il profilo Maxi, un materiale appartenente alla famiglia del WPC e composto da pvc e da fibre vegetali che provengono dal riciclaggio di rifiuti organici agricoli.
Questo materiale è molto resistente ed è disponibile in un'ampia gamma di colori che soddisfano ogni esigenza estetica integrandosi perfettamente in tutti gli ambienti in cui viene installato.
Nella seconda soluzione proposta, gli ingressi sono stati collocati al posto delle due saracinesche preesistenti.
Quello a sinistra conduce all'appartamento più grande, in cui ci è una zona giorno, amplificata da una paretediagonale, due camere, di cui una dotata di scalini per sfruttare più luce dalla finestra alta da terra, un piccolo ripostiglio con lavatrice e due bagni.
Il secondo ingresso conduce invece ad un miniappartamento ricavato sfruttando gli spazi al millimetro.
Il portone si apre in un piccolo corridoio che porta alla cucina soggiorno subito a sinistra; girando a destra si accede ad un disimpegno che porta ad una camera matrimoniale e ad un bagno usufruibile anche dagli ospiti.
Quest'ultimo, anche se piccolo e dalla forma ad elle, è realizzato in stile anni '60, risulta comunque funzionale, con i sanitari semi nascosti, e i passaggi fluidi grazie alla presenza di una doccia angolare stondata.
Nonostante la metratura ridotta ho ritenuto opportuno, anzi essenziale, dotare anche questo mini appartamento di un vano lavanderia, che per una logica impiantistica è stato posto sulla parete di separazione tra le due unitá abitative.
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