Cambio Combustibile Caldaia

Il cambio di combustibile per un impianto di riscaldamento comporta come conseguenza la necessità di dover cambiare o sostituire il generatore termico.
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bombole gasLa trasformazione o la sostituzione di un generatore termico, a seguito della necessita' di cambiare combustibile, è correlata a diversi fattori, tra essi:
- la continua espansione della metanizzazione di centri abitati;
- i vantaggi economici di combustibili gassosi rispetto ad altri, tipicamente il metano rispetto al gpl o in alcuni casi rispetto al gasolio;
- il rispetto delle indicazioni legislative per il contenimento dell'inquinamento e della spesa energetica degli edifici.

I principali riferimenti legislativi per il contenimento della spesa energetica degli edifici sono i decreti legislativi 192/05 e 311/06 con le successive integrazioni e modifiche, tenendo presente che allo stato attuale sono stati emanati solo due dei decreti attuativi contenenti le linee guide del Decreto 192/05.


Trasformazioni caldaie


I suddetti decreti sono orientati alla riduzione della spesa energetica degli edifici, per la produzione di acqua calda sanitaria, per il riscaldamento invernale, la climatizzazione estiva, la riduzione delle immissioni di CO2 e di altre sostanze inquinanti alle quali, negli anni passati, aveva già fatto riferimento il Decreto del Presidente della Repubblica 08.3.2002 sancendo il divieto di utilizzo di sostanze combustibili solide come: lignite, carbone da vapore, coke metallurgico, antracite e derivati; il divieto vigeva e vige per gli impianti di produzione di energia termica e acqua calda sanitaria.

Una trasformazione spesso realizzata anche per caldaie di potenze relativamente piccole, dai 24 kW ai 32 kW, è quella del cambio degli ugelli del bruciatore che permette di passare dall'utilizzo del GPL, gas propano liquido al gas metano.

Sia in tal caso che nel caso di interventi su generatori di potenza superiore, come quelli presenti nelle centrali termiche, occorre, tra le verifiche principali accertare: l'adeguamento delle tubazioni dell'impianto di adduzione del gas combustibile; l'adeguamento dei sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione; l'adeguamento delle aperture di aerazione del locale della centrale termica o del locale nel quale è posta la caldaia tra le mura domestiche. La tipologia di caldaia attualmente più diffusa tra le mura domestiche, è quella a camera stagna e tiraggio forzato o tipo C.

La maggior parte della case produttrici di caldaie impianto gasfornisce precise e chiare indicazioni circa le argomentazioni suddette, in particolare, per le tubazioni di adduzione dei gas combustibili si osserva che dalla minore densità del metano rispetto al GPL ne deriva l'esigenza di diametri maggiori per ottenere la stessa portata alla camera di combustione della caldaia.

La differenza di densità tra il gas metano ed il GPL è anche il motivo per cui sono differenti le contromisure per garantire l'aerazione della centrale termica o del locale nel quale si trova la caldaia: il gas metano, più leggero dell'aria, tende, in caso di perdita, ad addensarsi al soffitto, in corrispondenza del quale devono essere realizzate le aperture di aerazione; accade il contrario per il GPL, avente peso superiore a quello dell'aria.

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