|
Istituita a decorrere dal 1 gennaio 2014, con la legge di Stabilità 2014 (legge n. 147 del 27 dicembre 2013), la TARI, la nuova tassa sui rifiuti che sostituisce la TARES e la TARSU, è destinata alla copertura dei costi del servizio di raccolta, trasporto e smaltimento/recupero dei rifiuti urbani e assimilati.
Vediamo in questo articolo come effettuare il calcolo TARI, tenendo in considerazione che sono i singoli comuni a stabilire le tariffe da applicare alla utenze domestiche e a quelle non domestiche.
Il presupposto della TARI è il possesso o la detenzione di locali o aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani.
Sono tenuti al pagamento della nuova tassa sui rifiuti quindi:
- possessore di immobili
- detentore di immobili (nel caso di locazione il conduttore).
Per quanto riguarda la detenzione, il pagamento della TARI grava in capo al detentore/conduttore solo se la locazione supera i 6 mesi nel corso dell'anno solare, altrimenti è dovuta solo dal possessore dell'immobile. È comunque soggetta al tributo in misura integrale anche l'occupazione periodica o ricorrente, se complessivamente superiore a 183 giorni.
Nel caso poi di locale in multiproprietà, la responsabilità del tributo è attribuita al soggetto che gestisce i servizi comuni, fermo restando il suo diritto a richiedere il rimborso dell'importo versato in misura percentuale ad ogni altro ed effettivo detentore.
Per il calcolo della TARI occorre innanzitutto individuare la base imponibile che è data dalla superficie calpestabile dell'unità immobiliare, iscritta o iscrivibile nel catasto urbano, suscettibile di produrre rifiuti.
La superficie calpestabile dell'immobile si calcola considerando la superficie dello stesso, al netto dei muri interni, dei pilastri e dei muri perimetrali.
Risultano quindi tassabili:
-locali di immobili adibiti a qualsiasi destinazione, con le relative pertinenze (ad es. il box);
-aree scoperte che non siano accessorie o pertinenziali (ad esempio, sono accessorie, e pertanto escluse, le cantine, i locali di sgombero, le scale di accesso, ecc.).
La TARI è un tributo composto da:
- quota fissa (legata ai costi sostenuti per l'erogazione del servizio, per il cui calcolo bisogna moltiplicare i metri quadrati dell'immobile per la tariffa corrispondente al numero degli occupanti dello stesso)
- quota variabile (legata alla quantità di rifiuti prodotti e smaltiti)
Per il calcolo della TARI riferito agli immobili residenziali si deve moltiplicare la superficie calpestabile dei locali per la tariffa fissa unitaria. All'importo ottenuto si aggiunge la tariffa variabile e il tributo provinciale, per le funzioni di tutela protezione ed igiene ambientale, calcolato nella percentuale del 5% degli importi dovuti al Comune dove è ubicato l'immobile suscettibile di produrre rifiuti.
L'importo della TARI è stabilito dal regolamento comunale e la legge di stabilità 2014 ha previsto che gli stessi comuni possano prevedere metodi di misurazione della quantità di rifiuti e di gestione dei servizi di smaltimento, con i conseguenti sistemi di ripartizione del costo relativo.
Ad esempio il Comune di Napoli ha previsto tali tariffe per le utenze domestiche:
- n. componenti nucleo familiare- 1: quota fissa (euro/mq) 1,78; quota variabile (euro/anno) 99,61
- n. componenti nucleo familiare- 2: quota fissa (euro/mq) 2,07; quota variabile (euro/anno) 184,38
- n. componenti nucleo familiare- 3: quota fissa (euro/mq) 2,24; quota variabile (euro/anno) 217,23
- n. componenti nucleo familiare- 4: quota fissa (euro/mq) 2,40; quota variabile (euro/anno) 233,12
- n. componenti nucleo familiare- 5: quota fissa (euro/mq) 2,42; quota variabile (euro/anno) 307,30
- n. componenti nucleo familiare- 6 o più: quota fissa (euro/mq) 2,33; quota variabile (euro/anno) 360,28.
Il Comune partenopeo ha anche messo a disposizione un calcolatore on line per agevolare i contribuenti nel calcolo della TARI.
Stessa cosa anche a Roma, il cui comune ha messo a disposizione il calcolatore TARI in cui inserendo il numero dei metri quadri dell'abitazione e quello dei residenti, si ottiene in modo semplice e veloce il calcolo e l'importo da pagare.
Il Comune di Milano invece ha stabilito le seguenti tariffe per le utenze domestiche:
- n. componenti nucleo familiare- 1: quota fissa (euro/mq) 1,46908; quota variabile (euro/anno) 53,50655
- n. componenti nucleo familiare- 2: quota fissa (euro/mq) 1,72617; quota variabile (euro/anno) 96,31179
- n. componenti nucleo familiare- 3: quota fissa (euro/mq) 1,92816; quota variabile (euro/anno) 112,36375
- n. componenti nucleo familiare- 4: quota fissa (euro/mq) 2,09344; quota variabile (euro/anno) 139,11703
- n. componenti nucleo familiare- 5: quota fissa (euro/mq) 2,25871; quota variabile (euro/anno) 171,220095
- n. componenti nucleo familiare- 6 o più: quota fissa (euro/mq) 2,38725; quota variabile (euro/anno) 187,27292.
Per conoscere le tariffe utili al calcolo TARI del proprio Comune, si consiglia di verificarle on line sui siti istituzionali delle rispettive amministrazioni.
|
||