• progetto
  • cadcasa
  • ristrutturazione
  • caldaia
  • clima
  • forum
  • consulenza
  • preventivi
  • computo
  • mercatino
  • mypage
madex

Come pagare piccoli lavori in casa coi buoni lavoro

I buoni lavoro permettono di pagare prestatori occasionali di manodopera per piccoli lavori da eseguire nelle nostre case, garantendo la copertura INAIL e INPS.
Pubblicato il

Piccoli lavori in casa


buoni lavoro per giardinaggioVi è mai capitato di affidare a qualcuno un lavoretto in casa, come la ritinteggiatura di una stanza, lo sgombero della soffitta o della cantina, le pulizie domestiche a carattere saltuario o la cura del giardino?

Spesso capita di affidare questi lavori a disoccupati, pensionati, studenti o lavoratori part-time che cercano di arrotondare entrate insufficienti. Se non si tratta di una ditta o di un lavoratore autonomo con partita iva, non è possibile emettere fattura e di conseguenza molti ricorrono al pagamento in nero. Tuttavia questa tipologia di lavoretti saltuari, che viene chiamata tecnicamente lavoro accessorio, è normata ed è possibile gestirla in modo legale. Questo sia a vantaggio del committente che del lavoratore.


Cos'è il lavoro accessorio?


Il lavoro accessorio è costituito da tutte quelle prestazioni occasionali, definite appunto accessorie, che non sono riconducibili a contratti di lavoro in quanto svolte in modo saltuario.

Il lavoro accessorio può essere pagato mediante buoni lavoro (voucher), ognuno dei quali ha un valore nominale di 10 euro. Tale valore è comprensivo della contribuzione (pari al 13%) a favore della gestione separata INPS (che viene accreditata sulla posizione individuale contributiva del prestatore), di quella in favore dell'INAIL per l'assicurazione anti-infortuni (7%) e di un compenso al concessionario (Inps) per la gestione del servizio pari al 5%. Il valore netto di ogni buono del valore nominale di 10 euro è quindi pari a 7,50 euro e corrisponde al compenso minimo di un'ora di prestazione.


Vantaggi dei buoni per il lavoro accessorio


Abbiamo prima accennato al fatto che legalizzare piccoli lavoretti eseguiti in casa va a vantaggio sia del committente che del lavoratore, ma in che senso?

buoni lavoro per traslochiIl committente può godere della copertura assicurativa INAIL per eventuali incidenti sul lavoro senza rischiare vertenze sulla natura della prestazione e senza dover stipulare alcun tipo di contratto.

Per il prestatore il compenso di questi lavori occasionali è esente da ogni imposizione fiscale e non incide sullo stato di disoccupato o inoccupato. Inoltre dà diritto all'accantonamento previdenziale presso l'INPS e alla copertura assicurativa presso l'INAIL ed è cumulabile con i trattamenti pensionistici.


Limiti per i compensi ricevuti da lavoro accessorio


Il sistema di pagamento che si avvale dei voucher prevede un tetto massimo annuale per i compensi ricevuti sul lavoro accessorio. La Legge n.92 del 28 giugno 2012 (che ha modificato l'art.70 del D.Lgs. n. 276/2003) prevede che i compensi economici fissati per il prestatore quale limite annuo siano annualmente rivalutati in base alla variazione dell'indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati intercorsa nell'anno precedente.

Per il 2014 il limite massimo ammonta a 5.050 euro netti (corrispondenti a 6.740 euro lordi). Tale limite è abbassato a 3.000 euro netti per prestatori percettori di misure di sostegno al reddito.


Obblighi per il committente


Prima dell'inizio di attività del lavoro accessorio il committente è tenuto ad effettuare una comunicazione di inizio prestazione all'INPS, valida anche ai fini INAIL, esclusivamente in modalità telematica qualunque sia il canale di acquisto. La modalità telmatica prevede 3 opzioni:
- Telefonando al Contact Center INPS-INAIL al numero gratuito da numero fisso 803.164 oppure da cellulare al n. 06164164, con tariffazione a carico dell'utenza chiamante;
- Collegandosi al sito www.inps.it e attivando la connessione alla pagina Lavoro accessorio;
- Andando in una sede INPS.

buoni lavoro per tinteggiaturaLa mancata comunicazione è soggetta alla cosiddetta maxisanzione, di cui all'art. 4, comma 1, lettera a) della Legge n.183 del 2010 (Collegato Lavoro).

Inoltre, il committente dovrà verificare prima di avviare il lavoro che il prestatore non abbia già superato il limite massimo di compenso annuale derivante da lavoro accessorio. A tal fine dovrà chiedere al prestatore una dichiarazione in ordine al non superamento dei limiti massimi previsti.


Come si acquistano i buoni lavoro e come si riscuotono


Oltre al buono lavoro classico del valore nominale di 10 euro, esistono anche buoni multipli del valore nominale di 50 euro (pari a 5 buoni non separabili) e buoni del valore nominale di 20 euro (equivalenti a 2 buoni non separabili).

L'acquisto di buoni lavoro può avvenire mediante varie opzioni:
- la distribuzione di voucher cartacei presso le sedi INPS;
- la modalità di acquisto telematico;
- l'acquisto presso i rivenditori di generi di monopolio autorizzati;
- l'acquisto presso gli sportelli bancari abilitati;
- l'acquisto presso tutti gli uffici postali del territorio nazionale.

Ogni opzione prevede una procedura diversa di acquisto. Per un approfondimento sulle procedure consiglio di visitare la sezione dedicata al lavoro accessorio sul sito dell'INPS.

Allo stesso modo, in base alla modalità di acquisto che si sceglierà, bisognerà seguire una procedura apposita per la riscossione dei buoni. Troverete tutte le informazioni sempre sul sito.

riproduzione riservata
Buoni lavoro: come pagare piccoli lavori in casa
Valutazione: 4.83 / 6 basato su 6 voti.
gnews

Commenti e opinioni



ACCEDI, anche con i Social
per inserire immagini
NON SARANNO PUBLICATE RICHIESTE DI CONSULENZA O QUESITI AGLI AUTORI
Alert Commenti
346.646 UTENTI
SERVIZI GRATUITI PER GLI UTENTI
SEI INVECE UN'AZIENDA? REGISTRATI QUI