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Il Bonus Tari, la tassa municipale che serve a sostenere i costi della gestione dei rifiuti urbani, consiste in uno sconto previsto a favore delle famiglie che si trovano in condizioni di difficoltà economica poiché aventi un basso reddito.
In pratica, si prevedono delle condizioni agevolate a favore di determinate categorie.
Nonostante la stretta sul piano finanziario imposta dalla Legge di Bilancio in corso di approvazione, a causa delle limitate risorse a disposizione, il Bonus Tari sembra essere riconfermato per il 2024.
Lo stesso potrà dirsi per altri bonus dedicati alle famiglie più bisognose come il bonus bollette. Vediamo come funziona il Bonus Tari e chi ne ha diritto.
Possono beneficiare del Bonus Tari, introdotto nel 2021 all'interno dei bonus sociali, i nuclei familiari che presentano i seguenti requisiti:
Ricordiamo che per ISEE si intende l'Indicatore della Situazione Economica Equivalente. Esso costituisce un importante strumento per accedere a determinati bonus e agevolazioni.
Permette di conoscere infatti la condizione economica di un determinato nucleo familiare. Serve a calcolare la ricchezza complessiva della famiglia in quanto comprende le proprietà immobiliari, le rendite finanziarie, i conti correnti e redditi di vario genere.
A differenza delle altre agevolazioni, per ottenere le quali è necessario presentare domanda agli Enti preposti, al fine di beneficiare del Bonus Tari non occorre presentare alcuna istanza.
Esso viene infatti erogato in modo automatico a coloro che rientrano nelle fasce di reddito individuate in base a un Isee che deve essere rigorosamente aggiornato.
Ricordiamo che la Tari è una tassa a carattere locale la cui applicazione viene gestita dal Comune in cui l'immobile è situato. Il Comune, pertanto, si occupa delle tariffe, delle esenzioni di pagamento e anche dell'applicazione di eventuali sconti.
Non tutti potranno beneficiare delle medesime riduzioni poiché vi è una forte discrezionalità tra un Comune e l'altro.
Per tutte le informazioni relative all'Ente locale specifico si potrà consultare il relativo portale istituzionale. Ciascun comune deve approvare un apposito regolamento i cui criteri sono stabiliti da Arera, (Autorità di Regolazione per Energia e Reti e Ambiente).
Insomma, non esiste uno sconto specifico in quanto la riduzione viene demandata al Comune di appartenenza. Vi sono Comuni che prevedono ad esempio addirittura l'esenzione totale dal pagamento del tributo nel caso di appartenenza a determinate fasce ISEE.
È prevista inoltre una determinata riduzione per mancato svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti o interruzione del servizio che abbiano determinato previo accertamento da parte dell'autorità sanitaria di un danno o pericolo di danno alle persone o all'ambiente.
In tal caso la Tari è dovuta nella misura massima del 20%.
La Tari può inoltre essere percepita in misura ridotta nelle zone in cui non è effettuata la raccolta. Il tributo dovrà essere versato in misura non superiore al 40%.
Tra le agevolazioni cui si può avere diritto vi è la possibilità di beneficiare di un pagamento rateale con un importo minimo di 100 euro che prevede un'ulteriore dilazione di pagamento rispetto agli standard ordinari.
Tale possibilità viene riconosciuta ai nuclei familiari che si trovano nelle seguenti condizioni:
Le modalità di pagamento del tributo, sia in caso di rateizzazione sia nel caso in cui si possa avvalere del Bonus Tari, sono sempre le stesse e vengono definite dal Comune di appartenenza. Più frequentemente, per adempiere ai propri obblighi nei confronti del Fisco si potranno utilizzare i seguenti modelli: F24, mav o bollettino postale.
Anche se si beneficia del bonus o di rateizzazione, le modalità di pagamento della tassa non variano. Ciascun Comune provvederà a inviare a tutti i residenti tramite servizio postale, una comunicazione contenente l'importo del tributo.
Verranno altresì indicate le modalità per assolvere al proprio obbligo di pagamento.
Quanto detto finora è la prosecuzione di quanto già previsto per gli anni precedenti.
Ci occupiamo ora di altre possibilità di riduzioni che dovrebbero essere introdotte con la Riforma fiscale collegata alla Legge di Bilancio.
Si ipotizza uno sconto pari al 5% fino a 1000 euro sia su Tari che su Imu per coloro che decidono di farsi addebitare il tributo direttamente sul conto corrente.
Siamo a livello di ipotesi ma pare che il Governo voglia contribuire alla lotta all'evasione e allo stesso tempo snellire le procedure per effettuare il pagamento della tassa.
Anche in questo caso saranno gli stessi Comuni a definire l'applicazione concreta della misura a favore di coloro che abbiano autorizzato l'addebito diretto sul conto corrente bancario o postale.
Oltre ai classici canali già menzionati si potrà anche utilizzare il Rid (rapporto interbancario diretto) al fine di rendere il pagamento più immediato.
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