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Con l'approssimarsi del varo della prossima Legge di Bilancio dello Stato per l'anno 2024, molti nostri utenti ci stanno ponendo la domanda se i bonus edilizi saranno prorogati anche nel biennio 2024-2025.
Salvo sorprese dell'ultimo minuto, saranno confermati quelli che ci hanno accompagnato ormai da un paio di decenni: il Bonus Ristrutturazioni 50% e l'Ecobonus 65%, per tutti gli altri ci saranno dei tagli come il Bonus Mobili o non saranno confermati.
Caminetto a bioetanolo in soggiorno
È di recente attualità le restrizioni e le limitazioni poste in essere da parte di molte regioni italiane contro l'accensione dei vecchi impianti a biomasse come i camini, le stufe, le caldaie, ecc. per le emissioni di polveri sottili che rilasciano in atmosfera durante la combustione, anche in ottemperanza delle direttive europee in materia di inquinamento ambientale.
Non tutti sanno che la sostituzione di un vecchio generatore di calore a biomassa con uno a 4 stelle, con la certificazione ambientale (rendimento superiore al 70%), compreso l'installazione, si può beneficiare della detrazione fiscale del 50% della spesa sostenuta in dieci rate annuali di pari importo.
Vecchia stufa a legna
Certo il fascino del camino aperto con la fiamma viva a vista e lo scoppiettio della legna lo si perde un po', ma dare un piccolo contributo all'ambiente è diventato di vitale importanza.
Discorso diverso per i generatori a biomassa di nuova installazione che devono rispondere a dei requisiti più rigidi e avere tutte e cinque le stelle certificate.
Anche in questo caso, l'acquisto e l'installazione, ma anche tutte le spese inerenti come la produzione della documentazione tecnica necessaria, compreso il posizionamento della nuova canna fumaria, tutte le opere idrauliche e murarie occorrenti per l'installazione, la direzione dei lavori e così via, possono beneficiare della detrazione fiscale del 50% della spesa sostenuta, sempre in dieci rate annuali di pari importo.
L'installatore qualificato, al termine della posa del generatore a biomassa sia che si tratti di sostituzione che di nuova installazione, è tenuto a rilasciare la Dichiarazione di Conformità ai sensi del D.M. 37/2008 e l'Integrazione del Libretto d'Impianto.
Per beneficiare della detrazione fiscale del 50%, è necessario effettuare il pagamento tramite bonifico parlante (bancario o postale) e riportare i seguenti dati:
Al termine dell'intervento, ed entro 90 giorni dalla data di ultimazione dei lavori, è obbligatoria la trasmissione dei dati tecnici del generatore sostituito o di nuova installazione al portale online dell'Enea.
Se i lavori di sostituzione del vecchio generatore a biomassa o la nuova installazione non sono associati a interventi di maggiore consistenza e peso urbanistico, dove è obbligatorio richiedere un idoneo provvedimento autorizzativo comunale (tipo la Cila, la Scia, il Permesso a Costruire, ecc.), è necessario redigere una apposita autocertificazione di Atto Notorio.
In tale autocertificazione vanno riportati:
Per maggiori chiarimenti e delucidazioni in merito alla compilazione dell'autodichiarazione, può essere di aiuto leggere un articolo specifico, che trovate cliccando qui.
Un'ulteriore precisazione va fatta. Suddetto Atto Notorio non va inviato a nessun ente ma va conservato nell'archivio personale di casa insieme a tutti gli altri documenti come le fatture, le copie dei bonifici parlanti, la dichiarazione di conformità dell'installatore e la ricevuta dell'invio dei dati tecnici del generatore a biomassa all'Enea.
I controlli da parte dell'Agenzia delle Entrate hanno tempi piuttosto lunghi: 10 anni.
È necessario, quindi, tenerli custoditi per l'intero periodo.
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