Bonus prima casa avendone già una: quando è possibile?
Per beneficiare del bonus prima casa non si deve avere altro immobile nel Comune dove si trova la casa per la quale si intende fruire delle agevolazioni. Inoltre, non si deve possedere altro immobile, su tutto il territorio nazionale, per il quale si è già fruito dei benefici prima casa.
Sul nuovo acquisto si potrà fruire del bonus prima casa purché si abbia la residenza nel Comune dove la stessa è situata o si trasferisca la residenza nel termine di 18 mesi.
La legge ritiene dunque che non si debba necessariamente vivere nella prima casa.
La prima casa non deve costituire per forza abitazione principale.
Dunque, il primo punto da chiarire è che si può vivere altrove. Non solo: la legge consente anche di affittare l'abitazione acquistata con agevolazioni senza perdere i vantaggi conseguiti.

Fatta questa breve premessa, vediamo che succede se si è proprietari di altra abitazione concessa in affitto.
Ce lo dice la Corte di Cassazione con l'ordinanza 19989/18 del 30 luglio 2018: si può fruire del bonus prima casa anche se si possiede altra casa data in locazione.
Per il riconoscimento del beneficio prima casa il possesso di altro immobile non costituisce di per sé motivo ostativo, purché l‘interessato dimostri di non poter vivere in tale alloggio. Per stabilire se vi è il diritto o meno all'agevolazione sulle imposte, si deve fare riferimento all'idoneità della casa a essere abitata. Questa idoneità non sussiste nel caso di immobile concesso in locazione a terzi con contratto regolarmente registrato.
La nozione di abitazione cui fa riferimento la legge per stabilire i requisiti necessari ai fini del bonus è collegata alla effettiva idoneità dell'alloggio, dal punto di vista materiale e giuridico, a soddisfare le esigenze abitative del soggetto. Se l'immobile è concesso in locazione, l'idoneità in questione non sussiste. Di conseguenza la Cassazione non ravvisa dei motivi per poter escludere l'applicazione del beneficio fiscale.