Mercato tutelato: slitta la scadenza fissata a gennaio 2024
Era cosa ormai data per certa che, dal gennaio 2024, non sarebbe più esistita la distinzione tra mercato libero e mercato tutelato.
Col nuovo anno, sarebbe infatti restato solo il mercato libero dell'energia per circa 9 milioni di famiglie.
Ma c'è un contrordine verso questa bomba sociale, come era stato definito il passaggio al libero mercato.
Il ministero dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, ha infatti preannunciato che, tra le misure presenti nel prossimo Decreto Energia, ci potrebbe essere anche una ulteriore proroga di 6 mesi per il passaggio al solo mercato libero.
Ciò significa che fino a giugno 2024 sarà ancora possibile restare nel mercato tutelato, ovvero il mercato dell'energia in cui le tariffe sono fissate dall'Autorità dell'Energia e non lasciate alla libera offerta e alla concorrenza tra fornitori.
Ricordiamo un attimo le principali differenze tra le due tipologie di mercato.
Nel Mercato Tutelato, il costo della componente energia viene stabilito dall'ARERA, l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambienti, prendendo come riferimento l'andamento di mercato. Obiettivo di questo sistema, che fino alla fine degli anni '90 era l'unico in essere, è evitare impennate e/o speculazioni per tutelare così il consumatore.
Nel Libero Mercato, invece, sono gli stessi fornitori che stabiliscono il prezzo dell'energia. Di conseguenza, in questo tipo di sistema, c'è un tasso di competitività molto alto.
All'inizio, la richiesta di uscita dal mercato tutelato era arrivata dalla Commissione Europea ed era uno degli obiettivi del piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Ora, la richiesta di avere una ulteriore proroga di altri 6 mesi è arrivata da ARERA.
Il motivo? Sarebbe troppo complesso gestire le gare in un lasso di tempo così ristretto.