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Bollette a 28 giorni: il Tar del Lazio blocca rimborsi ai consumatori

Bollette a 28 giorni: con ordinanza del Tar del Lazio viene sospeso il rimborso riconosciuto agli utenti per la pratica illegittima delle compagnie telefoniche.
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Bollette a 28 giorni: ecco le ultime novità


La vicenda delle bollette ogni 28 giorni è giunta ad una tappa fondamentale.
Con l'ordinanza del 12 febbraio scorso il Tar del Lazio respinge i ricorsi presentati dalle compagnie telefoniche e conferma l'efficacia della delibera del 15 marzo 2017, con la quale l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni imponeva la fatturazione su base mensile.

Bollette telefoniche e Tar del Lazio
Non è dunque corretta la fatturazione ogni quattro settimane, diventata prassi per molte compagnie telefoniche ai danni dei consumatori.
La battaglia in corso tra utenti e operatori della telefonia non è ancora finita, poiché molte sono le questioni da risolvere.
Innanzitutto resta il problema degli aumenti delle tariffe praticati dalle aziende e dei rimborsi delle somme indebitamente percepite dalle compagnie, che i consumatori attendono da tempo.

Su quest'ultimo punto le novità non sono positive. Il Tar del Lazio, intervenuto sulla questione, ha sospeso in via cautelare la delibera Agcom del 19 dicembre 2017 che sanciva, a carico delle aziende telefoniche, l'obbligo di restituire i soldi agli utenti, nella prima bolletta con cadenza mensile.
La decisione del Tar del Lazio è dipesa dal timore di incidere negativamente sugli andamenti contabili delle aziende, visto l'elevato ammontare dei rimborsi. L'invio di una bolletta ogni 28 giorni, anziché ogni mese, ha comportato di fatto, un incremento delle tariffe per l'utente, del 8.6%.
Per il cliente vuol dire infatti pagare una mensilità in più nell'arco dell'anno, senza alcun valore aggiunto nei servizi offerti.
Autorizzare i rimborsi avrebbe significato per le aziende telefoniche esborsi di centinaia di milioni di euro.

La questione verrà discussa nel merito con udienza già fissata per il 31 ottobre. Si dovrà attendere fine anno per poter definire la faccenda, anche se il decreto fiscale 148/2017 convertito con la legge 172/2017 ha già detto basta alle bollette a 28 giorni. La legge ha infatti previsto, come obbligatoria, la fatturazione mensile o con multipli per gli operatori di telefonia fissa o mobile, le reti televisive e comunicazioni.

Le aziende dovranno adeguarsi alla normativa entro il termine di 120 giorni, a decorrere dalla entrata in vigore della legge (il 6 dicembre).
A partire dal 4 aprile 2018, dunque, gli operatori inadempienti dovranno versare a ciascun consumatore un indennizzo forfettario pari a 50 euro, maggiorato di 1 euro per ogni giorno di ritardo. I consumatori non devono infatti subire alcun pregiudizio a causa del ritardato adeguamento delle tariffe.

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Bollette a 28 giorni: il Tar blocca i rimborsi
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