Micelio: nuovo materiale isolante per un'edilizia sostenibile

Come usare il micelio nell'edilizia sostenibile

Il nuovo isolante del futuro è il micelio dei funghi. Con questa novità della bioedilizia si potrà letteralmente affermare che il boom edilizio farà "spuntare le case come i funghi".

Micelio dei funghi come isolante: cos'è?

Il micelio dei funghi sarà il rivoluzionario isolante del futuro, sostituendo i tradizionali materiali coibentati in plastica e schiuma. Questi pannelli isolanti sono prodotti facendo crescere il micelio su substrati organici come segatura o materiali di varia natura.

Struttura del micelio dei funghi

I filamenti crescono a un ritmo di 6 mm al giorno, seguendo la forma di uno stampo, prima di essere essiccati per ottenere pannelli rigidi con una struttura porosa. La composizione del substrato influisce sulle proprietà tecniche del materiale finale, offrendo una vasta gamma di prodotti per un'edilizia di origine naturale.

Le innovazioni includono la "coltivazione in stampi" e la creazione di capotti termici autogenerati, come nel caso di una casa a New York in cui il micelio si è sviluppato nell'intercapedine delle pareti. Altre aziende sfruttano la stampa 3D, mescolando il micelio con substrati vegetali e stampandolo per creare isolanti personalizzati.

Questa tecnologia promettente offre un'alternativa sostenibile per l'isolamento termico nell'edilizia del futuro.

Il micelio dei funghi è una scelta sostenibile

Questi prodotti ecologici sono completamente naturali e superano i materiali petrolchimici e plastici in termini di efficienza.
Il micelio dimostra di essere un isolante acustico e termico di prima classe, resistente alle variazioni di temperatura, superando la fibra di vetro, la lana minerale e il polistirolo estruso.


La durabilità e le prestazioni a lungo termine dei materiali a base di micelio sono paragonabili a quelli sintetici, e offrono anche sicurezza, prevenendo la formazione di fumi tossici in caso d'incendio.

Inoltre, il processo di crescita del micelio ha un impatto minimo in termini di CO2, rendendolo un'opzione sostenibile.
Infine, i costi di produzione sono notevolmente inferiori ai materiali sintetici, aprendo la strada a interventi di isolamento competitivi su larga scala. In pratica moltissimo pro e praticamente nessun contro.