In cosa consiste il bilancio ecologico di un'abitazione

Per costruire in maniera ecosostenibile ogni tecnico, prima di scegliere i materiali da utilizzare dovrebbe fare un bilancio ecologico dell'edificio progettato.
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Progettare in modo ecologico


Progettare in modo sostenibile non vuol dire soltanto ridurre il consumo di energia necessario al il riscaldamento e raffrescamento degli ambienti di una casa.

Bilancio ecologico In un progetto si deve prestare molta attenzione soprattutto alla scelta dei materiali e al loro utilizzo, così da limitarne gli sprechi.

Sono davvero pochi i casi in cui, quando si costruisce un edificio, si tiene conto anche degli effetti ecologici, ovvero dell'impatto ambientale dei materiali e della struttura di un fabbricato.

Molte scelte progettuali vengono fatte prediligendo l'aspetto estetico, funzionale ed economico, tralasciando invece quello ambientale/ecologico.

Questo atteggiamento porta alla realizzazione di singole case ed edifici apparentemente perfetti e funzionali ma che in realtà celano un grande deficit sotto il profilo del rispetto per l'ambiente.


Cos'è il bilancio ecologico


Un bilancio ecologico analizza l'intera vita di un elemento dell'edificio, partendo dalla sua produzione fino al suo smaltimento.

In genere quest'analisi si compone di tre fasi importanti:
- il bilancio tecnico:- il bilancio del rendimento;- il bilancio di valutazione.

Per quanto riguarda l'aspetto progettuale, prima di operare qualsiasi tipo di scelta, è fondamentale confrontare la possibilità di impiegare materiali differenti nel contesto dello stesso edificio, così da riuscire a stimare in che percentuale ogni singolo materiale contribuisce all'inquinamento ambientale generato dall'edificio nel suo complesso.

I parametri d'inquinamento che vengono presi per il calcolo sono generalmente indicati dai produttori, sulla base di unità di misura molto utilizzate in edilizia come 1 m3 e 1 kg scelte in funzione del materiale utilizzato.


Come si esegue un bilancio ecologico


La prima cosa da fare quando ci sia appresta a eseguire un bilancio ecologico è quella di analizzare il ciclo di vita dell'intero edificio, considerando i singoli materiali che lo compongono e valutando anche la possibilità di riciclaggio del materiale e la sua durata.

Ogni materiale, a seconda della funzione che dovrà assolvere all'interno dell'edificio, avrà una vita più o meno breve. Un classico esempio è quello delle tavole di legno che, se adoperate come pavimento, possono resistere per circa 50 anni.
Le stesse, utilizzate come rivestimento in facciata, possono rimanere intatte fino a 70 anni circa. Questo lasso di tempo è strettamente legato alle condizioni climatiche a cui le tavole di legno sono esposte e dai trattamenti eseguiti.

Considerazioni sul bilancio ecologico riutilizzo del calcestruzzoAnche gli elementi più impensabili si possono riciclare. Il calcestruzzo, per esempio, viene visto come un materiale non riutilizzabile.
In realtà, una volta terminato il suo ciclo di vita, viene adoperato come additivo nella produzione di nuovo calcestruzzo.

Questo criterio di riutilizzo, può essere applicato a qualsiasi tipo di materiale: da quelli di origine plastica, al legno, al metallo etc.

Ogni elemento costruttivo avrà un suo ciclo di vita, delle caratteristiche e verrà riutilizzato, se è possibile, in modo diverso anche in altri ambiti che non riguardano l'edilizia.

Ciclo di vita dei materiali nel bilancio ecologicoFacendo sempre riferimento alla vita dei materiali, un'altra cosa importante da considerare è l'utilità ai fini del riciclaggio, ovvero la possibilità che i materiali, una volta terminato il loro ciclo di vita, se riciclati possono ritornare al loro stato più puro possibile.

I materiali compositi o quelli di rifinitura hanno una durata limitata nel tempo e non godono di questa proprietà.

Durante il loro utilizzo, sono spesso soggetti a opere di sostituzione, per lavori di manutenzione o di ristrutturazione, anche se non hanno ancora raggiunto il termine della loro vita.
Alcuni studi hanno scoperto che proprio questi materiali confrontati con la struttura portante di un edificio in realtà provocano un inquinamento ambientale maggiore, pertanto la loro sostituzione senza giusta causa andrebbe limitata quanto più possibile.

Obiettivo del progettista, sia esso ingegnere o architetto, sulla scorta di tutte queste considerazioni, dovrebbe essere quello di trovare delle soluzioni progettuali che tengano conto in primis dei parametri d'inquinamento ambientale, cercando di preferire i materiali riciclabili.

Eseguire un bilancio ecologicoIn questo modo si limiterebbe notevolmente sia lo spreco di energia legato alla fase di smaltimento dei prodotti messi in disuso, sia lo spreco degli stessi, perché il riuso prevede appunto un'utilizzazione del materiale una volta terminato il suo ciclo di vita, in tutte le sue componenti, anche in ambiti diversi da quello strettamente legato al mondo dell'edilizia.

Inoltre, in un bilancio ecologico vengono analizzate anche le possibili utenze future :

- consumo energetico per la climatizzazione (kWh/(m2 anno)
- consumo di energia elettrica per l'illuminazione, apparecchiature, pompe, ecc
- emissioni dovute alla climatizzazione (CO2, NOx, SO2)
- emissioni dovute alla produzione di energia elettrica
- consumi idrici (litri/(persona anno)
- quantità di acque emesse nella fognatura (litri/(persona anno)

Tutti questi sono parametri fondamentali che cambiano notevolmente l'impatto ambientale di un edificio sul contesto territoriale circostante, soprattutto se parliamo di una nuova costruzione.

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Bilancio ecologico di un edificio
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