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Il bambù viene impiegato come materiale da costruzione da millenni tra le popolazioni asiatiche, grazie al fatto che a quelle latitudini è presente in grandi quantità.
Si tratta di un materiale che si presta a vari usi e da ciò deriva il suo impiego nei settori più disparati.
In Occidente l'uso di questo materiale è relativamente recente, ma si sta man mano diffondendo, soprattutto da quando si è iniziata ad avere una sempre maggiore attenzione ai temi ambientali e alla bioedilizia, grazie ai molti vantaggi che esso offre da questo punto di vista.
Molta dell'architettura tradizionale in Cina è stata costruita in bambù, ma nel corso del tempo la fiducia in questo materiale era andata scemando per due motivi: da un lato la facilità con cui è attaccato da funghi e dall'altro il fatto che si fosse diffuso soprattutto come materiale per la costruzione di baraccopoli.
Di recente, però, il potenziale di questo materiale ha fatto sì che esso riprendesse quota e si diffondesse anche nelle strutture realizzate da grandi architetti.
Il padiglione ZERI all'Expo 2000 di Hannover dell'architetto Simon Velez, ad esempio, è stato realizzato con una struttura in bambù, così come il padiglione Bamboo Stalactite realizzato dall'architetto vietnamita Vo Trong Nghia per la sedicesima Biennale di Architettura di Venezia.
In Italia un esempio di struttura simile in bambù è quella del padiglione di Vergiate, in provincia di Varese, nato da una proposta formativa learning by doing promossa e realizzata dall'Associazione Emissionizero, all'interno del Bosco delle Capre nel del Parco del Ticino.
A livello strutturale questo materiale garantisce un'ottima resistenza alla trazione e alla torsione, come tutti i vegetali a sezione circolare.
A ciò si aggiunge la sua grande elasticità, che rende antisismiche le strutture in bambù.
Non a caso questo materiale viene definito “acciaio vegetale”.
L'acciaio vegetale sta vedendo largo impiego anche in bioedilizia per la costruzione di case ecologiche.
Le strutture che abbiamo menzionato sono state realizzate con bambù trattato mediante fumigazione, per la stabilizzazione degli agenti biotici e sono state erette non come si fa per le altre strutture, cioè partendo dalle fondazioni per arrivare al tetto, ma al contrario, per motivi statici.
Infine, la leggerezza rende questo materiale anche facilmente trasportabile e adatto particolarmente alla realizzazione di strutture temporanee.
Il bambù ha una sostenibilità economica, sociale e ambientale.
La pianta di bambù, infatti, ricresce molto velocemente e il raccolto agricolo annuale dei culmi di 4-5 anni dà reddito agli agricoltori del posto.
Recidere la pianta, inoltre, è utile anche a far si che essa si riproduca molto più velocemente.
Si tratta, quindi, di un materiale che ha un alto tasso di rinnovabilità e un impatto ecologico vicino allo zero, se si pensa che alla fine del ciclo di vita dell'oggetto per cui è stato impiegato può essere ancora utilizzato in upcycling o a limite come sostituto ecologico per carburanti fossili in impianti di energia a biomassa.
Ulteriore vantaggio offerto dal bambù è la sua rinomata capacità di assorbimento di CO2, restituendo ossigeno all'ambiente in quantità pari anche al 35% in più rispetto ad una stessa superficie ricoperta di altre specie arboree.
Il mondo Occidentale ha avuto inizialmente qualche remora nei confronti di questo materiale così leggero.
Col tempo esso si è fatto strada, comparendo sempre più spesso nelle nostre case, innanzitutto come materiale per le finiture e i complementi di arredo o a volte come elemento che fa da filtro tra due ambienti.
Uno degli impieghi più diffusi del bambù è quello per la produzione di parquet.
Il parquet realizzato con questo materiale non ha nulla da invidiare a quelli in legno, sia per performance tecniche che per estetica.
Inoltre, esso è adatto a tutti gli ambienti, sia di stile classico sia di stile moderno.
Un primo esempio che vi proponiamo è la linea di parquet in bambù di Armony Floor
Ancora, un'altra azienda che ha scommesso su questo materiale per i suoi prodotti è MOSO , con la linea MOSO Bamboo Solida, che ha raggiunto la certificazione FSC, il più importante marchio di qualità ecologica per l'approvvigionamento sostenibile del legno.
MOSO Bamboo Solida, oltre a tutte le proprietà già dette, offre anche un basso livello di emissione di VOC, garantendo nelle nostre case anche una migliore qualità dell'aria.
Molti sono anche gli oggetti di design e le finiture realizzate con questo materiale.
Un esempio sono le lampade in bambù, come QIE BAMBOO, lampada a sospensione a LED in calcestruzzo e bambù di BENTU DESIGN .
Un altro esempio valido è Bamboo Square di FORESTIER lampada da tavolo totalmente realizzata in bambù.
Molti arredi per esterno sono realizzati in bambù, per la sua resistenza alle intemperie, come alcuni divani per esterni CANTORI spa .
L'azienda danese MASSIMO COPENAGHEN propone tappeti fatti a mano in fibra di bambù.
Infine, si vedono spesso anche piccoli esemplari di bambù in vaso ad ornamento delle varie stanze della casa, dove, oltre ad avere un effetto estetico piacevole, ci aiutano anche a rendere più salubre l'aria.
La recente diffusione del design organico e dello stile Urban Jungle hanno portato il bambù a diventare un motivo decorativo molto inflazionato.
Lo ritroviamo in queste carte da parati molto grafiche di Wall&Deco collezione ContemporaryWallPaper 2010,
o anche nella linea molto elegante Bamboo di OFFICINARKITETTURA e in quelle colorate di LGD01 .
Lo stesso tema ritorna anche in tre dimensioni con 3DSURFACE pannello con effetti tridimensionali.
e nel pannello acustico decorativo in feltro Bamboo di MADE DESIGN BARCELONA.
Per finire, possiamo completare il nostro arredamento con portavasi a forma di bambù, come la linea disegnata dallo studio francese Tous Les Trois, realizzata in polietilene e distribuita da Slide design srl
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