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Gli ascensori inclinati sono una particolare tipologia di mezzi di sollevamento in un certo senso intermedia tra l'ascensore vero e proprio e un tapis roulant per il trasporto dei pedoni, molto comuni ad esempio negli aeroporti, nelle grandi stazioni ferroviarie o nei tunnel della metropolitana.
Come dice il nome, la loro caratteristica principale consiste proprio nel superare dislivelli inclinati con una pendenza minima di 15° e massima di circa 75°.
Concettualmente affini alle funicolari sono però pensati per traffici passeggeri assai più ridotti.
Attualmente il loro campo principale di utilizzo riguarda il trasporto pubblico, in particolare nelle città medievali arroccate sulla cima di una collina: troviamo ascensori inclinati in diverse città italiane tra cui Genova e Frosinone.
Altre applicazioni possono essere:
Dal punto di vista tecnico e costruttivo l'ascensore inclinato è formato da una o più cabine con le pareti ed eventualmente il soffitto con ampi pannelli vetrati per consentire una visione panoramica del paesaggio circostante.
Possono avere porte scorrevoli automatiche con accesso frontale o laterale: quest'ultima opzione è ovviamente più comoda in ambito urbano perché non occorre voltare la cabina in base al senso di marcia, semplificando notevolmente la manovra.
La tipica bottoniera di comando comprende un citofono di emergenza per parlare con un operatore in caso di arresto e prevede spesso tre pulsanti: apertura/chiusura delle porte, su e giù.
La forma della cabina è molto variabile in base al contesto e alle esigenze del committente: se ne trovano di quadrate, rettangolari o circolari, con il soffitto piano oppure bombato.
In ogni caso in questi ascensori si cerca sempre di coniugare la praticità di funzionamento con l'estetica ed il design, come si nota nelle soluzioni di Ascensori Falconi SA.
In base alla velocità dell'impianto e alla lunghezza del percorso sono talvolta previsti posti a sedere su appositi seggiolini e inoltre sbarre o maniglioni a cui aggrapparsi durante la marcia.
La capienza delle cabine non supera in genere le sei persone, con una la velocità massima di quattro metri al secondo.
Quando sono in movimento le cabine scorrono su binari simili a quelli dei treni o delle funicolari, il percorso può anche presentare curve o pendenze variabili per adattarsi al terreno o evitare ostacoli fissi come alberi o edifici.
Il meccanismo di sollevamento è a fune oppure a cremagliera ed è ovviamente dotato di freni di emergenza con meccanismo di arresto anticaduta.
Un ascensore a cremagliera è generalmente installato nei percorsi più lunghi, accidentati o con pendenze variabili. Negli altri casi si usa invece un argano molto simile a quello dei comuni ascensori verticali.
In ogni caso il meccanismo è completamente automatizzato e non richiede la presenza di addetti alla manovra, ma si può prevedere una sala di controllo e un impianto di sorveglianza con telecamere a circuito chiuso nel caso di ascensori pubblici particolarmente frequentati o aperti 24 ore su 24.
Gli ascensori inclinati sono ancora piuttosto rari nell'edilizia residenziale, perché si tratta di macchinari costosi destinati soprattutto al trasporto pubblico urbano, alle infrastrutture o alle strutture ricreative di alta fascia.
A volte risulta tuttavia una soluzione conveniente. Questo si verifica soprattutto in due casi: nelle grandi ville private posizionate una scogliera oppure dotate di un ampio parco sul fianco di una collina o nei comprensori residenziali con strade particolarmente ripide.
La prima soluzione è stata realizzata dall'azienda Maspero Elevatori ad esempio in una villa privata a Lugano, in cui si è costruito un ascensore panoramico con la cabina interamente vetrata per godere della splendida vista sul lago.
Altri due esemplari si trovano nell'atelier di Renzo Piano a Genova e a Villa Carlotta a Tremezzo in provincia di como, attualmente adibita a museo.
Nel secondo caso, per un comprensorio esistente occorre accordarsi tra i proprietari, mentre per una nuova lottizzazione si può prevedere l'impianto fin dalla fase progettuale: in questo modo si abbattono i costi e l'investimento risulta molto conveniente.
Analogamente agli ascensori condominiali, si può consentire l'accesso ai soli residenti con apposite chiavi o schede a lettura magnetica.
La progettazione, installazione e montaggio degli ascensori sia verticali che inclinati sono regolati dalla normativa europea UNI EN 81-22-2014, che contiene anche le prescrizioni di sicurezza.
Gli ascensori inclinati sono decisamente più facili da montare e gestire rispetto ad altri sistemi di sollevamento.
La loro installazione generalmente non richiede massicce opere murarie come fosse di fondazioni o muri di contenimento, ma il percorso dev'essere ovviamente sgombro da ostacoli per consentire la posa dei binari. La progettazione esecutiva va però affidata a un'azienda specializzata. L'ascensore finito è inoltre dotato di schede tecniche e di sicurezza, manuale d'uso e certificato di esecuzione a regola d'arte.
Il montaggio è molto rapido e avviene solitamente in circa 15 giorni lavorativi.
La manutenzione richiesta è simile a quella degli ascensori verticali, cioè almeno una visita ogni sei mesi per il controllo generale dell'impianto che comprende:
Ogni due anni occorre invece un sopralluogo più approfondito da parte di un operatore autorizzato, che rilascia o meno il benestare all'uso dell'impianto.
La manutenzione ordinaria come la lubrificazione delle parti meccaniche in movimento o la sostituzione delle componenti elettriche ammalorate è invece gestita in base alla frequenza d'uso o alla destinazione dell'impianto: un ascensore pubblico tende infatti a usurarsi più in fretta anche a causa dei possibili atti di vandalismo.
Il costo d'installazione di un ascensore inclinato è influenzato da numerosi fattori tra cui:
Il costo per un modello base è di circa 30.000 €.
Le spese di gestione, che comprendono l'energia elettrica per il funzionamento, la manutenzione ordinaria e straordinaria e le certificazioni a norma di legge, si aggirano invece sui 2.500/3.000 € annui.
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