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In questi ultimi anni sono proliferati mercatini ed aste online di oggetti di modernariato molto richiesti da architetti, collezionisti, appassionati del genere. Per modernariato si intendono tutti quegli oggetti che sono stati prodotti dopo il 1930 siano essi mobili, complementi d'arredo, gioielli, vestiti e cose di casa.
C'è chi chiama questi oggetti vintage ma il concetto è sempre lo stesso.
In particolare, in questo articolo, ci si riferisce a tutti quei prodotti realizzati in modo industriale tra gli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta, figli di un periodo di grande fervore intellettuale e di grande sperimentazione nella forma e nel concetto dell'oggetto stesso, nella materia con cui venivano realizzati, nei colori alla moda di quei tempi.
Architetti, artisti e industriali illuminati hanno prodotto in questi anni non solo arredamenti futuristici ed ancora del tutto contemporanei, ma importanti oggetti e complementi d'arredo che accompagnando la vita quotidiana delle persone, la miglioravano per il loro design e la loro forma ergonomica, per la leggerezza dei nuovi materiali da costruzione, per il prezzo accessibile di un prodotto realizzato industrialmente su larga scala.
Architetti e designer del calibro di Joe Colombo, Marco Zanusso, Enzo Mari e molti altri hanno prodotto oggetti straordinari.
Tanti di questi oggetti sono usciti di produzione, molti altri vengono ancora prodotti sul disegno originale.
Chi apprezza questi oggetti cerca il pezzo originale e lo acquista nei mercatini di modernariato organizzati ormai in quasi tutte le città italiane o in negozi e aste virtuali in internet.
Dare un valore a questi oggetti non è facile.
Ci sono due metri di misura: uno oggettivo e uno sentimentale. Il metodo oggettivo si basa sul valore commerciale dell'oggetto che dipende da diversi fattori: l'anno in cui è stato fabbricato, il numero di oggetti ancora in circolazione, lo stato in cui si trova l'oggetto, la presenza o meno dell'imballaggio, la richiesta del prodotto da parte di altri collezionisti.
Il valore affettivo è invece collegato al valore soggettivo che si vuole attribuire a quell'oggetto: i ricordi ad esso legati, il particolare trasporto emotivo che quel prodotto suscita nella persona, l'estetica, la funzione che gli si vuole ridare, il valore culturale attribuitogli.
Riconoscere un oggetto di modernariato è facile. Bisogna prendere quante più informazioni possibili studiando libri o informandosi su appositi siti Internet ad essi dedicati, dove si può scoprire per esempio l'anno di costruzione, i colori originali in cui veniva prodotto l'oggetto, il posto dove veniva apposto il marchio di fabbrica e la sua dicitura.
Questi oggetti possono far parte di una collezione o arricchire le stanze che abitualmente viviamo.
Sono oggetti di uso quotidiano i quali hanno avuto un passato, sono stati toccati ed amati da altre persone prima di noi, oggetti che hanno una storia, che può continuare vivendo nelle nostre case.
Molto spesso sono cose di cui altre persone si disfano, perché vecchie.
Chi acquista questi oggetti di solito è una persona che ha una cultura in merito, che conosce il perché, il quando e il come è stato costruito, quale materiale è stato utilizzato, con quale colore è stato prodotto il primo esemplare, qual' è l'architetto che l'ha ideato e la casa madre di costruzione.
Alcuni di questi oggetti di arredamento sono del tutto attuali e quindi possono essere messi tranquillamente vicino a quelli a noi più contemporanei.
Altri devono essere contestualizzati.
Per essi sarebbe meglio creare un angolo apposito, che permetta di apprezzarli al meglio.
Come abbiamo detto prima, gli oggetti di modernariato possono essere tavoli, sedie, divani, scrivanie, tappeti ma anche piccoli elettrodomestici come: telefoni, giradischi, radio, televisioni, frigoriferi, lampade, lampadari e quant'altro il cui design ha fatto storia.
In merito a questi oggetti si deve dire che, essendo stati dimenticati per tanto tempo, possono non essere funzionati al momento dell'acquisto.
Si può rimediare comprando i componenti messi in vendita da chi ha lo stesso oggetto, ma poiché si trova in cattive condizioni, ne vende solo le parti interne.
Sedie e divani che presentano una tappezzeria logora dal tempo che è passato, possono essere rifoderate andando a cercare stoffe moderne ma dal disegno contemporaneo al pezzo da rivestire. Tavoli, mobili, librerie possono essere riutilizzati così come si trovano, se non troppo rovinati, altrimenti si cercheranno mani esperte che li ripuliranno dai danni che il tempo può loro aver causato.
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