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Utilizzata da secoli per la copertura dei tetti e per pavimentazioni di pregio, l’ardesia continua a essere uno dei materiali più usati in determinati contesti edilizi, grazie alle sue qualità tecniche e decorative.
Uso decorativo dell'ardesia in giardino - Foto Granulati Zandobbio
Le sue tonalità scure e la superficie elegante la rendono adatta tanto alle architetture tradizionali quanto a quelle contemporanee, mentre la versatilità ne consente l’uso in coperture, rivestimenti, giardini e design d’interni.
Inoltre, è un materiale eco-compatibile e durevole, che richiede poca manutenzione e garantisce prestazioni elevate nel lungo periodo, confermandosi una scelta affidabile per progetti di qualità.
L’ardesia è una roccia metamorfica di origine sedimentaria, formata principalmente da argille e minerali come quarzo e clorite, che si compattano nel tempo sotto forte pressione.
Si tratta di una roccia metamorfica compatta e impermeabile, resistente al gelo, agli sbalzi termici e al tempo.
Ardesia come si può presentare in natura - Foto Pixabay
Il suo colore tipico è il grigio antracite, ma può variare dal nero profondo al verde o al bluastro, a seconda della composizione minerale.
È caratterizzata da una struttura a lastre sottili e regolari, facilmente divisibili, che la rendono ideale per coperture e rivestimenti.
Resistente all’acqua, al gelo e agli sbalzi termici, l’ardesia unisce eleganza e durabilità, trovando ampio impiego sia in edilizia tradizionale che nel design contemporaneo.
In edilizia, l’ardesia si distingue per una combinazione unica di proprietà fisiche e meccaniche che ne garantiscono la durabilità nel tempo.
Parete rivestita in ardesia - Foto Pixabay
Ha una struttura lamellare compatta, che consente di tagliarla in lastre sottili e regolari mantenendo un’elevata resistenza meccanica.
La densità media varia tra 2,7 e 2,9 g/cm³, mentre la resistenza a compressione può superare i 100 MPa, valori che la rendono idonea a coperture, pavimentazioni e rivestimenti soggetti a sollecitazioni.
È impermeabile all’acqua grazie alla sua bassissima porosità (inferiore al 0,5%) e altamente resistente agli agenti atmosferici, al gelo e agli sbalzi termici.
L’inerzia chimica la rende insensibile all’azione di acidi deboli e inquinanti atmosferici, garantendo un’ottima stabilità cromatica nel tempo.
Dal punto di vista termico, l’ardesia offre una buona inerzia e bassa conducibilità, contribuendo all’isolamento naturale delle strutture.
È inoltre ignifuga e incombustibile (classe A1 secondo le norme europee), qualità che ne amplia l’utilizzo in contesti architettonici soggetti a normative antincendio.
Questo materiale naturale è molto apprezzato per la realizzazione di pavimenti sia interni che esterni, grazie alla sua resistenza meccanica, bassa porosità e stabilità dimensionale.
Pavimentazione in ardesia - Foto Pixabay
Le lastre, generalmente calibrate e trattate con finiture superficiali differenti, offrono una grande varietà estetica e si adattano a contesti architettonici moderni e rustici.
Negli ambienti interni, la pavimentazione in ardesia si distingue per l’aspetto elegante e materico, con tonalità che vanno dal grigio grafite al nero intenso, fino a sfumature verdi o ruggine.
È particolarmente adatta a cucine, saloni e zone di passaggio grazie alla buona resistenza all’usura e alla facilità di pulizia.
All’esterno, invece, le lastre naturali offrono un’eccellente aderenza antisdrucciolo anche in presenza di acqua o ghiaccio, rendendola ideale per terrazze, vialetti e bordi piscina.
La sua capacità di sopportare cicli di gelo-disgelo senza alterazioni strutturali la colloca tra i materiali più affidabili per pavimentazioni durevoli.
L'ardesia è anche un materiale utile per le coperture edilizie, apprezzato per la sua impermeabilità naturale, la leggerezza e la durabilità secolare.
Piastrella a mosaico in ardesia - Foto ConWire
Le lastre vengono posate su supporti in legno o metallo e fissate con chiodi in rame o acciaio inox, creando un sistema stabile e resistente alle intemperie oppure con piastrelle a mosaico.
Grazie alla struttura lamellare, la copertura assicura un’eccellente tenuta all’acqua e una notevole resistenza al vento, risultando ideale anche in zone esposte a pioggia, neve o forti variazioni termiche.
Dal punto di vista estetico, offre un aspetto elegante e uniforme, con riflessi che cambiano a seconda dell’inclinazione e della luce naturale.
Ciò è ravvisabile anche in quelle di produzione di ConWire.
È inoltre ecologica e riciclabile, non richiede manutenzioni complesse e conserva nel tempo le proprie caratteristiche fisiche e cromatiche, rendendola perfetta per edifici storici e costruzioni moderne.
Utilizzato da secoli nelle zone montane, il tetto in ardesia è una delle soluzioni più affidabili e durature per la copertura degli edifici.
Tetto in ardesia in una casa storica in Germania - Pixabay
Le lastre, leggere ma compatte, vengono sovrapposte in file regolari e fissate con chiodi in rame o acciaio inox, garantendo impermeabilità totale, resistenza al gelo e stabilità anche in presenza di forti venti o carichi di neve.
La diffusione nelle aree alpine e appenniniche deriva dalla capacità del materiale di sopportare condizioni climatiche estreme e di mantenere inalterate le sue proprietà per decenni.
Inoltre, il colore scuro dell’ardesia assorbe il calore solare, favorendo una migliore efficienza termica nelle stagioni fredde.
Oltre alla funzione protettiva, il tetto in ardesia dona un’estetica sobria ed elegante, capace di valorizzare tanto gli edifici storici quanto le architetture contemporanee.
Oltre agli impieghi strutturali, l’ardesia trova largo spazio anche nel campo decorativo, soprattutto per la realizzazione di elementi da giardino.
A tal proposito si consiglia di dare uno sguardo alle lastre di produzione Granulati Zandobbio.
Utilizzo dell'ardesia in un aiuola - Foto Granulati Zandobbio
I ciottoli e le scaglie di ardesia vengono utilizzati per creare vialetti drenanti, aiuole ornamentali o zone di contrasto cromatico tra prato e ghiaia.
La superficie leggermente ruvida e il colore profondo offrono un effetto naturale e raffinato, adatto a giardini moderni come a contesti rustici.
Lastre di maggiori dimensioni possono essere impiegate come pietre da camminamento, bordure per aiuole o muretti a secco, garantendo stabilità e resistenza agli agenti atmosferici.
L’inerzia chimica e la bassa assorbenza la rendono ideale anche per fontane, laghetti ornamentali e pareti d’acqua, dove mantiene intatta la sua bellezza nel tempo senza alterazioni dovute all’umidità o alla luce solare.
Le finiture dell’ardesia influenzano non solo l’aspetto estetico, ma anche le prestazioni del materiale in termini di aderenza, resistenza e manutenzione.
L'ardesia naturale ha una superficie grezza - Foto Pixabay
In edilizia e design si utilizzano principalmente cinque tipi di lavorazione:
A seconda dell’uso, può essere applicato un trattamento idrorepellente o antimacchia, utile per proteggere la superficie e prolungarne la durata nel tempo.
Uno dei vantaggi principali dell’ardesia è la manutenzione minima richiesta nel tempo.
Grazie alla bassa porosità e alla naturale resistenza agli agenti chimici, il materiale non assorbe facilmente sporco o liquidi.
Pulizia dell'ardesia, prima e dopo - Foto Sora
Per la pulizia ordinaria è sufficiente utilizzare acqua tiepida e detergenti neutri, evitando prodotti acidi o a base di candeggina che potrebbero alterarne la superficie.
In ambienti interni è consigliato applicare periodicamente un trattamento protettivo idrorepellente o oleorepellente, utile a preservare il colore e facilitare la rimozione delle macchie.
All’esterno, invece, una semplice lavaggio a pressione moderata elimina residui di muschio o polvere.
Con una corretta cura, l’ardesia mantiene intatte le sue caratteristiche estetiche e funzionali per decenni.
Come ogni materiale naturale, anche l’ardesia presenta vantaggi e svantaggi che è importante conoscere prima della posa.
Vantaggi:
Svantaggi:
Nonostante questi limiti, resta una delle scelte più affidabili e sostenibili nell’edilizia di qualità.
L’ardesia è un materiale 100% naturale e completamente riciclabile, il che la rende una scelta sostenibile nel panorama edilizio contemporaneo.
L'ardesia è un materiale 100% naturale - Foto Pixabay
La sua estrazione richiede un basso consumo energetico rispetto ai materiali ceramici o ai compositi industriali, poiché non necessita di processi di cottura o trasformazioni chimiche.
Inoltre, la lunga durata nel tempo riduce la necessità di sostituzioni, contribuendo a un minore impatto ambientale complessivo.
In Italia, le principali cave si trovano in Liguria, soprattutto nella Val Fontanabuona, area rinomata per la qualità e la compattezza delle lastre.
L’ardesia ligure è apprezzata in tutto il mondo per il suo colore uniforme e la resistenza agli agenti atmosferici, e viene utilizzata sia in restauri storici che in architetture contemporanee di pregio.
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