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Il Bed and Breakfast è una forma di ospitalità a pagamento nella propria abitazione.
Si tratta per molti turisti di un'alternativa più conveniente rispetto al classico soggiorno in hotel.
In questa maniera è possibile viaggiare a costi più contenuti entrando in contatto con le persone del luogo e le loro tradizioni.
Il B&B consente a chi decide di intraprendere questa attività di poter incrementare la propria voce di reddito. Si tratta dunque di una opportunità economica per coloro che dispongono di una casa sufficientemente grande, collocata in un'area geografica di interesse turistico e ambientale.
Non è poi così difficile aprire un B&B; l'importante è conoscere tutti i passaggi che sono necessari nel rispetto della normativa in vigore.
Le leggi che lo disciplinano variano da Regione a Regione, pertanto è bene informarsi sulla normativa locale.
Il B&B in Italia è una modalità di soggiornare sempre più in crescita. Visto il trend in aumento degli immobili adibiti a B&B, forniamo alcune informazioni che potranno essere utili per tutti coloro che vorranno aprire questa tipologia di struttura.
Grazie alla diffusione capillare su tutto il territorio nazionale e al buon rapporto qualità prezzo, questa formula di alloggio a conduzione familiare risulta alquanto appetibile.
Accoglienza, ospitalità e contatto con gente e tradizioni locali sono i punti di forza del B&B
Cosa sono i bed and breakfast? Si tratta di strutture gestite da privati che, mediante organizzazione di tipo familiare, utilizzano la loro abitazione e mettono a disposizione altrui un numero di camere e letti limitati, nel rispetto delle disposizioni normative che variano in base alla Regione.
Abbiamo visto che per poter aprire un B&B il primo passo da compiere è conoscere le normative regionali in materia di strutture ricettive a conduzione familiare.
Secondo passo da compiere è recarsi presso lo sportello SUAP (sportello unico delle attività produttive) del proprio Comune di residenza, al fine di reperire la modulistica prestampata necessaria per poter presentare la SCIA, ovvero la segnalazione certificata di inizio attività.
Questo adempimento consente l'immediata apertura della struttura.
Contestualmente alla domanda andranno comunicati i prezzi applicati per l'affitto delle camere, i quali dovranno essere affissi nei locali. Si ricorda che la domanda può essere presentata anche per via telematica.
Una volta fatta richiesta della SCIA, l'amministrazione pubblica avrà a disposizione 60 giorni di tempo per poter controllare la regolarità dell'operazione e fare i dovuti accertamenti.
All'atto di presentazione della SCIA, la stessa dovrà essere completa di tutta la documentazione a essa allegata:
Successivamente sarà necessario procedere alla classificazione della struttura (le stelle da attribuire) e alla comunicazione delle generalità degli ospiti alle Autorità di Pubblica sicurezza.
Per poter aprire un B&B è necessaria la presenza di alcuni requisiti: innanzitutto gli immobili utilizzati a tal fine devono essere in regola con i requisiti urbanistici edilizi, igienico sanitari e devono rispettare le norme antincendio e di sicurezza. Si tratta della cosiddetta agibilità che deve possedere l'immobile adibito a B&B.
Sono richieste inoltre delle caratteristiche ben precise per le stanze: deve essere garantita una superficie minima, in relazione ai posti letto previsti. Si richiedono in particolare 14 mq almeno per una camera doppia e 8 mq per una camera con letto singolo.
Anche per gli arredi ci sono dei minimi obbligatori, soprattutto per quanto concerne i bagni.
L'alloggio deve avere un numero di camere che vanno da 3 a un massimo di 6, con posti letto che vanno da 6 a 20 (a seconda della Regione).
Aspetto importante è che deve essere consentito l'accesso degli ospiti in modo tale che non sia necessario, per giungere nella propria stanza, transitare nelle camere altrui o in aree destinate alla famiglia che gestisce la struttura.
Per quanto riguarda l'igiene, deve infine essere garantita la pulizia quotidiana dei locali e il cambio biancheria anche se con cadenza differente (almeno due volte alla settimana); l'importante è che a ciascun nuovo ospite venga subito consegnata la biancheria pulita.
Se il B&B è collocato all'interno di un condominio sarà necessario richiedere l'approvazione da parte dell'assemblea condominiale nel caso in cui l'abitazione abbia un ingresso non autonomo.
Solitamente le leggi regionali richiedono che il gestore abbia residenza o domicilio presso la struttura, o quanto meno viva in immobili nelle vicinanze e sia sempre reperibile.
Il Bed and Breakfast deve garantire pernottamento e colazione. Si precisa, a questo riguardo, che per la prima colazione possono essere somministrate cibi e bevande confezionate non oggetto di alcuna manipolazione.
L'apertura e la gestione di un B&B non costituiscono attività imprenditoriale.
Sono attività svolte a conduzione familiare. Non trattandosi di una vera e propria attività commerciale non è richiesta l'apertura della partita IVA né la presenza di libri contabili.
I proventi dell'attività svolta, al netto dei costi sostenuti e documentati, verranno tassati, nella dichiarazione dei redditi, come redditi diversi derivanti da un'attività non esercitata abitualmente.
Oltre alla saltuarietà dell'attività è necessaria l'assenza di mezzi organizzati al di fuori della conduzione familiare. È proprio per queste ragioni che non è richiesto il possesso della partita IVA né l'iscrizione al registro delle Imprese presso la Camera di Commercio.
Insomma, la gestione di una struttura ricettiva come il B&B deve avere carattere saltuario e non può essere svolta a livello professionale. Questo vuol dire che è obbligatoria l'interruzione per un certo numero di giorni variabili a livello locale e che possono essere anche non consecutivi.
Talune Regioni consentono tuttavia l'apertura di un B&B come attività di tipo imprenditoriale. Qualora, invece, pur essendo svolta periodicamente, abbia carattere stabile e sistematico con organizzazione di mezzi, è necessario aprire la partita IVA e iscriversi al Registro delle imprese presso la Camera di commercio
Innanzitutto, a parte i costi di istruttoria per l'apertura della pratica, che ammontano al massimo a circa 300 euro, si devono prendere in considerazione eventuali costi per ristrutturare l'immobile e adattarlo alle esigenze della clientela.
In sostanza si dovranno compiere tutti quei lavori che consentano di essere in regola con normativa vigente (antincendio, sicurezza, impiantistica). Da ricordare che anche la promozione dell'attività richiede dei costi, soprattutto se ci si avvale dell'ausilio di un professionista.
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