Antiche insegne, segnalazioni e scritte pubblicitarie negli edifici storici

Le antiche insegne e scritte pubblicitarie che talvolta si notano sulle facciate degli edifici storici sono una testimonianza preziosa da tutelare accuratamente.
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Antiche insegne e scritte pubblicitarie: perché tutelarle


Quando si deve intervenire sugli edifici storici, spesso ci si imbatte in decorazioni dipinte a trompe l'oeil o antiche insegne, segnalazioni e scritte pubblicitarie: si tratta di documenti molto importanti, non solo perché attestano l'esistenza di esercizi e attività commerciali non più esistenti o testimoniano alcuni particolari aspetti della vita quotidiana, ma spesso anche per il loro notevole pregio artistico.


Tipologie di segnalazioni


Le tipologie di antiche scritte più ricorrenti sono tre: le insegne vere e proprie, le scritte pubblicitarie e le segnalazioni di pubblica utilità.

Le insegne vere e proprie costituiscono la maggior parte dei casi, e in generale si limitano a riportare il nome dell'esercizio, la categoria merceologica di riferimento (ad esempio albergo, osteria, ferramenta) e talvolta l'anno di apertura o alcuni disegni e decorazioni ispirati all'attività svolta: un paio di forbici per un sarto, spighe di grano per una cooperativa agricola, un fiasco per una mescita di vino e così via.

Insegna del locale Al Bersagliere di Cividale del Friuli, probabilmente un posto di ritrovo per i soldati della Prima Guerra Mondiale.

Ne possiamo osservare un esempio assai raffinato a Cividale del Friuli: si tratta di una scritta in stile liberty con decorazioni floreali relativa a un locale chiamato Al Bersagliere, probabilmente un posto di ritrovo per i soldati qui stanziati durante la Prima Guerra Mondiale.

Elenco di merci vendute in un particolare negozio, visibile su una casa del centro storico di Pinzolo.Le scritte pubblicitarie comprendono invece i marchi commerciali propriamente detti - tra cui ad esempio il fregio con la scritta Ansaldo (ovviamente riferita alle notissime officine genovesi ormai non più in attività) trovato all'interno di una palazzina liberty di Bologna - o semplici elenchi di mercanzie vendute in un particolare esercizio, come si nota su una casa del centro storico di Pinzolo. In questo particolare caso, nella speranza di attirare clienti, il gestore si è infatti limitato a esporre il proprio listino-merci in modo decisamente appariscente, lasciandoci una testimonianza preziosa e un curioso errore di ortografia (perché, come si nota nella foto a sinistra, la parola pennelli è scritta con una sola N).

Avviso con l'indicazione dei numeri del soccorso antiaereo, visibile in un edificio del centro storico di Bologna.Molte segnalazioni di pubblica utilità risalgono invece alla Seconda Guerra Mondiale, e servivano soprattutto a segnalare gli idranti, i rifugi antiaerei e i numeri telefonici della protezione antiaerea.

In vari edifici del centro storico di Bologna possiamo infatti osservare:
- grosse frecce nere in corrispondenza dei portoni di alcuni palazzi, che segnalavano l'ingresso di un rifugio antiaereo ricavato negli scantinati;
- scritte rifugio con sotto una freccia, utili a indirizzare le persone sorprese per strada da un bombardamento verso il più vicino rifugio;
- lettere I racchiuse da un cerchio bianco a indicare gli idranti;
- avvisi (foto in alto) con i numeri telefonici e l'indirizzo del soccorso antiaereo.


Tecniche di esecuzione


Le tecniche di esecuzione sono molto variabili, e cambiano in base al costo di realizzazione, alla bravura dell'esecutore e soprattutto alla durabilità che si voleva ottenere.

Nei casi più semplici l'insegna o la scritta erano semplicemente dipinte sulla facciata dell'edificio con la tecnica della pittura a calce dal gestore dell'esercizio o, nei casi più raffinati, da un decoratore specializzato. É un sistema molto semplice ed economico, ma senza una costante manutenzione non garantisce una grande resistenza alle intemperie.

Molto più durature sono invece le realizzazioni a sgraffito, che tuttavia richiedono mano d'opera specializzata e perciò sono decisamente più costose.

Diffusissime erano anche le insegne dipinte su targhe metalliche, prodotte su ordinazione da botteghe o artigiani specializzati e appese a bandiera sull'ingresso della bottega o direttamente inchiodate alla facciata dell'edificio: a fronte del loro alto costo di realizzazione, presentavano tuttavia l'indubbio vantaggio di poter essere staccate in caso di manutenzione e/o trasferimento dell'attività.

Ma gli esempi più raffinati sono sicuramente costituiti dalle insegne in piastrelle di maiolica colorata che, accostate tra loro a formare grandi pannelli, sono spesso arricchite da decorazioni floreali e/o disegni di vario tipo: furono particolarmente diffuse nel periodo liberty (fine XIX - inizio XX secolo).

Insegna di un albergo diurno visibile nel pavimento di un portico di Bologna.In alcuni casi, l'insegna dell'esercizio era infine ricavata direttamente sulla pavimentazione del marciapiede o del portico: è quanto si nota in via dell'Indipendenza a Bologna, dove compare l'insegna di un Albergo Diurno, cioè di un esercizio pubblico - ora scomparso da lungo tempo - che offriva soprattutto ai viaggiatori di passaggio vari servizi alla persona (bagni, docce, barbiere, parrucchiere per signora, sala lettura e scrittura, eccetera). L'insegna è di grandi dimensioni (un'intera campata del portico) e realizzata a mosaico con tessere blu su sfondo bianco; l'aspetto è semplice ed essenziale.


Prescrizioni normative per la tutela


Trattandosi di testimonianze storiche di indubbio valore, molti Comuni hanno provveduto a emanare apposite prescrizioni (generalmente contenute nel Regolamento Edilizio, nel Regolamento urbanistico o nel Piano del Colore) per garantirne la conservazione e tutela.

Ad esempio, il Piano del Colore (allegato F del Regolamento Edilizio) del Comune di Siena prescrive che:
- L'intervento di risanamento e di rifacimento degli intonaci dovrà avere cura di recuperare e di evidenziare i vecchi numeri civici, le targhe stradali, le lapidi commemorative ed indicative, i ferri battuti e quant'altro particolare costituisca documento dell'evoluzione storica dell'edificio (articolo 2.2.1): anche se in questo caso non si parla esplicitamente di insegne dipinte o sgraffite, scritte pubblicitarie o segnalazioni di pubblica utilità, è evidente che anche tali manufatti devono essere accuratamente salvaguardati;
- Le insegne relative agli esercizi oggetto di valore storico ambientale devono essere conservate sotto il profilo formale (articolo 2.5.1).

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Antiche scritte sulle facciate degli edifici
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