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In questo periodo così delicato, dove si pone molta attenzione all'igiene e alla sanificazione degli ambienti domestici e lavorativi, ci s'interroga su come l'edilizia potrebbe dare il suo contributo in merito, con il semplice utilizzo dei materiali da costruzione.
Quando in genere si valuta la qualità dell'aria, si pensa soprattutto all'aria aperta, che spesso risulta inquinata dallo smog e da altri gas immessi nell'ambiente, senza considerare invece l'aria all'interno delle nostre case che, soprattutto in questo momento così critico, rappresenta uno dei principali fattori a influire sul nostro stato di salute.
La qualità dell'aria indoor dipende, oltre che dai fattori esterni, anche dalla presenza di sorgenti interne di emissione e diffusione di agenti contaminanti, con concentrazione di inquinanti chimici e biologici che possono influenzarne le caratteristiche.
L'Istituto Superiore di Sanità nel report Indicazioni ad interim per la prevenzione e gestione degli ambienti indoor in relazione alla trasmissione dell'infezione da virus SARS-CoV-2 ha fornito una serie di raccomandazioni da seguire sia negli ambienti domestici che lavorativi per mantenere un buon livello di qualità dell'aria indoor in relazione al contenimento del rischio di contagio da COVID-19.
L'esperto di restauro e costruzione con canapa e calce naturale, Gilberto Barcella ha dichiarato che “La chiave per il rilancio dell'edilizia sta nei materiali biocompositi, che coniugano il risparmio energetico a comprovate proprietà in termini di igiene e sanificazione”.
I materiali biocompositi sono dei materiali costituiti essenzialmente da una matrice in resina e da un elemento di rinforzo, realizzato generalmente con fibre naturali derivanti per lo più da piante o cellulosa, come ad esempio la canapa, la juta, il lino, le fibre di legno etc.
I manufatti realizzati con canapa e calce, secondo i principi della bioedilizia sono da considerarsi ‘carbon negative ovvero assorbono più CO2 di quanta ne producano, e sono perfettamente coerenti con il percorso europeo di decarbonizzazione del patrimonio edile entro il 2050.
I biocompositi in canapa e calce sono da considerarsi dei materiali capaci di garantire ottime e comprovate prestazioni in termini di sanificazione, quindi ottimali per gli ambienti intensamente frequentati.
Tra questi troviamo ad esempio il Biomattone® il mattone prefabbricato biocomposito realizzato con canapa e calce di dimensione 20x50 cm, disponibile negli spessori di 8, 12, 15, 25, 30, 36, 40 cm.
Il Biomattone® non ha caratteristiche strutturali, ma inserito in una struttura portante a telaio, può essere adoperato per la realizzazione di muratura perimetrale e oltre a fungere da tamponamento, e quindi da chiusura verso l'ambiente esterno, isola sia termicamente che acusticamente gli ambienti.
La movimentazione, il taglio e la posa in opera in cantiere è simile ai normali materiali adoperati in edilizia, con il solo vantaggio della maggiore leggerezza e della connotazione sostenibile.
I prodotti biocompositi in calce e canapa, oltre a godere di ottime capacità di isolamento termico e acustico, sono in grado di disperdere una minore quantità di energia, imprigionando le emissioni di CO2, diventando quindi meno vulnerabili agli incendi, garantendo un maggiore comfort abitativo, lavorativo e di conseguenza una maggiore salubrità degli ambienti.
La calce, fin dai tempi più antichi, veniva adoperata come legate insieme alla canapa per sanificare e disinfettare gli ambienti. La calce tecnicamente non è altro che idrossido di calcio, ottenuto da una miscela opportunamente proporzionata tra calce idrata e acqua.
Questo composto è sempre stato adoperato per realizzare pareti, cappotti, intonaci e pitture, rendendo le superfici trattate prive di batteri e virus.
L'azienda Edilcanapa realizza una serie di prodotti biocompositi, dedicati all'architettura sostenibile, mattoni ecologici in canapa e calce, intonaco termico, malta legate in canapa e calce e tanti altri prodotti, che sfruttando il perfetto connubio di queste due materie prime così semplici e facilmente reperibili in natura, rendono l'edilizia utile alla salute dell'uomo.
Oltre a garantire quindi igiene alle superfici, i materiali biocompositi adoperati nelle case ecologiche, migliorano il comfort e la qualità dell'aria indoor, poiché sono in grado di regolare l'umidità degli ambienti interni.
In un appartamento, ma anche negli ambienti di lavoro densamente frequentati, i valori di vapore acqueo nell'aria sono molto alti, e spesso si depositano sulle superfici condensando.
I materiali biocompositi, viste le loro proprietà e caratteristiche, sono in grado di azzerare la condensa evitando la cosiddetta sindrome dell'edificio malato, nota anche come SBS (Sick Building Syndrome).
Questa definizione di edificio malato è stata coniata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità per contrassegnare un quadro sintomatologico ben definito che consiste nell'irritazione agli occhi, al naso, alle vie respiratorie e occasionalmente alla pelle, tutti sintomi accompagnati talvolta da stanchezza, mal di testa, vertigini e difficoltà di concentrazione.
Questa sintomatologia si può manifestare quando si trascorre il tempo all'interno di edifici (moderni o recentemente rinnovati) dotati di impianti di ventilazione e condizionamento che non garantiscono un adeguato ricambio d'aria con l'esterno.
Generalmente, questi fastidi svaniscono nel momento in cui si abbandona l'ambiente non sufficientemente aerato e quindi non salubre per il benessere e la salute degli occupanti.
Motivo per cui adoperare prodotti in calce e canapa migliorerebbe notevolmente l'abitabilità degli ambienti contribuendo alla loro igienizzazione e sanificazione.
Quando si realizza o si ristruttura un edificio il costo è uno degli aspetti principali che si considera.
Da sempre molti costruttori e imprese edili ritegono che l'edilizia sostenibile sia più onerosa rispetto a quella tradizionale.
L'esperto Barcella, invece ci spiega come effettivamente non è così poiché, gli edifici in canapa e calce richiedono un processo costruttivo più rapido e snello, il che incide ovviamente sulle spese.
Inoltre, la realizzazione o la ristrutturazione di edifici con l'ausilio di questi materiali biocompositi, consente in Italia l'accesso all'Ecobonus e al Sismabonus, consentendo quindi di eseguire un investimento che oltre che essere vantaggioso dal punto di vista economico è in grado di tutelare la salute dell'uomo e del Pianeta.
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