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L'Hippeastrum (meglio noto come Amaryllis) è una pianta bulbosa originaria dell'America del Sud, appartenente alla famiglia delle Amaryllidaceae, con fioritura primaverile e invernale.
Questa specie vegetale produce foglie lunghe circa 50 cm e fiori ricadenti molto vistosi, con colorazioni sia intense che delicate (rosso, bianco e rosa in tinta unita o screziati), sorretti da steli che possono raggiungere un'altezza di 70 cm.
Fiore Amaryllis bianco e rosso - Foto: Unsplash
Si tratta di specie molto apprezzate, soprattutto per l'elevato valore ornamentale e la semplicità di coltivazione e cura.
Oggi, si tende a denominare le piante di Hippeastrum utilizzando erroneamente il termine Amaryllis, da riferire invece all'Amaryllis belladonna, un'altra specie bulbosa proveniente dal Sudafrica, la cui peculiarità è la crescita simultanea di foglie e fiori.
L'Amaryllis, infatti, si può piantare anche in piena terra, mentre per gli Hippeastrum è meglio utilizzare vasi e contenitori.
È possibile coltivare numerose varietà di Amaryllis e Hippeastrum, come ad esempio, le classiche Red Lion, Red Peacock, Aphrodite, Apple Blossom, Rosalie, Royal Velvet, Hercules, Atlantica, Minerva e Lady Jane.
Vi sono inoltre, esemplari più particolari, tra cui gli Amaryllis Jewel,Chico, Bogotà, La Paz e Lima.
Fiori Amaryllis Red Lion - Foto: Unsplash
Tra le specie più originali di Hippeastrum, troviamo invece: H. papillo, H. parodii, H. stylosum, H. angustifolium e H. yungacense.
Sullo store online di OBI si possono acquistare varie tipologie di bulbi, già sistemati in vasi di terracotta tondi con diametro di 15 cm, oppure, in contenitori di plastica da 13 cm. (Prezzi: da 5,95€ a 7€).
In genere, è possibile sia acquistare una pianta di Amaryllis in vaso (la quale è già sviluppata e possiede anche i fiori), sia comprare i bulbi e piantarli all'inizio della stagione primaverile o di quella autunnale.
Amaryllis: pianta con bulbo grosso - Foto: Pixabay
La prima soluzione è ideale per chi desidera avere subito a disposizione piante completamente fiorite. Tuttavia, la messa a dimora dei bulbi di Amaryllis, nonostante richieda maggiore tempo e pazienza, è molto più soddisfacente.
Per piantare gli Amaryllis è bene utilizzare dei vasi rotondi le cui dimensioni siano proporzionate a quelle del bulbo. Di solito, è sufficiente impiegare contenitori con una lunghezza non inferiore a 20 cm.
Bulbi Amaryllis - Foto: Pixabay
Su ManoMano si possono acquistare i vasi rotondi Cleo, ideali per mettere a dimora i bulbi di Amaryllis.
Questi contenitori, disponibili in vari modelli e misure (nei colori bianco, tortora, nero, rosso, verde e grigio), sono funzionali e perfetti per donare un tocco decorativo al proprio giardino o terrazzo. (Prezzi: da 2,18€ a 145,53€).
Fiori di Amaryllis ancora chiusi - Foto: Pixabay
Per ottenere una crescita sana delle piante e conseguentemente fioriture abbondanti, è consigliabile sistemarle ognuna in vasi differenti e utilizzare un terriccio universale arricchito con elementi drenanti, come ad esempio, la perlite o l'argilla espansa.
Terriccio con perlite - Foto: Unsplash
Questi composti consentono di evitare i ristagni idrici, contribuiscono a far sviluppare meglio le radici; infine, migliorano la composizione del terreno.
È importante interrare completamente le radici della pianta e lasciar sporgere la parte superiore del bulbo (nel punto in cui vi è l'attaccatura delle foglie).
Una volta conclusa la messa a dimora dei bulbi, occorre irrigare con moderazione il terriccio e mettere i vasi in aree ben illuminate, ma non sottoposte alla luce diretta del sole.
Durante la primavera, l'estate e l'inizio dell'autunno, è possibile collocare i vasi all'esterno, mentre in inverno, la miglior cosa da fare è sistemarli dentro casa, vicino a una finestra.
Quando la fioritura dell'Amaryllis è terminata e rimangono soltanto le foglie, i vasi si possono posizionare in zone completamente ombreggiate.
L'Amaryllis è una pianta che teme i ristagni idrici, pertanto, l'irrigazione deve essere molto ridotta. Durante l'estate è necessario provvedere a innaffiare il terreno almeno due volte a settimana.
In autunno inoltrato e in inverno, invece, quando la pianta è priva di foglie e fiori, non serve irrigare.
Amaryllis rosso, crescita - Foto: Pixabay
Per quanto riguarda la concimazione, è bene utilizzare un fertilizzante liquido a cessione veloce. Questa sostanza deve essere versata nel terreno durante le fasi di crescita vegetativa delle piante e anche prima dello sviluppo delle fioriture.
Generalmente, si può usare il concime una volta al mese, oppure, una volta ogni 15 giorni.
Sul sito di Leroy Merlin è possibile acquistare il fertilizzante Compo, specifico per piante bulbose. Il prodotto è a base di potassio e fosforo, due elementi nutritivi importantissimi per ottenere fioriture abbondanti. (Confezione da 250 ml al prezzo di 5,40€).
Fertilizzante per piante bulbose Compo - Foto: Leroy Merlin
La temperatura ideale per coltivare l'Amaryllis è compresa tra i 12°C ed i 25°C circa. La pianta è abbastanza resistente ai climi freddi (non al di sotto dei 10°C), tuttavia, deve essere protetta adeguatamente durante le gelate.
Le piante di Amaryllis non necessitano di particolari cure: i principali interventi da eseguire sono infatti una pulizia generale, che consiste nella rimozione delle foglie secche e nel taglio dello stelo (una volta appassiti i fiori).
I semi delle piante di Amaryllis si trovano all'interno di capsule che si formano subito dopo la fioritura (naturalmente, solo in caso di fecondazione del fiore).
Amaryllis rosa e bianco - Foto: Pixabay
Per recuperare le sementi occorre attendere la maturazione delle capsule (che avviene con l'apertura di queste ultime) e tagliare il gambo che le sostiene.
In seguito bisogna aprirle completamente ed estrarre le piccole sacche di colore nero, contenenti appunto i semi. Una volta rimossi i semi da queste pellicole, è possibile piantarli in vaso (usando un terreno soffice e drenante), irrigare e attendere la germinazione.
Infine, è necessario posizionare il contenitore in una zona a mezz'ombra.
Fiori Amaryllis: tinta unita e screziati - Foto: Pixabay
Le piante di Amaryllis che si sviluppano dai semi, possiedono un bulbo di dimensioni ridotte (circa 1 cm il primo anno di vita). Questultimo, per crescere ha bisogno di molto tempo. Per tale motivo, se si desidera ottenere una fioritura rapida, è meglio acquistare e piantare bulbi abbastanza grandi (che misurano dai 10 cm in su).
Quando una pianta singola di Amaryllis produce più bulbi è possibile staccarli e collocarli in vari contenitori, in modo da ricavare altri esemplari.
Per fare ciò, occorre estrarre la pianta dal vaso, rimuovere un po' di terra dalle radici e dividere le appendici bulbose dal bulbo principale.
Amaryllis bianco - Foto: Pixabay
Una volta eseguito tale procedimento, bisogna effettuare il rinvaso di tutte le piante, utilizzando contenitori di piccole o medie dimensioni, ricordando che il diametro di questi ultimi non deve essere minore di quello del bulbo.
Dopo aver riempito i vasi per tre quarti con del terriccio universale, si possono inserire i bulbi: in questa fase, è necessario ricoprire completamente l'apparato radicale delle piante e lasciare esposta la parte superiore dei bulbi stessi.
Il passaggio finale consiste nell'irrigare il terreno, mantenendolo umido e evitando i ristagni d'acqua.
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