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Per eseguire interventi di vario genere sulle facciate degli edifici, in particolare quando occorre raggiungere altezze superiori ai 4 metri, si rendono necessarie delle impalcature progettate a norma di legge, al fine di consentire alle maestranze di potersi spostare da un piano all'altro nel corso delle operazioni di cantiere.
Tali impalcature o ponteggi, per poter essere a norma, devono essere dotate di una serie di dispositivi di sicurezza, al fine di tutelare l'incolumità degli operai e delle persone che al di sotto dei ponteggi transitano per le loro attività.
Se i ponteggi riguardano delle facciate regolari e prive di particolari geometrie, la loro esecuzione non richiede nè grandi magisteri nè tempi lunghi di realizzazione, ma quando a causa di una serie di fattori intrinseci al sito operativo, occorre operare in particolari ristrettezze di spazi, allora conviene utilizzare altri sistemi più immediati e meno invasivi.
La necessità di utilizzare sistemi diversi dai soliti ponteggi, è conseguente anche ad altri fattori particolari, ad esempio in alcune circostanze si è notato come il permanere per lungo tempo di impalcature, esponga le abitazioni su di esso prospettanti, a rischi di furto da parte di ladri che approfittando della comodità non si fanno pregare due volte per utilizzarle per i loro oscuri bisogni.
In alternativa quindi per particolari lavori, possono impiegarsi con grande efficacia i carrelli elevatori motorizzati, che oltre ad essere utilissimi nel raggiungere anche i punti più nascosti di una facciata, hanno il grande pregio di ingombrare poco e racchiudere in un unico mezzo l'impalcatura ed il mezzo per trasportarla.
Nel caso che illustro, occorreva svolgere all'interno di un cortile non molto ampio, una serie di interventi sulla facciata di un vecchio fabbricato, consistenti nella realizzazione di un cappotto isolante, nella sostituzione delle pluviali, e riparazione di alcuni cornicioni degradati.
Considerando che le operazioni a farsi nella loro etereogeneità, comportavano una serie di applicazioni diverse, per le quali era necessario spostarsi continuamente trasportando i pannelli per realizzare il cappotto, oltre ad altre attrezzature per altri impieghi e che i proprietari della corte comune, non gradivano la presenza di un ponteggio fisso a causa dello spazio esiguo disponibile e della presenza di un unico ingresso dall'androne comune, che sarebbe stato ridotto a causa della presenza di un ponteggio, si è optato per l'impiego di un cestello elevatore.
Con tale attrezzatura si è potuto realizzare ogni tipo di intervento impiegando solo due operai al giorno, in considerazione del fatto che uno stesso operaio provvedeva a manovrare con apposito comando il posizionamento del cestello.
In questo modo a fine giornata il mezzo utilizzato è stato riposto in un angolo del cortile senza arrecare alcun disagio ai condomini.
Anche se il costo giornaliero del mezzo con cestello è apparentemente alto, analizzando la sua incidenza sull'intero importo dei lavori, considerando la velocizzazione delle operazioni svolte, si può concludere che il suo impiego si è rivelato utile.
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