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Il 6 marzo spegniamo le luci e piantiamo un albero. È questo l'invito per l'edizione 2020 di M'illuminino di meno, la giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili.
L'iniziativa è stata lanciata nel 2005 dal programma radiofonico Caterpillar e Rai Radio2 per chiedere agli ascoltatori di spegnere le luci non indispensabili, limitando i consumi e l'impatto sull'ambiente.
Quest'anno, oltre a spegnere le luci, l'esortazione è di aumentare il verde intorno a noi, piantando un albero anche sul balcone di casa.
Gli alberi sono lo strumento naturale per ridurre l'aumento dei gas serra nell'atmosfera terrestre e, quindi, l'innalzamento delle temperature, invertendo il cambiamento climatico.
Caterpillar sollecita comuni, scuole, aziende, associazioni e privati a piantare un albero. Possiamo dare il nostro contributo individuale, cominciando proprio dalla nostra abitazione.
Noi di Lavorincasa abbiamo fatto una selezione delle specie che si adattano alla coltivazione domestica.
Prima di scegliere quali alberi piantare sul balcone di casa, bisogna considerare la posizione dello stesso, ovvero quanto è esposto al sole e a eventuali correnti d'aria.
Le condizioni ideali sono di almeno sei ore giornaliere di esposizione ai raggi solari, poco vento e la presenza di qualche zona d'ombra, indispensabile soprattutto nella stagione calda.
Per ovviare a quest'ultimo aspetto, è possibile creare l'ombra con una tettoia di ferro battuto, una tenda da sole, o meglio ancora, con dei frangivento che consentono di mettere gli alberi al riparo, lasciandoli però respirare.
Importante poi misurare lo spazio a disposizione e il peso massimo che il nostro balcone può sostenere, per non sovraccaricarlo e causare danni alla struttura; il consiglio è quello di optare per vasi quadrati o rettangolari che permettono di sfruttare ogni metro quadrato.
Per quanto riguarda le dimensioni, calcoliamo che un albero di 1,20 metri potrà crescere bene in un vaso con un diametro da 50 a 65 cm e alto da 30 a 60 cm.
I materiali sono i più vari: resina, rame, terracotta, legno; possiamo deciderli in base ai nostri gusti e allo stile scelto per arredare il nostro spazio outdoor.
Non dimentichiamoci che, sotto il vaso, devono essere sempre presenti i buchi per lo scolo dell'acqua e dei sottovasi; il drenaggio è di fondamentale importanza, ad esempio, per gli alberi da frutto che necessitano di molta acqua, ma temono i ristagni.
In generale, occorre partire da varietà giovani, di uno o due anni al massimo, da seguire con rinvasi periodici che preservano la salute delle radici, evitando che si aggroviglino o si infittiscano troppo, portando ad un'asfissia radicale. A tal proposito, quando piantiamo un albero, assicuriamoci che le radici siano coperte, ma il fusto non risulti troppo interrato.
Pacciamare, ovvero ricoprire il terreno con del materiale naturale o plastico, ci aiuterà a proteggere ogni esemplare e farlo crescere al meglio. Attenti, inoltre, a scongiurare il rischio di parassiti che, nel caso, devono essere eliminati velocemente e in maniera naturale.
Detto ciò, passiamo alla selezione delle varie specie.
Gli alberi da balcone sempreverdi sono gli esemplari più consigliati per chi desidera avere una decorazione arborea tutto l'anno.
Tra questi, troviamo le conifere nane che comprendono diverse tipologie di arbusti, quali il Pino o l'Abete, e che richiedono una bassa manutenzione; sono ideali anche per chi non possiede uno spiccato pollice verde. L'unico accorgimento è quello di fare attenzione ai rami durante i rinvasi, per evitare che si spezzino a causa della loro fragilità.
Un esempio è il Pino mugo nella varietà gnom. Resistente, facilmente adattabile e coltivabile, è una specie molto decorativa, merito dei folti aghi scuri e delle piccole pigne che restano sui rami fino a due anni. Inoltre, è una pianta officinale, perfetta per curare raffreddore e mal di gola invernali, grazie alle sue proprietà antinfiammatorie ed emollienti.
Se il balcone è esposto a est e, quindi, non implica un'eccessiva esposizione al sole neanche in estate, possiamo optare per le piante acidofile sempreverdi come la camelia o la skimmia.
La camelia regala una splendida e profumata fioritura nel periodo primaverile mentre, in quello invernale, non perde le foglie.
La skimmia, invece, è un arbusto che cresce fino a un massimo di 80 cm e presenta un portamento eretto e compatto. A contraddistinguerla sono le foglie di forma ovale allungata e di colore verde scuro; in primavera, fiorisce riempiendosi di piccoli e profumati fiorellini bianchi che sembrano delle stelle.
Avete voglia di coccolare il vostro palato e quello dei vostri ospiti con della frutta fresca e genuina, raccolta direttamente sul balcone di casa?
Allora puntate su alberi da frutto nani.
In genere, si prediligono le classiche rosacee da frutto come melo, pero e ciliegio, che garantiscono un raccolto contenuto ma soddisfacente.
In particolare, il Melo è molto indicato per la coltivazione in vaso; oltre a essere longevo e resistente, mantiene dimensioni ridotte per tutte le sue specie esistenti nella variante nanizzata. Il melo va piantato a fine autunno, mettendo sul fondo del vaso uno strato di ciottoli per favorire il drenaggio dell'acqua. In inverno, va annaffiato con parsimonia, in estate, invece, può richiedere due innaffiature giornaliere. Ogni anno, va rinvasato in un vaso più grande.
Un altro tipo di albero da frutto che esige poche cure colturali è il melograno nano, perfetto per dare colore al balcone con i suoi vitaminici frutti autunnali.
Va coltivato nei mesi estivi, necessita di un terreno ben drenato e di natura porosa, preferisce un clima mite e teme le gelate invernali, periodo in cui è meglio ripararlo dal freddo.
Veniamo ai piccoli frutti: in questa categoria, rientrano le fragole, le more, i lamponi, i ribes e l'uvaspina. Hanno bisogno di un clima fresco, una posizione ombreggiata e del terreno acido. Di contro, vogliono poco spazio, sono facili da coltivare e molto decorativi.
Se il nostro balcone è esposto a sud, quindi implica un'esposizione diretta al sole per tutta la giornata, possiamo scegliere alberi da frutto come aranci, mandarini e limoni, particolarmente scenografici e profumati. Una sufficiente spruzzata di zolfo aiuterà ad avere un'abbondante fruttificazione.
Vi dilettate spesso ai fornelli e vi piace l'idea di avere a portata di mano spezie e piante aromatiche fresche tutte le volte che vi servono?
La soluzione è quella di coltivarle sul balcone di casa.
Il rosmarino, ad esempio, è un esemplare aromatico versatile, indicato sia per profumare gli ambienti che per insaporire i piatti. Inoltre, ha numerose proprietà benefiche: contiene vitamine e antiossidanti, migliora le prestazioni cognitive e aiuta lo smaltimento delle tossine.
Non dimentichiamo poi l'aspetto decorativo, grazie ai piccoli fiori viola-azzurri che fioriscono da marzo a ottobre.
Bene pure l'alloro, consigliato se il balcone è esposto a nord o a ovest, non soggetto all'esposizione diretta del sole.
L'alloro si può coltivare a cespuglio, più o meno eretto e con più fusti basali, oppure può essere a fusto singolo e portamento arboreo o ad alberello, le alternative sono tante.
Sopporta i terreni leggeri e siccitosi, stress colturali (tende spesso ad essere attaccato da afidi e formiche) e si accontenta di irrigazioni minime solo nei periodi caldi.
Insomma, con poche cure, avrete a disposizione una pianta utile e scenografica che, come tutte le altre, vi aiuterà a ricreare un piccolo angolo green bello da vedere e soprattutto da vivere, contribuendo a rendere più pulita l'aria che respiriamo tutti i giorni.
Cosa aspettate a mettere le mani nella terra?
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