Il reddito della locazione, viene tassato in maniera differente a seconda del tipo di contratto e anche per i proprietari vi sono delle agevolazioni fiscali.
Il possesso di un immobile comporta la formazione di un reddito, che naturalmente è assoggettato al pagamento dell'IRPEF.
Quindi i proprietari di unità abitative sono tenuti a denunciare tale reddito nell'annuale dichiarazione.
Forse non tutti sanno, però, che, quando l'immobile detenuto viene concesso in locazione, tale reddito viene tassato in maniera differente a seconda del tipo di contratto di locazione che è stato stipulato ed è possibile anche per i proprietari, e non solo per gli inquilini, usufruire di alcune agevolazioni fiscali.
Diciamo innanzitutto che esistono differenti tipologie di contratti di locazione:
- il contratto ad equo canone, che di fatto non è più stipulabile o rinnovabile dal 30 dicembre 1998;
- il contratto in libero mercato;
- il contratto a canone convenzionale.
Il canone di affitto convenzionale, introdotto dalla Legge n. 431 del 9 dicembre 1998, è quello concordato tra le associazioni della proprietà edilizia e le principali associazioni degli inquilini a livello nazionale.
Quindi esso non è frutto della libera contrattazione tra proprietario ed inquilino, ma è stabilito dalla legge.
Con contratto stipulato in libero mercato il reddito da tassare viene calcolato come il valore più alto tra la rendita catastale (rivalutata del 5 per cento), e il canone di locazione (aggiornato in base alle rivalutazioni Istat), ridotto poi del 15 per cento.
Nel caso, invece, che il contratto venga stipulato con canone convenzionale, il reddito calcolato con queste stesse modalità viene ridotto di un ulteriore aliquota del 30 per cento.
È necessario, però, che l'immobile locato sia sito in uno dei Comuni ad alta densità abitativa stabiliti dal Decreto Legge n. 551 del 30 Dicembre 1998 e censiti nell'elenco periodicamente aggiornato dal Cipe (Comitato Interministeriale per la programmazione economica).
Per poter usufruire di questa agevolazione fiscale, è necessario che il proprietario indichi nella propria dichiarazione dei redditi gli estremi di registrazione del contratto di locazione, l'anno di presentazione della denuncia dell'immobile ai fini dell'Ici e il Comune in cui l'immobile è situato.
Non c'è dubbio che portare a conoscenza la possibilità di agevolazioni fiscali per la locazione di immobili, può costituire un ottimo incentivo per scongiurare il fenomeno degli affitti in nero.